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Tributi

Agevolazioni Riduzioni Esenzioni

Quesiti

10 risultati di 97

Quesito del 26/11/2019

Immobile abusivo e relativo pagamento dell'Imu a carico del proprietario

Nel caso il proprietario di un terreno identificato nel P.R.G. agricolo inizi sul fondo un'attività edificatoria, (costruisce abusivamente un immobile ) , ai fini Imu l'area viene definita edificabile e tassata come area fabbricabile? Se si fino a quando, fino al ripristino dello stato dei luoghi?

Quesito del 18/11/2019

Immobile in eredità e pagamento IMU

Un contribuente, che è erede - assieme al fratello e al padre - per la quota di un terzo dell'immobile destinato a residenza familiare (dove vive e ha la residenza assieme al fratello, padre e madre (deceduta un paio di mesi fa) chiede di sapere dal punto di vista IMU se dovrà pagare l' IMU su detta abitazione corrispondente alla quota di proprietà di un terzo? Nel caso in cui decida tra un anno di acquistare un altro immobile (casa/appartamento) può usufruire delle cosiddette "agevolazioni prima casa" avendo la proprietà di un terzo dell'immobile pervenutogli per successione di morte? L'acquisto di questo eventuale immobile (appartamento/casa) dal punto di vista IMU cosa implica?

Quesito del 11/11/2019

IMU e TASI su aree edificabili coltivate ma non inserite nel fascicolo aziendale

Una porzione di area edificabile è condotta dai due comproprietari, ambedue coltivatori diretti. Il terreno è inserito in zona B2 (residenziale) nel vigente PGT. Orbene, tale terreno non risulta inserito nel fascicolo aziendale tenuto dalla Regione Lombardia ("SIARL") quindi come terreno coltivato, quindi risulta terreno NON coltivato e quindi assoggettabile teoricamente a IMU e TASI quale area edificabile.
Da un sopralluogo risulta coltivato di fatto a erba medica. Il fatto che non sia inserito in tale registro preclude l’agevolazione riconosciuta ai CD e IAP per la coltivazione diretta di terreni agricoli e aree edificabili oppure basta la coltivazione “de facto” per applicare tale agevolazioni (ovverossia l’esenzione IMU e TASI)?
Facciamo presente che il SIARL è un registro informatico tenuto della Regione Lombardia per il controllo delle agevolazioni comunitarie (es. contribuzioni PAC) e nazionali a favore delle imprese agricole. Queste debbono inserire in tale registro tutti i terreni agricoli da esse coltivati direttamente.

Quesito del 11/11/2019

Successione mortis causa e pagamento dell'IMU

Nel caso di decesso di un coniuge, senza che ci sia testamento, che lascia il marito e due figli maggiorenni la casa di proprietà (dove avevano tutti e quattro hanno la residenza e vivevano tutti insieme) spetta un terzo al coniuge superstite, un terzo ciascuno ai due figli per legge? Dal punto di vista imu il coniuge superstite e/o i due figli sono tenuti a pagare il tributo imu? Il diritto di abitazione ex 540 codice civile spetta in automatico al solo coniuge superstite oppure deve essere stipulato un atto notarile al riguardo?

Quesito del 11/11/2019

Efficacia modifica rendita catastale

Questo è il caso d'immobile accatastato con DocFa come A7, rettificato dal UTC come A8 ai sensi del D.M.02/08/69 ed in seguito a reclamo/ricorso è stato nuovamente variato ad A7 con sottoscrizione del 01/06/2017. Il ns. avviso di liquidazione IMU 2016 dev'esser annullato? La variazione sulla ns banca dati è stata fatta dal 01/06/17 ovvero dalla sottoscrizione della nuova rendita, quindi da quella data viene esentata come abitazione principale

Quesito del 04/11/2019

Riduzione IMU e contratti di locazione canone concordato

Nel nostro Comune non è stato stipulato alcun accordo tra associazioni di proprietari e sindacati inquilini, un contribuente invoca l'applicazione della riduzione imu ai sensi della legge 208/2015. Ne ha diritto?

Quesito del 31/10/2019

Richiesta rimborso ICI/IMU su aree fabbricabili anni 2010/2013

In data 22 giugno 2015 (ricevuta R/R di invio in data 16/06/15) questo Comune riceveva dalla società XXX una richiesta di rimborso ICI IMU relativamente ad aree fabbricabili anni dal 2010 al 2013.
Negli anni di che trattasi la suddetta società è stata oggetto di fusioni aziendali e conferimenti di rami d'azienda.
Ha presentato dichiarazioni ICI con valutazioni imponibili dalla stessa società determinate, a valore venale, in € 11.413.716,00 base di calcolo per i versamenti dovuti.
In data 31 dicembre 2014 la società procedeva ad una perizia di parte delle aree di proprietà dove si determinava, in base a valutazioni discrezionali di attualizzazione del valore di mercato delle aree, valori imponibili pari a € 7.600.000,00 (richiamati in sede di istanza di rimborso).
A seguito della perizia di parte e delle valutazioni in essa esplicitate, la società presentava istanza di rimborso ICI IMU per complessivi € 111.360,00 da liquidarsi tramite compensazione.
Si specifica che nulla è intervenuto ai fini del PRG/PGT negli anni in argomento, avendo avuto le aree di che trattasi la medesima destinazione in tutto l'arco temporale oggetto dell'istanza presentata. Ancora oggi è analoga la destinazione d’uso.
Questo Comune ha voluto adottare la strategia del diniego tacito al rimborso e, quindi, analogamente all’ufficio fiscale, in presenza di una istanza di rimborso, ha preferito non rispondere, con la possibilità per il contribuente di presentare ricorso, una volta decorsi 180 giorni dalla presentazione dell’istanza ed entro il termine ordinatorio di prescrizione.
Il silenzio-rifiuto è, in sostanza, una scelta dell’ufficio.
Il Comune né allora né tutt’oggi dispone di una perizia tecnica sul valore delle aree fabbricabili.
Il rischio di negare espressamente il rimborso, in altre parole, avrebbe rischiato di porre l’ufficio in posizione di soccombenza in giudizio, specialmente qualora le motivazioni a sostegno del diniego fossero state ritenute non sufficienti.
Recentemente, nel mese di ottobre 2019, la società ormai in prossimità di proporre ricorso in Commissione Tributaria contro il diniego tacito al rimborso, richiedeva aggiornamenti sul procedimento di rimborso, proponendo eventualmente l’ipotesi transattiva in via stragiudiziale, con l’applicazione di una riduzione del 30% della richiesta di rimborso a suo tempo presentata e la definizione della pratica.
Il Comune procederà nel mese di novembre a incaricare un tecnico per la perizia ai fini del valore delle aree oggetto di rimborso.
Questo Ufficio ritiene di non dover riconoscere il rimborso richiesto in quanto per le aree fabbricabili la valutazione imponibile è stata correttamente dichiarata, per anno di imposta, ai sensi dell'art. 5, comma 5, del D. Lgs. n. 504/92, non riconoscendo alla perizia successivamente elaborata una valenza retroattiva in termini di valutazione imponibile.
Inoltre, la motivazione assunta dalla società, che definisce mero "errore" ciò che è dichiarato, non è sufficiente motivo di concessione del rimborso richiesto.
Tuttavia, malgrado la posizione d’ufficio, è conosciuto il principio consolidato, in giurisprudenza tributaria, che tutte le dichiarazioni fiscali sono emendabili.
Si richiede un Vostro parere circa:
1) la legittimità della richiesta di rimborso presentata a questo Ufficio Tributi;
2) la possibilità che strategia adottata dall’ente possa essere interpretata negativamente in sede di ricorso in Commissione Tributaria;
3) la valutazione delle percentuali di rischio di soccombenza connesso all’eventuale giudizio (data la complessità della materia) e la valutazione della convenienza di un accordo transattivo extragiudiziale, con una riduzione del trenta percento del preteso rimborso.

Quesito del 17/10/2019

Ricalcolo IMU in base alle variazioni introdotte dal PGT e al valore dell'area

Un contribuente ha acquistato nel 2006 un fabbricato industriale categoria catastale D1, in disuso al momento dell'acquisto e riconosciuto inagibile. Le imposte ICI/IMU sono state pagate fino al 2013.
Dal 2013 è entrato in vigore il nuovo PGT; il terreno su cui insiste il fabbricato industriale in oggetto è stato inserito in Ambito di Trasformazione così descritto: "ambito relativo all'insediamento produttivo dismesso...omissis....funzionale all'ipotesi di trasferimento della sede del municipio. L'insediamento previsto è a destinazione mista residenziale (max 70% e servizi (min. 30%). .... ". Considerata l'inadeguatezza della categoria catastale dell'immobile rispetto alla zonizzazione urbanistica e alla possibilità degli interventi prospettati dal PGT vigente, il contribuente chiede di poter calcolare l'imposta dovuta - con effetto retroattivo - sulla base del valore dell'area.

Quesito del 15/10/2019

Applicazione variazioni catastali ai fini IMU

A seguito notifica di un avviso di accertamento IMU (anno d'imposta 2015) il contribuente fa presente che le particelle di terreno di cui è proprietario, iscritte al NCT del Comune con attribuzione di reddito agrario, reddito dominicale e qualità seminativo ricadono, come comunicatogli dall'Ufficio Tecnico del Comune a seguito sua istanza, nella fascia di rispetto per "cave e depositi antropici" e sono individuati come "area non idonea" dallo strumento urbanistico vigente.
Considerato che:
- l'avviso di accertamento dell'Ente verte sul mancato pagamento dell'imposta sui terreni;
- che l'informazione resa al contribuente dall'Ufficio Tecnico non era nota all'ufficio tributi;
- che i terreni come sopra menzionato sono iscritti in catasto con attribuzione di reddito dominicale, reddito agrario e coltura "seminativo";
Si chiede se la risultanza catastale è rilevante ai fini impositivi e quindi il proprietario dovrà effettuare le opportune variazioni catastali per dichiarare lo stato di fatto dell'area ed ottenere l'esenzione IMU, oppure, se queste particelle debbano essere esentate dall'assoggettamento ad IMU a prescindere dalla variazione catastale e quindi l'avviso in questione debba essere annullato.
Qualora si necessiti della variazione catastale la stessa avrà effetto retroattivo?

Quesito del 09/10/2019

Individuazione abitazione principale

Due coniugi risultavano proprietari al 50% di un appartamento ed un box.
Al decesso della moglie è emerso che:
- Gli immobili sono stati costruiti su un’area edificabile ereditata al 50% cad. dalla moglie e dalla sorella di quest’ultima;
- Il 50% di area di proprietà della sorella è stato acquistato da moglie e marito in comproprietà;
- L’abitazione è stata costruita congiuntamente dai due coniugi non tenendo conto delle diverse percentuali di proprietà;
- In fase di successione il Tecnico incaricato di seguire la pratica ha dovuto procedere all’accatastamento nel rispetto delle quote di proprietà e quindi, pur trattandosi di un unico appartamento composto da un solo bagno ed una sola cucina, catastalmente si hanno n.2 unità A7 + n.1 C6 + N.1 C2.
Trattandosi fisicamente di un unico appartamento (anche se accatastato con due subalterni diversi) è possibile considerarlo unica unità immobiliare adibita ad abitazione principale oppure si avranno 2 unità distinte di cui solo una sarà adibita ad abitazione principale?