Modulistica
Il Decreto Legislativo 219/2023 ha introdotto modifiche significative allo Statuto dei diritti del contribuente, con impatti anche sulla gestione dei tributi comunali. Sebbene molte disposizioni siano pensate per l'amministrazione finanziaria centrale, i principi generali sono vincolanti anche per i Comuni, richiedendo un adattamento alle specificità locali.
Il nuovo articolo 11 della Legge 212/2000 permette al contribuente di interpellare l'amministrazione finanziaria su questioni concrete e personali, soprattutto in casi di incertezza interpretativa, qualificazione di fattispecie, e abuso del diritto. Tuttavia, solo alcune di queste disposizioni si applicano ai tributi locali.
Il decreto specifica anche che l'interpello non è ammesso in presenza di soluzioni già fornite dall'amministrazione e stabilisce nuovi termini per la risposta, che ora deve avvenire entro 90 giorni. Viene anche chiarito che la presentazione dell'interpello non interrompe i termini di prescrizione e che la risposta non è impugnabile.
Infine, le nuove norme escludono l'applicazione di specifiche disposizioni a dati e documenti richiesti durante l'istruttoria delle istanze di interpello. Anche se la norma è centrata sull'Agenzia delle Entrate, Regioni e Enti locali devono adeguarsi ai nuovi principi.