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Quesiti

10 risultati di 881

Procedure di affidamento di lavori pubblici, istruttorie per il rilascio dei permessi, vigilanza urbanistico-edilizia.
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Quesito del 02/11/2023

Realizzazione parcheggi art. 9 L.122/1989

L'art. 9, comma 1 della L. 122/1989 consente la possibilità di realizzare parcheggi in locali posti a piano terreno di fabbricati da destinare a pertinenza delle singole unità immobiliari, anche in deroga agli strumenti urbanistici e regolamenti edilizi vigenti.

Orbene, fermo restando che è da ritenere pacifico il fatto che per un locale attualmente destinato, per esempio, a magazzino posto a piano terreno di un fabbricato in centro storico sia possibile il cambio di destinazione d'uso in garage con l'apposizione del vincolo di pertinenzialità, oltre alla possibilità di ampliare la porta di ingresso poiché le misure attuali non consentirebbero un'agevole manovra di accesso al suo interno e ciò anche in deroga alle prescrizioni del vigente strumento urbanistico (che per altro non lo consentirebbero), è altrettanto possibile ampliare solo la porta di un già preesistente garage, stante il fatto che pur essendo garage, le attuali dimensioni non consentono un agevole accesso al suo interno e quindi di fatto impediscono l'effettivo utilizzo del locale?

Si potrebbe sostenere che, siccome il locale è già garage (ma non risulta ancora costituito un vincolo di pertinenzialità come richiede la norma che quindi parere di chi scrive potrebbe trovare adesso una prima applicazione ) e quindi é già realizzato, non è possibile applicare l'art. 9 della L.122/1989 ..... e se il locale non soddisfa le nuove esigenze del proprietario, essendo la larghezza dell'apertura di misura ridotta, dovrà utilizzare un mezzo più piccolo.



Art. 9

1. I proprietari di immobili possono realizzare nel sottosuolo degli stessi ovvero nei locali siti al piano terreno dei fabbricati parcheggi da destinare a pertinenza delle singole unità immobiliari, anche in deroga agli strumenti urbanistici ed ai regolamenti edilizi vigenti. Tali parcheggi possono essere realizzati, ad uso esclusivo dei residenti, anche nel sottosuolo di aree pertinenziali esterne al fabbricato, purché‚ non in contrasto con i piani urbani del traffico, tenuto conto dell’uso della superficie sovrastante e compatibilmente con la tutela dei corpi idrici. Restano in ogni caso fermi i vincoli previsti dalla legislazione in materia paesaggistica ed ambientale ed i poteri attribuiti dalla medesima legislazione alle regioni e ai Ministeri dell’ambiente e per i beni culturali ed ambientali da esercitare motivatamente nel termine di 90 giorni. I parcheggi stessi ove i piani del traffico non siano stati redatti, potranno comunque essere realizzati nel rispetto delle indicazioni di cui al periodo precedente.

Quesito del 26/10/2023

FINANZIAMENTO PNRR

Rispetto ad un progetto finanziato per l'importo di € 304.042,52, di cui € 42.000 al netto IVA per lavori, € 192.800,00 al netto IVA per forniture ed €. 53980,52 per somme a disposizione.
Si chiede se è possibile procedere con un affidamento per i lavori e per un altro affidamento, tramite procedura negoziata, per le forniture, nonché se sia possibile procedere per importi sotto soglia.

Quesito del 26/10/2023

Ribasso computo estimavo prima della gara

Per un lavoro pubblico comunale computato con il listino della Regione Lombardia gennaio del 2023, non è previsto che venga messo in appalto applicando un ribasso per permettere di rientrare nella copertura di bilancio. Ma se un Comune procede lo stesso a ribassare il computo metrico estimativo del 10%, informando nel bando e capitolato le ditte partecipanti a quali violazioni normative potrebbe incorrere?

Quesito del 25/10/2023

Concessioni loculi cimiteriali

L'Amministrazione intende costruire, nell'anno 2024 una nuova batteria di loculi comunali. Vorrebbe però iniziare già ora a darli in concessione "sulla carta" ed incassare i proventi. E' possibile procedere in questo senso o è vietato?

Quesito del 24/10/2023

Standard urbanistici

E' stato chiesto a questo Comune un parere preventivo per lo spostamento di una superficie commerciale da un immobile ad un altro al fine di corrispondere meno standard/oneri.
Il richiedente è proprietario di due immobili ad uso commerciale all’interno del Nucleo di Antica Formazione (ex centro Storico) e un ulteriore fabbricato a destinazione artigianale all’interno della zona produttiva esistente. L’attività del richiedente non riguarda la commercializzazione di alimentari.
Gli immobili commerciali rispetto al magazzino distano circa 400 mt.
Di fatto il richiedente vorrebbe modificare il cambio di destinazione d’uso da commerciale a residenziale dei fabbricati all’interno del centro storico e traferire l’attività commerciale nel magazzino in zona produttiva. Le norme tecniche della zona consentono la presenza delle attività commerciali purché non alimentari.
Il fine ultimo del richiedente è recuperare la differenza degli standard dovuta alla diminuzione del carico urbanistico in centro storico e trasferirla nella zona produttiva.
E’ possibile tale trasferimento sia per quanto riguarda gli standard da cedere che dagli oneri da versare?

Quesito del 21/09/2023

Normativa applicabile per acquisto toner

Dovendo procedere con l'acquisto di toner per un importo inferiore a 5.000 euro, si chiede se quest'ultimi siano da considerare beni informatici (dunque soggetti alla disciplina particolare dell’art. 1, co. 512 della L. 208/2015 che prevede l'utilizzo di strumenti di acquisto e di negoziazione di Consip Spa o dei soggetti aggregatori per l'acquisto di beni informatici e di connettività indipendentemente dal valore) o se si possa applicare la disciplina generale di cui all’art. 1, co. 450, della l. 296/2006 come modificata dalla legge 145/2018 (obbligo del ricorso al MEPA ovvero al sistema telematico messo a disposizione dalla centrale regionale di riferimento per tutti gli acquisti di beni e servizi di importo pari o superiore a 5.000 euro).

Quesito del 21/09/2023

Acquisizione codice CIG per cedole librarie

E' necessario provvedere alla fornitura gratuita dei libri di testo in favore degli alunni che frequentano le scuole primarie.
Le concrete modalità della fornitura prevedono la consegna agli alunni, da parte dell’istituto scolastico, delle cedole librarie con le quali le famiglie si recano poi presso le cartolerie da loro prescelte per ritirare i libri; successivamente, gli esercenti fattureranno al Comune il costo dei libri, allegando come controprova le cedole ricevute.
Dovendo procedere con una determinazione di impegno di spesa per un importo presunto in attesa delle fatture delle diverse librerie, si chiede se sia necessario acquisire codice CIG.

Quesito del 20/09/2023

Locazioni attive

Il Comune ha in essere un contratto di locazione attiva di un immobile utilizzato dal locatario per uso commerciale con durata di 6 anni rinnovabili per ulteriori 6.
Il contratto definisce l'importo del canone annuo da pagare in rate trimestrali senza prevedere l'adeguamento Istat. Si richiede se il Comune, in qualità di locatore, può richiedere l'adeguamento istat - in questo caso si richiede se solo fino al 75% o è possibile fino al 100% - anche se non previsto contrattualmente

Quesito del 18/09/2023

Locazioni attive e passive comunali

In merito alle locazioni passive e attive in essere dell’Ente si richiedono i seguenti pareri:
1) L’Ente ha stipulato a dicembre 2009 un contratto per l’utilizzo di una porzione di un immobile di proprietà di una società pubblica per installarvi una postazione di trasmissione dati su banda larga xDSL. In un articolo di detto contratto viene fissato l’importo del canone che l’Ente deve versare alla Società pubblica che ha concesso in uso porzione del suo immobile (corrispondente a un serbatoio dell’acqua); inoltre viene anche stabilito che predetto canone sarà aggiornato in misura pari al 75% delle variazioni, verificatesi nell’anno precedente, dell’indice dei prezzi al consumo per famiglie di operai e impiegati accertate dall’ISTAT. Vista la fattispecie sopra esposta, si chiede se è possibile applicare quanto disposto dall’articolo 3 comma 1 del DL n. 95/2012, aggiornato dall’articolo 3 comma 4 del DL 198/2022, quindi se è possibile chiedere alla parte locatrice che non venga applicata, quindi nel dettaglio che venga accreditata/rimborsata, a favore dell’Ente, la somma corrispondente all’adeguamento istat applicato dal 2012 al 2023 ai sensi del DL n. 95/2012.
2) L’Ente ha stipulato due diversi contratti di locazione attiva di due immobili comunali destinati dai conduttori rispettivamente ad attività di ufficio e ad attività di parrucchieria, entrambi per un periodo di 6 rinnovabili. In un articolo dei suddetti contratti viene stabilito, con l’intenzione, secondo il personale parere di chi vi pone il quesito, di applicare l’adeguamento istat al 100%:
- in un contratto: che le variazioni in aumento del canone di locazione “non potranno essere superiori al 100% di quelle accertate dall’istat dell’indice dei prezzi al consumo per famiglie di operai e impiegati”;
- nell’altro contratto: che la misura dell’aggiornamento istat “sarà quella massima consentita dalla legge”.
Vista le fattispecie sopra esposte, si chiede se i patti contrattuali possono derogare quanto disposto dall’articolo 32 del Legge n. 392/78. Qualora, in base al vostro parere, le parti possano stabilire patti in deroga all’articolo 32 del Legge n. 392/78, si chiede se, in base a come sono stati formulati gli articoli dei contratti di locazione attiva in essere dell’Ente sopra riportati, tale deroga può valere per entrambi contratti.

Quesito del 13/09/2023

Contratto e indicazione del POS

E' obbligatorio allegare o citare il POS della sicurezza del cantiere di un lavoro pubblico nel contratto di appalto?