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Quesiti

10 risultati di 567

L’intreccio di varie tipologie di prodotti - informativi, normativi, organizzativi - arricchisce l’offerta della modulistica in banca dati per un ufficio tributi capace di argomentare le proprie scelte in materia impositiva.

Quesito del 07/10/2019

Tributi locali residente non domiciliato

UN UTENTE RESIDENTE MA NON DOMICILIATO PRESSO UN FABBRICATO DICHIARATO DALLO STESSO PRIVO DI ALLACCI IDRICO -ENERGIA E TELEFONO DEVE PAGARE LA TARI? PER QUANTO RIGUARDA L'IMU INVECE AVENDO DICHIARATO LO STESSO FABBRICATO ABITAZIONE PRINCIPALE CON GODIMENTO DI ESENZIONE NON NE AVREBBE DIRITTO IN QUANTO NON VI DIMORA? LO STESSO DIMORA IN ALTRO COMUNE DIVERSO DOVE RISIEDE LA MOGLIE.

Quesito del 04/10/2019

Agevolazioni IMU / TASI sui comodati abitativi figli/genitori

Si prospetta questi due casi in tema di agevolazioni IMU/TASi sui comodati abitativi ai figli/genitori.
a) Un contribuente possiede l’ABITAZIONE PRINCIPALE, una seconda abitazione nel medesimo Comune ed uno o più terreni agricoli. Qualora la seconda abitazione sia data in comodato al figlio (o al genitore) spetta l’agevolazione pur in presenza dei predetti terreni?
b) Un contribuente possiede l’abitazione principale, una seconda abitazione nel medesimo Comune e diversi altri fabbricati di categorie varie C1, D1 etc. (cmq non ritenuti abitativi). Qualora la seconda abitazione sia data in comodato al figlio (o al genitore) spetta l’agevolazione pur in presenza di tutti gli altri fabbricati non abitativi?

I quesiti di cui sopra nascono dal fatto che diverse associazioni di categoria si avvalgono della Risoluzione ministeriale n. 1 DF del 17.2.2016, che considera in senso restrittivo la locuzione “ALTRI IMMOBILI” contenuta nel testo normativo, considerando l’agevolazione ammissibile anche in presenza dei predetti immobili non abitativi (terreni, aree edificabili, fabbricati ritenuti non abitazione).

Quesito del 02/10/2019

IMU: esenzione immobili strumentali ai compiti istituzionali

A fine dicembre 2013 il locale Conservatorio di musica acquista un immobile di Categoria C/1.
Nel luglio 2014 lo stesso presenta al Comune una pratica per la trasformazione del C/1 in auditorium al servizio dello stesso Conservatorio.
Nell’ottobre 2016 il contribuente comunica la data di inizio lavori, attualmente in corso, per la ristrutturazione dell’immobile.
Alla luce di quanto sopra esposto si chiede se dalla data di acquisto dell’immobile fino alla data di inizio lavori il conservatorio era tenuto a versare l’IMU sul fabbricato e successivamente sull’area edificabile tenuto conto che l’Ente citato è da annoverare tra i soggetti di cui all’art. 7, comma 1, lett. a del D.Lgs. 504/92 applicabile all’ICI ma esteso anche all’IMU.

Quesito del 02/10/2019

Esenzione COSAP art. 25 del d.l. 32/2019

Ai sensi della legge di bilancio 2019, comma 997, nonchè dell'art. 25 del D.L. 32/2019, si chiede di conoscere, se un ambulante avente sede legale fuori da un Comune del cratere ma che settimanalmente occupa il posteggio al mercato in un Comune del cratere, sia esentato dal pagamento della COSAP per gli anni 2019 e 2020.

Quesito del 01/10/2019

Affidamento in concessione del servizio di riscossione coattiva

Il comune intende affidare il servizio di riscossione coattiva in concessione. È corretto prevedere che "il compenso è a carico del debitore nella misura del 50% del compenso medesimo determinato in fase di aggiudicazione, a condizione che il pagamento sia eseguito entro il termine fissato (30/60 giorni dalla notifica dell’ingiunzione). In tal caso, la restante parte del compenso è a carico del comune creditore. Nell’ipotesi di mancato pagamento oltre il predetto termine, il compenso a favore del concessionario è interamente a carico del debitore”?

Quesito del 01/10/2019

Base imponibile IMU e valore dell'immobile nell'atto di vendita

Rimborso aree edificabili.
Un contribuente, a seguito successione, diventa proprietario di un’area fabbricabile e per tale immobile versa, dal 2015 al 2018, € 94 al mq. (inferiore al valore tabellare del comune di € 108 al mq approvato ai soli fini indicativi).
Nel gennaio 2019 il contribuente vende l’area al prezzo di € 27 il mq. e in seguito a questo evento chiede al Comune il rimborso per le precedenti annualità relativamente alla differenza tra il valore di vendita e quello versato.
Il Comune non condivide il rimborso in quanto fino alla data di vendita dell’area il contribuente non ha mai provveduto a dichiarare un valore diverso da quello che ne scaturisce dai precedenti versamenti (€ 94 al mq.).
Alla luce di quanto sopra esposto si chiede un Vs. parere in merito corredato da eventuali riferimenti normativi.

Quesito del 27/09/2019

Regolamento incentivi settore entrate

Testo: La legge 145/2018 al comma 1091 prevede che i comuni possono destinare una quota nella misura massima del 5% del gettito al potenziamento delle risorse strumentali e al trattamento accessorio del personale dipendente. È legittimo stabilire nel regolamento la seguente dicitura: "Il Fondo per il potenziamento delle risorse strumentali dell’ufficio entrate, da destinare all’aggiornamento tecnologico e delle banche dati ed al miglioramento del servizio al cittadino, è costituito dalle somme in eccedenza il limite del 15% del trattamento tabellare"?

Quesito del 19/09/2019

Regolamentazione transitoria

Negli anni ‘90 quando un parco giochi inizia a gestire parcheggi a pagamento ad uso del parco su suolo ritenuto privato pertinenziale ma che, per effetto di sentenza del Tar, è di fatto pubblico. Nel 2012 l’attuale responsabile tecnico del comune ha dato avvio ad un procedimento finalizzato alla verifica della situazione che si è concluso con provvedimento del marzo 2015. Ne è seguito un contenzioso finito al Tar per la parte amministrativa. Il Tar ha respinto il ricorso ed emesso sentenza favorevole al Comune. Il parco giochi successivamente ha appellato la sentenza avanti al Consiglio di Stato, che ha già respinto le misure cautelari e, in attesa di sentenza definitiva, l’Amministrazione intende approvare una convenzione che regolamenti in via transitoria dette aree a parcheggio. In tale convenzione si definiscono gli aspetti economico-finanziari come segue (art. 7 testo allegato):

• Il parco giochi verserà al Comune la somma forfettaria di € 400.00 a risarcimento per gli anni dal 2015 al 2019, da corrispondersi in un’unica rata da versare a gennaio 2020;

• Il parco giochi verserà successivi importi forfettari di € 200.000 annui, da corrispondere il 30/11 di ogni anno, fino alla definizione del contenzioso (l’ipotesi probabile di giudizio potrebbe già essere entro la fine 2020).

Se il Comune vince la causa si dovrà procedere con la verifica delle somme dovute dal parco giochi (seguirà ulteriore contenzioso civile per la determinazione dell’importo certo ed esigibile) e di conseguenza si procederà con il conguaglio. Qualora invece il Comune fosse soccombente gli importi già versati non saranno ripetibili.

Le chiedo gentilmente:

1. che natura hanno (e quale la classificazione a bilancio) le entrate di € 400.000 che iscriverò a bilancio di previsione nel 2020. Inoltre qual è il trattamento fiscale? Sono soggette ad iva queste somme al pari degli introiti da parcheggi?

2. che natura hanno (e quale la classificazione a bilancio) le entrate di ulteriori 200.000 per il 2020 e successivi fino alla fine della causa e quale il trattamento fiscale? Sono soggette ad iva queste somme? l'approvazione della regolamentazione transitoria è di competenza della Giunta?

Quesito del 18/09/2019

Suppletivo e regolamento Tari

1) Dopo che è stato approvato il Piano Finanziario della Tari ed è stato elaborato il ruolo, se intervengono variazioni dei componenti, iscrizioni, decessi, cessazioni si possono gestire nell'anno in corso emettendo un suppletivo oppure bisogna attendere l'anno successivo e lavorarle con Piano Finanziario apposito?

2) Nel regolamento della Tari deve essere indicata la data di riferimento dei componenti da anagrafe da considerare per il calcolo del numero?

3) La decorrenza della tassa deve essere inserita nel regolamento tari come giornaliera?

Quesito del 12/09/2019

Imu e fabbricati in categoria F/03

Il Comune notifica avviso di accertamento IMU 2014 per omesso versamento, ad un contribuente che possiede un fabbricato accatastato in categoria F/03, per il quale fino al 2012 ha regolarmente versato l'imposta sulla base di un valore dichiarato regolarmente con denuncia ICI. Il contribuente contesta l'avviso, adducendo come motivazione alla non tassabilità dell'immobile, la sentenza della cassazione n. 10735 dell'8/05/2013. Preciso che l'immobile è accatastato in questa categoria dal 2002. La richiesta di annullamento è da accogliere? Tale nuova disposizione, eventualmente, va estesa a tutti gli altri immobili accatastati in categoria F/03?