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Quesiti

10 risultati di 6329

Quesito del 11/10/2019

Ragioneria Tecnico LL. PP. Demografici

Aliquota IVA manutenzione straordinaria e ristrutturazione cimitero

Qual è l'aliquota IVA della manutenzione straordinaria di un cimitero? E della ristrutturazione di un cimitero?

Quesito del 11/10/2019

Affari generali Tecnico LL. PP. Amministrazione digitale

Affidamento lavori in Mepa con RDO: stipulazione contratto

Per un lavoro di € 60.000,00 è stata inserita in MEPA una RDO indirizzata a 3 ditte prescelte.
Per l'aggiudicataria è stata redatta una determina di affidamento provvisoria, controllati i requisiti, si è proceduto con la determinazione di affidamento definitiva. Infine è stato redatto il contratto.
Ma operando in MEPA perchè devo stipulare un contratto?
Nel caso di affidamento diretto il sistema MEPA produce un DOCUMENTO FINALE sottoscrittto digitalmente dalle parti NON E' SUFFICIENTE?

Quesito del 11/10/2019

Ragioneria

Rinegoziazione mutui MEF

Questo ente ha in essere una pratica per mutuo da rinegoziare MEF di cui al decreto 30 agosto 2019. Dalle note si legge che il periodo di rinegoziazione decorre dal 1 gennaio 2019 e che, essendo già pagata la rata di giugno con originario piano di ammortamento, la Cassa DDPP procederà a rimborsare le somme in eccesso entro novembre.
Si chiede come fare a contabilizzare queste somme sul bilancio, considerato che non possono essere modificati gli impegni e pagamenti di giugno. Mi spiego meglio. la stampa delle spese correnti per macroaggregati (interessi) e la stampa (rimborso prestiti per macroaggregati) del conto consuntivo sarebbero sbagliati. Evidenzierebbero un importo comprensivo di somme poi rimborsate.

Quesito del 11/10/2019

Personale

Remunerazione dei commissari esterni di un concorso

I Commissari esterni di una commissione di concorso pubblico per un posto di istruttore amministrativo in un ente locale è corretto che vengano erogati ai secondo le modalità di cui al DPCM 23.03.1995?

Quesito del 10/10/2019

Tributi

Modello di accertamento TARI: irrogazione delle sanzioni

In fase di controllo tributario questo Ente ha riscontrato, con riferimento ad alcuni soggetti contribuenti, che le dichiarazioni Tassa Rifiuti presentate, risultano essere infedeli (minori superfici a suo tempo denunciate).
Alla luce di questa breve premessa , dovendo predisporre il contenuto dell’avviso di accertamento TARI, nella parte dell’atto relativa all’irrogazione delle sanzioni, ci si domanda se sia corretto:
1) applicare la sanzione per infedele denuncia (50%) – art. 1 comma 697 L. 143/2013 - con ammissione della definizione agevolata, e, contestualmente, applicare la sanzione per omesso versamento (30%) - art. 1 comma 695 L. 143/2013;

oppure

2) irrogare la sola sanzione per infedele denuncia (50%) – art. 1 comma 697 L. 143/2013 - con riduzione ad un terso della stessa in quanto è ammessa la definizione agevolata .

Da ultimo, in materia di determinazione delle sanzioni lo stesso discorso vale anche in presenza di omessa dichiarazione, salvo l’applicazione di una maggiore percentuale (100%) ai sensi dell’art. 1 comma 696 L. 143/2013?

Quesito del 09/10/2019

Demografici

Cancellazione anagrafica di richiedenti asilo

Le persone che vivono in convivenza gestita da una cooperativa, la cancellazione anagrafica avviene dopo la comunicazione del capo convivenza, immediata o dopo un anno?

Quesito del 09/10/2019

Affari generali Tecnico LL. PP. Personale Amministrazione digitale

Conflitto di interesse del consigliere comunale nei contratti pubblici

Si chiedono delucidazioni circa la possibilità di chiedere un preventivo, per un lavoro pubblico da effettuare in affidamento diretto, ad un'impresa il cui titolare è genitore di un consigliere comunale

Quesito del 09/10/2019

Tributi

Individuazione abitazione principale

Due coniugi risultavano proprietari al 50% di un appartamento ed un box.
Al decesso della moglie è emerso che:
- Gli immobili sono stati costruiti su un’area edificabile ereditata al 50% cad. dalla moglie e dalla sorella di quest’ultima;
- Il 50% di area di proprietà della sorella è stato acquistato da moglie e marito in comproprietà;
- L’abitazione è stata costruita congiuntamente dai due coniugi non tenendo conto delle diverse percentuali di proprietà;
- In fase di successione il Tecnico incaricato di seguire la pratica ha dovuto procedere all’accatastamento nel rispetto delle quote di proprietà e quindi, pur trattandosi di un unico appartamento composto da un solo bagno ed una sola cucina, catastalmente si hanno n.2 unità A7 + n.1 C6 + N.1 C2.
Trattandosi fisicamente di un unico appartamento (anche se accatastato con due subalterni diversi) è possibile considerarlo unica unità immobiliare adibita ad abitazione principale oppure si avranno 2 unità distinte di cui solo una sarà adibita ad abitazione principale?

Quesito del 08/10/2019

Tributi Affari generali Tecnico LL. PP.

Rimborso spese esecutive sostenute per recupero coattivo di quote affidate in carico e successivamente riconosciute indebite dall'Ente impositore

L'Agenzia delle Entrate - Riscossione, con istanza del ........, ha richiesto il rimborso delle spese esecutive sostenute per il recupero coattivo di quote affidate in carico e successivamente riconosciute indebite dall'Ente impositore. Considerato che viene richiesto il rimborso per sgravi emessi dagli anni ..........., si chiede parere in merito.

Quesito del 08/10/2019

Personale

Buoni pasto dipendente in telelavoro

Si richiede parere sul diritto ai buoni pasto per un dipendente comunale che raramente supera le 6:00 ore di lavoro giornaliere in sede e svolge altresì alcuni giorni di telelavoro.
Sul telelavoro non abbiamo dubbi in quanto il nostro regolamento prevede che per i giorni in cui la prestazione è svolta presso il domicilio del telelavoratore non spetti il buono pasto;
tuttavia, il dipendente in questione, per raggiungere la sede di lavoro nel nostro Comune, deve percorrere circa 70 km (un'ora di viaggio).
"La normativa sui buoni pasto prevede il riconoscimento del diritto al lavoratore anche nel caso in cui lo stesso abbia terminato di lavorare, ma i tempi di percorrenza non gli consentano di raggiungere la propria abitazione entro l'esaurirsi di tale fascia oraria"; potrebbe essere questa la situazione del nostro dipendente? Il dipendente che torna a casa alle 15:00 dopo aver svolto 6 ore di lavoro fino alle 14:00 ha diritto al buono pasto?
Si specifica che il nostro orario di lavoro è strutturato su 5 giorni settimanali:
da lunedì a venerdì, dalle 8:00 alle 14:00;
martedì e giovedì dalle 15:00 alle 18:00.
- Il nostro Comune non ha mai adottato uno specifico regolamento per l'erogazione dei buoni pasto. Da sempre il criterio utilizzato e condiviso da tutti i dipendenti è stato quello di erogare due buoni pasto a settimana a chi faceva mediamente due rientri settimanali nel corso dell'anno e un buono pasto a settimana a chi faceva un rientro settimanale (per un max di 48 settimane annue). E' possibile procedere con questa modalità senza andare a calcolare ogni giorno di effettivo rientro?