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Personale

Concorso pubblico

Quesiti

10 risultati di 157

Quesito del 08/01/2024

Riequilibrio di genere e procedure concorsuali

L'attuale versione del DPR 487/1994 (modificata con il Dlgs 82/2023) prevede all'art. 5 c.4 comma lett. o) l' appartenenza al genere meno rappresentato nell'amministrazione che bandisce la procedura in relazione alla qualifica per la quale il candidato concorre, secondo quanto previsto dall'articolo 6.
Il successivo art. 6 c.1 così recita:
"Al fine di garantire l'equilibrio di genere nelle pubbliche amministrazioni, il bando indica, per ciascuna delle qualifiche messe a concorso, la percentuale di rappresentatività dei generi nell'amministrazione che lo bandisce, calcolata alla data del 31 dicembre dell'anno precedente. Qualora il differenziale tra i generi sia superiore al 30 per cento, si applica il titolo di preferenza di cui all'articolo 5, comma 4, lettera o), in favore del genere meno rappresentato ". Per un ente locale è corretto calcolare tale percentuale sull' "area d'inquadramento" ( ex categorie A - B- C- D) atteso che la norma si riferisce alla "qualifica" che negli enti locali è stata prima sostituita dalle categorie ( CCNL del 31.03.1999 sul nuovo ordinamento professionale ) e con il CCNL Funzioni Enti locali del 16 novembre 2022 dalle aree d'inquadramento ? Oppure va fatto riferimento al profilo professionale ( es. Ingegnere, Architetto, Geologo ecc.) ? Tale disposizione si applica a tutte le procedure concorsuali anche a quelle per posti a tempo determinato ?

Quesito del 18/12/2023

Requisito cittadinanza italiana per il conferimento delle qualifica di agente di pubblica sicurezza

E' necessaria la cittadinanza italiana per ottenere il conferimento della qualifica di agente di pubblica sicurezza?
Il DPCM 174/1994 ha individuato i posti e le funzioni per i quali non può prescindersi dal requisito della cittadinanza, comprendendo, tra le funzioni, quelle che “comportano l’elaborazione, la decisione, l’esecuzione di provvedimenti autorizzativi e coercitivi” e “funzioni di controllo e legittimità”.

Come chiarito anche dal Ministero dell’Interno, considerato che il profilo professionale di agente di pubblica sicurezza implica l’esercizio di funzioni pubbliche, così come prescritto dall’articolo 5 della legge 65/1986 (legge quadro sull’ordinamento della polizia locale), risulta necessario il possesso della cittadinanza italiana.

Oppure i requisiti per la partecipazione ai concorsi sono gli stessi che per le altre posizioni; cittadinanza italiana. Tale requisito non è richiesto per i soggetti appartenenti alla Unione Europea e per i loro familiari non aventi la cittadinanza di uno Stato membro che siano titolari del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente. Per i cittadini di paesi terzi, è necessario che siano titolari del permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo o che siano titolari dello status di rifugiato ovvero dello status di protezione sussidiaria (art. 38, D. Lgs. n. 165/2001 e s.m.i.). I cittadini degli Stati membri dell'Unione Europea o loro familiari o cittadini di Paesi terzi devono avere un’adeguata conoscenza della lingua italiana.

Quesito del 18/12/2023

Riserva al personale interno a tempo indeterminato

Dovendo rivedere il regolamento dei concorsi siamo a chiedere quando si applica la riserva destinata al personale interno...
Sul portale INPA e nella bozza di regolamento per le assunzioni pubblicata da ANCI si riporta sempre la riserva destinata al personale interno nel limite del 50%. Il portale inPA richiama l'art. 24 del D.Lgs. 27/10/2009 n. 150 che però rimanda all'art. 52 comma 1 bis del 165/2001 nel quale si parla di progressioni verticali per procedura comparativa e non più con la riserva del 50% nei concorsi.

Quesito del 14/12/2023

Bando di concorso riservato ai soggetti disabili (art. 1 L 68/1999)

Fra i requisiti soggettivi da inserire in un bando di concorso riservato ai soggetti disabili è possibile richiedere oltre all'iscrizione alle liste di collocamento obbligatorio anche l'eventuale tempestiva iscrizione in caso di ricezione di proposta di assunzione; oppure è tassativa l'iscrizione nelle liste di collocamento alla scadenza del bando?

Quesito del 12/12/2023

Incarichi a pagamento personale dipendente con posizione organizzativa: precisazioni

La Posizione Organizzativa viene nominata Commissario IPAB o ripartitore presso altra amministrazione. Il quesito verte sull'omnicomprensività della retribuzione della PO, se quindi sia un incarico che possa essere conferito a pagamento.

Quesito del 11/12/2023

Incarichi a pagamento personale dipendente

Si chiede se possa essere affidato ad un dipendente pubblico, dietro compenso da parte dello stesso ente di appartenenza, l'incarico di Commissario ripartitore o Commissario IPAB

Quesito del 11/12/2023

Incarichi a pagamento personale dipendente con posizione organizzativa

Si chiede se possa essere affidato ad un dipendente pubblico con incarico di PO, dietro compenso da parte dello stesso ente di appartenenza, l'incarico di Commissario ripartitore o Commissario IPAB

Quesito del 06/12/2023

Utilizzo graduatorie di altri enti

Si chiede se fosse possibile utilizzare la graduatoria vigente di un altro Ente a tempo indeterminato e pieno per effettuare un'assunzione a tempo determinato e parziale (18 ore settimanali) presso il nostro Ente.

Quesito del 04/12/2023

Verticali e PTFP

Nel PTFP sono previsti due verticali (uno con procedura ordinaria e uno in deroga) a fronte di un'assunzione dall'esterno ( già avvenuta) e un'altra per la quale il concorso è stato bandito ( ma assunzione a gennaio 2024)
I due verticali ( legati per il rispetto del limite del 50% alle assunzioni dall'esterno) sono previsti nel PTFP 2023-2025 annualità 2023. Siccome ci sono ritardi nell'approvazione dei regolamenti, i verticali possono essere rinviati al 2024, (annualità successiva rispetto all'avvio delle procedure dall'esterno,) in quanto sempre compresi nel triennale piano occupazionale?

Quesito del 04/12/2023

Assunzioni art.16 Legge 56/87 e art. 35, comma 1, lett. b) D.Lgs. 165/2001

Per effetto del nuovo sistema di classificazione del personale degli Enti Locali (introdotto dal vigente CCNL Funzioni Locali 16.11.2022), questo Ufficio ritiene che per la copertura del profilo di Operatore Esperto (prima ascrivibile alla categoria B – B1) non sia più possibile procedere (ai sensi art. 16 – Legge 56/87) attraverso l’avviamento da parte degli uffici del lavoro ma occorra, invece, bandire un concorso pubblico o ricorrere allo scorrimento di graduatorie in corso di validità; ciò anche se per la copertura di tale profilo sia richiesto il titolo di studio della scuola dell’obbligo accompagnato, però, dal possesso di una qualificazione professionale.

La perplessità concerne il constatare che alcune pubbliche amministrazioni continuano a pubblicare bandi di concorso che hanno per oggetto la copertura di posti di Operatori Esperti (ex categoria B-B1 CCNL Funzioni Locali) richiedendo come requisito di accesso il solo assolvimento della scuola media (anche se oggi si dovrebbe parlare più correttamente di assolvimento di obbligo scolastico come disciplinato dalla legge n. 296/2006 che ha elevato a dieci anni tale obbligo portandolo all’età anagrafica da sei ai 16 anni);

diversamente, altre pubbliche amministrazioni richiedono (ed ottengono) l’avviamento a selezione ai centri per l’impiego anche per la figura di Operatore Esperto, pur senza esplicitare il requisito del possesso di una specifica qualificazione professionale ma il solo assolvimento della scuola dell’obbligo;

questo Ufficio ritiene che le assunzioni di operatori esperti (ivi compresi i dipendenti da assumere per i profili ascrivibili alla ex categoria B, posizione giuridica B1) vanno necessariamente assunti attraverso un concorso dell’Ente (o uno scorrimento di graduatoria degli idonei) e non tramite l’avviamento dei centri per l’impiego;

a sostegno di tale tesi giova il fatto che il CCNL 16.11.2022, nella declaratoria dei profili professionali degli Enti Locali, prevede per l’ Operatore Esperto il requisito dell’assolvimento dell’obbligo scolastico accompagnato da una specifica qualificazione professionale, la quale ultima si riterrebbe conseguita esclusivamente mediante la partecipazione e superamento di corsi di formazione professionale aventi durata triennale o di specializzazioni come quelle degli operatori socio-sanitari.

Dunque, le domande che vorremmo sottoporre sono:

1. per la copertura di un posto di operatore esperto, occorre sempre bandire un Concorso Pubblico? E, dunque, non è più possibile ricorrere all’avviamento a selezione dei Centri per l’Impiego?
2. La specifica qualificazione professionale che dovrà accompagnare l’assolvimento dell’obbligo scolastico è da intendersi conseguita esclusivamente con la partecipazione a corsi di formazione professionale di durata almeno triennale o a specializzazioni come, ad esempio, quelle degli operatori socio sanitari?
3. Conseguentemente, le assunzioni di cui all’art. 16 della Legge n. 56/1987, per le quali è previsto l’avviamento a selezione da parte dei centri per l’Impiego, sono attualmente possibili solo per la copertura dei profili professionali appartenenti all’Area degli Operatori (ex categoria A degli Enti Locali)?
4. Per l’assolvimento dell’obbligo scolastico non è sufficiente più il solo conseguimento della ex licenza di scuola media, ma occorre proseguire negli studi per almeno altri due anni (ovvero fino all’età anagrafica di anni 16, ciò per effetto della Legge n. 296/1996 – art. 1, comma 622)?