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Demografici

Variazione anagrafica d'ufficio

Quesiti

10 risultati di 43

Quesito del 13/04/2021

Anagrafe - Unione d'ufficio stati di famiglia separati

Nel 2006 sono stati iscritti nell’Apr di questo Comune , nello stesso appartamento, un ragazzo e una ragazza i quali avevano dichiarato per iscritto che tra loro non sussistevano vincoli affettivi e quindi il collega aveva creato due famiglie distinte. Nel 2014 i due hanno avuto una bimba. Allo stato attuale in anagrafe risultano allo stesso indirizzo due distinti nuclei uno composto da madre e figlia e l’altro dal padre; L’inps i giorni scorsi ha contattato questo ufficio per avere chiarimenti sulla veridicità di quanto dichiarato da uno dei genitori, il quale , in una domanda rivolta all’Inps, per l’ottenimento di prestazioni sociali, ha dichiarato che la propria famiglia è composta da madre/padre/figlia;
Si chiede se alla nascita della figlia avremmo dovuto procedere d’ufficio all’unione delle famiglie ed eventualmente come si debba procedere ora.
Cordiali Saluti

Quesito del 15/06/2020

ANPR: cancellazione straniero presente sul territorio

Come posso risolvere questo problema? Uno cittadino peruviano risulta essere residente in un alloggio sito in questo Comune. L’affittuario ora mi chiede di cancellarlo dall’abitazione in quanto, per una serie di eventi spiacevoli, gli avrebbe annullato il contratto d’affitto. L’alloggio ora sta per essere ceduto ad altra famiglia che si presenterà a breve per l’istanza di iscrizione. Lo straniero però lavora nel Comune e, pertanto, non può essere cancellato per irreperibilità, perché ogni giorno lo incontriamo. E’ già stato sollecitato più volte ad effettuare il cambio di residenza ma trova mille scuse e non vi provvede. Si può comunque procedere alla sua cancellazione? Ed in che modo? Come sopra detto l’irreperibilità è esclusa in quanto lui è presente sul territorio.

Quesito del 10/06/2020

Annullamento residenza

Una cittadina in data 28/02/2020 ha presentato domanda di iscrizione anagrafica presso il comune x. In data 02/03/2020 ho fatto la relativa cancellazione come da prassi. Nel comune x la neo residente presenta richiesta di annullamento pratica iscrizione anagrafica in data 04/05/2020 (oltre quindi i 45 gg), il comune x mi manda in data 8/06/2020 il provvedimento di annullamento pratica iscrizione. Come devo comportarmi? In riferimento ai termini temporali e calcolando il fatto che la ragazza qui era residente con mamma e fratello in alloggio in affitto e non è disposta a compilare la dichiarazione di residenza?

Quesito del 12/03/2020

Generalità cittadini indiani

Un cittadino indiano chiede l’iscrizione anagrafica presso il nostro Comune provenendo da un Comune italiano che l’ha cancellato per irreperibilità accertata nel 2013. Le sue generalità indicate sul passaporto riportano l’indicazione di nome e cognome entrambe nel campo del nome. Il Comune di precedente residenza l’aveva iscritto in anagrafe e rilasciato la carta d’identità indicando entrambe le diciture nel campo del cognome, giustificando che il gestionale non permetteva di registrarlo come indicato sul passaporto, ovvero indicando solo il nome. Ammettendo che il programma dell’anagrafe lo permetta, non credo sia corretto registrare il cittadino con le generalità così indicate; piuttosto ritengo debba presentare una dichiarazione consolare dove venga specificato qual è il cognome e quale il nome. E’ corretto?
Non so se su ANPR sia possibile compilare soltanto uno dei due campi.

Quesito del 04/12/2019

Residenza presso casa di riposo inagibile

Una signora chiede di spostare la propria residenza presso la casa di riposo del Comune, anche se questa, risultata inagibile a causa del terremoto, è stata momentaneamente spostata presso l'ospedale di un Comune vicino pur conservando la sede legale nel Comune a cui la signora ha fatto richiesta di immigrazione. Chiedo, pertanto, se è possibile trasferire la residenza della suddetta signora presso la sede legale della casa di riposo comunale, anche se questa è risultata inagibile.

Quesito del 06/11/2019

Ripristino residenza cittadino comunitario già cancellato dall'anagrafe

Un cittadino rumeno Sig. X con provenienza dall’estero, a seguito di cancellazione anagrafica per l'estero da parte di un comune italiano, entra in famiglia con altro cittadino rumeno Sig. Y. In sede di accertamento anagrafico effettuato dalla polizia municipale Y riferisce che X si trova all’estero e non è a conoscenza di quando possa tornare, sicuramente dopo i 45 gg dalla data della dichiarazione di residenza. Siccome il provvedimento di diniego implica il ripristino della residenza nel Comune di precedente iscrizione anagrafica, nel caso specifico come si deve procedere?

Quesito del 25/10/2019

Nuovo contratto di locazione e variazioni della residenza

Stamattina mi telefona una Signora proprietaria di un immobile la quale mi dice che una famiglia che si trovava in affitto presso uno degli alloggi in un condominio di sua proprietà avrebbe lasciato l’appartamento e si sarebbe trasferita in un'altra abitazione sempre in questo Comune. Lei, ovviamente, mi chiede di “cancellare” la residenza da quell’indirizzo perché sta predisponendo un nuovo contratto d’affitto per una nuova famiglia. Il vigile mi dice che la famiglia che si è trasferita si trova provvisoriamente e momentaneamente presso un’altra famiglia ma che non è intenzionata a trasferire lì la residenza in quanto, come detto, si tratta solamente di una sistemazione “provvisoria” in attesa di trovare una nuova abitazione. Io che cosa devo fare? Oltretutto la Sig.ra vorrebbe fare una segnalazione di cancellazione per irreperibilità che, secondo me, non è avviabile in quanto la famiglia è presente sul territorio e non è affatto irreperibile e gli accertamenti me lo confermerebbero. Avete un consiglio?

Quesito del 19/08/2019

Mancata dichiarazione di trasferimento della dimora abituale

Una nostra residente da molti mesi non dimora più all'indirizzo anagraficamente registrato, avendo perso la disponibilità della casa. Pertanto nei suoi confronti venne avviato a suo tempo procedimento di verifica della dimora abituale. Nel corso del procedimento abbiamo ripetutamente invitato l'interessata a chiarire la sua posizione ma lei, pur essendosi presentata al nostro ufficio anagrafe, non ha spontaneamente né tantomeno formalmente dichiarato dove ha trasferito la sua dimora abituale. Abbiamo anche effettuato verifiche nel territorio di un altro comune, dove avevamo ipotizzato si fosse trasferita, ma i colleghi dell'altro comune hanno risposto di non aver riscontrato dimora abituale nel luogo da noi indicato. Vista l'inerzia dell'interessata (verosimilmente volontaria, a questo punto: si direbbe che abbia qualche motivo per non dichiararsi al competente ufficio anagrafe) ed essendo trascorso molto tempo, oltre un anno, dall'avvio del procedimento, siamo indecisi sul da farsi. Questo perché la persona non è irreperibile, infatti anche se non conosciamo o non possiamo dimostrare il luogo di dimora abituale, conosciamo bene il luogo sul nostro territorio in cui l'interessata lavora stabilmente. Perciò siamo indecisi se cambiare l'indirizzo di residenza della persona nella via non territoriale oppure se cambiarlo nell'indirizzo del luogo di lavoro, il quale corrisponde ad un vivaio, rivendita di piante e fiori, dove pare (non ne siamo sicuri) l'interessata lavori come dipendente. In questa prospettiva ci siamo rivolti ai colleghi dell'Ufficio toponomastica (da noi assegnato al Settore tecnico, quindi condotto disgiuntamente dall'Ufficio anagrafe) per conoscere l'indirizzo - via, numero civico, ecc. - del fabbricato in cui si svolge l'attività lavorativa dell'interessata ma ci è stato risposto che detto fabbricato non ha numero civico e che non è possibile darglielo per questi motivi: il fabbricato non è registrato al catasto ed i numeri civici vanno di pari passo con foglio, mappale e subalterno. Premesso quanto sopra si chiede 1) Quale soluzione anagrafica adottare per l'interessata non irreperibile: via non territoriale o cambio indirizzo nel luogo di lavoro? O altro? 2) Se si opta per il luogo di lavoro, come regolarsi anagraficamente circa la non (ancora?) avvenuta attribuzione del numero civico al fabbricato in questione? 3) Come appurare, per le finalità art. 5 DL 47/2014, se l'occupazione dell'immobile è legittima? 4) Indipendentemente dalla vicenda anagrafica dell'interessata, e premessa la sopradescritta soluzione organizzativa di questo ente circa l'Ufficio toponomastica, quale compito e responsabilità ha l'ufficiale d'anagrafe rispetto alla numerazione/non-numerazione civica del fabbricato in questione e relativo non-accatastamento?

Quesito del 16/08/2019

Segnalazione cambio residenza da parte di un servizio sociale

È pervenuta al comune la richiesta da parte del servizio sociale di un comune limitrofo, di procedere agli accertamenti d'ufficio per il cambio di residenza, di una famiglia con due minori (presumibilmente in carico al servizio stesso). Come ufficio anagrafe dobbiamo procedere d'ufficio ad avviare gli accertamenti in seguito a questa segnalazione o dobbiamo attendere che l'attuale Comune di residenza richieda gli accertamenti ai sensi dell’art. 16, comma 1 del D.P.R. maggio 1989 n. 223?

Quesito del 04/02/2019

Residenza per richiedenti asilo provenienti da altro Comune

Alla luce dell'ultima normativa, siamo a richiedere cortesemente delucidazioni in merito al fatto che un richiedente asilo - già residente in una convivenza sita in altro Comune - possa prendere la residenza in una struttura presso il nostro Comune.