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Tributi

Giurisprudenza Imu

Quesiti

10 risultati di 52

Quesito del 30/01/2023

Chiarimenti IMU

Come vanno considerate, ai fini IMU, due abitazioni (delle quali una è abitazione principale) censite con due particelle distinte per le quali sono state presentate al Catasto Fabbricati due dichiarazioni di porzione di unità immobiliare urbana (una per ciascuna particella) con l'annotazione "unita di fatto con l'altra, rendita attribuita alla porzione di u.i.u. ai soli fini fiscali"? Grazie

Quesito del 23/01/2023

Sentenza n. 209/2022 agevolazione abitazione principale IMU

Una nostra concittadina è proprietaria sul territorio comunale dei seguenti immobili:
indirizzo identificativi catastali cat rendita contitolari
1 Via …….., 8 …………….. A03 335,7 - nessuno -
2 Via …….., 8 …………….. C06 41,32 - nessuno -
3 Via ………, 2 …………….. A07 867,65 Marito
4 Via ………, 2 …………….. C06 64,56 Marito
Gli immobili identificati al n. 1 e 2 sono di proprietà al 100% della Signora e risultano essere l’abitazione principale e relativa pertinenza e pertanto nella è dovuto ai fini IMU.
Gli immobili identificati al n. 3 e 4 sono di proprietà al 50% della Signora e per il restante 50% dell’ex marito e negli stessi il marito con il figlio dimorano abitualmente e risiedono anagraficamente di conseguenza il marito non versa niente ai fini IMU mentre la Signora paga IMU come altro fabbricato concesso in uso gratuito a parenti in linea retta pertanto con abbattimento del 50% della base imponibile.
A seguito sentenza della Corte Costituzionale n. 209 del 2022 con la quale è stato dichiarato illegittimo l'articolo 13, comma 2, quarto periodo, del decreto-legge n.201/2011 la stessa ha chiesto il rimborso di quanto pagato sull’immobile dove dimora abitualmente e risiede anagraficamente l’ex marito con il figlio (immobile n. 3 e 4).
Il Comune invece sostiene che usufruendo la stessa della esenzione sull’abitazione principale e pertinenza per l’immobile n. 1 e 2 dove lei dimora abitualmente e risiede anagraficamente, deve l’IMU sulla quota del 50% dell’immobile n. 3 e 4 pertanto ha rigettato l’istanza di rimborso.
Volevamo sapere se l’operato del Comune è corretto o se effettivamente, a seguito della sentenza n. 209/2022, anche questi immobili dovevano essere considerati come abitazione principale e relativa pertinenza, come sostiene la Signora, e di conseguenza dobbiamo procedere al rimborso dell’imposta versata per gli anni 2017-2018-2019-2020-2021-2022.

Quesito del 15/12/2022

Rimborso IMU seconda casa per coniugi

In merito alla Sentenza n. 209 depositata il 13 ottobre 2022 dalla Corte Costituzionale che ha dichiarato illegittima la norma che vincolava l'accesso all'esenzione IMU per i coniugi (articolo 13, comma 2, quarto e quinto periodo, del decreto-legge n. 201/2011, sia il comma 741, lettera b) della legge n. 160 del 2019, come modificato dall'articolo 5-decies del Dl 146/2021), laddove finiva per penalizzare il concetto di «nucleo familiare», in aperto contrasto con gli articoli 3, 31 e 53 della Costituzione, si chiede se i Comuni devono rimborsare i soldi pagati dai coniugi che a suo tempo hanno scelto 1 sola dimora, fino a 5 anni addietro? E' ufficiale che tali soldi versati debbano essere rimborsati se richiesti? Quanto tempo si ha per effettuare il rimborso dalla richiesta?

Quesito del 22/11/2022

Valore aree edificabili

In base alla vigente giurisprudenza ormai consolidata la determinazione dei valori venali in comune commercio delle aree fabbricabili ai fini IMU pur non avendo natura imperativa, integra una fonte di presunzione idonea a costituire - anche con portata retroattiva – un indice di valutazione per l’Amministrazione con funzione analoga per gli studi di settore, poiché non si tratta di una inammissibile applicazione retroattiva della norma ma bensì della determinazione presuntiva di un valore economico di mercato riferibile ad un determinato arco temporale, ancorché antecedente alla emanazione dell’atto deliberativo (cfr. Cass. n. 13567 del 30.05.2017, Cass. n. 21154/2016, Cass. n. 15461/2010).
L’ente scrivente sta procedendo alla redazione di un elaborato tecnico estimativo delle aree edificabili ricomprese nel territorio comunale i cui nuovi valori attribuiti dovranno essere utilizzati dall’ufficio tributi nella fase di verifica e controllo dell’imposta IMU a decorrere dall’anno 2023.
Presumibilmente il lavoro avviato verrà a conclusione nei primi mesi dell’anno 2023 ed in ogni caso i valori di riferimento delle aree edificabili saranno approvati dalla Giunta Comunale, prima della scadenza del pagamento della rata di acconto dell’imposta IMU.
Si chiede se l’approvazione di tali valori debba avvenire entro un termine perentorio previsto dalla normativa e/o se la loro approvazione in corso d’anno, possa essere oggetto di contestazione o ricorso da parte dei contribuenti.

Quesito del 29/09/2022

Rimborso IMU su D/10

Questo Comune ha ricevuto una richiesta di rimborso IMU per d/10 versato da fratello comproprietario di imprenditore agricolo IAP art. 2135 cc. In questo Comune l’amministrazione ha voluto azzerare l’aliquota IMU dei d/10, come consentito dalla L. 160/2019.
Il contribuente che richiede rimborso dichiara però solamente di avere ceduto la quota di comproprietà in uso al fratello.
Cosa richiedere a giustificazione/completamento dell’istanza per poi procedere con il rimborso?
E' possibile rifiutare la richiesta non avendo il contribuente dichiarato con dichiarazione IMU la condizione di non assoggettabilità?
E' infine necessario che abbiano un contratto di affitto registrato tra le parti?

Quesito del 15/09/2022

Legittimità regolamento comunale IMU

Tenuto conto che l'art. 52 del D.Lgs.446/97 prevede che i comuni possono regolamentare le proprie entrate tributarie, si chiede se è legittimo un regolamento comunale in materia di IMU ove il Comune vada a prevedere per i fabbricati censiti in catasto con la cat. F/2 (cd. "unità collabenti") l'applicazione del valore stabilito per le aree edificabili moltiplicato per la superficie a metro quadro dell'area di sedime su cui insiste il fabbricato. Oppure tale norma potrebbe porsi in contrasto con la giurisprudenza di legittimità che, sulla base della legislazione vigente, ha derivato la non applicazione dell'imposta in ragione dell'assenza di rendita catastale?

Quesito del 26/11/2019

Immobile abusivo e relativo pagamento dell'Imu a carico del proprietario

Nel caso il proprietario di un terreno identificato nel P.R.G. agricolo inizi sul fondo un'attività edificatoria, (costruisce abusivamente un immobile ) , ai fini Imu l'area viene definita edificabile e tassata come area fabbricabile? Se si fino a quando, fino al ripristino dello stato dei luoghi?

Quesito del 31/10/2019

Richiesta rimborso ICI/IMU su aree fabbricabili anni 2010/2013

In data 22 giugno 2015 (ricevuta R/R di invio in data 16/06/15) questo Comune riceveva dalla società XXX una richiesta di rimborso ICI IMU relativamente ad aree fabbricabili anni dal 2010 al 2013.
Negli anni di che trattasi la suddetta società è stata oggetto di fusioni aziendali e conferimenti di rami d'azienda.
Ha presentato dichiarazioni ICI con valutazioni imponibili dalla stessa società determinate, a valore venale, in € 11.413.716,00 base di calcolo per i versamenti dovuti.
In data 31 dicembre 2014 la società procedeva ad una perizia di parte delle aree di proprietà dove si determinava, in base a valutazioni discrezionali di attualizzazione del valore di mercato delle aree, valori imponibili pari a € 7.600.000,00 (richiamati in sede di istanza di rimborso).
A seguito della perizia di parte e delle valutazioni in essa esplicitate, la società presentava istanza di rimborso ICI IMU per complessivi € 111.360,00 da liquidarsi tramite compensazione.
Si specifica che nulla è intervenuto ai fini del PRG/PGT negli anni in argomento, avendo avuto le aree di che trattasi la medesima destinazione in tutto l'arco temporale oggetto dell'istanza presentata. Ancora oggi è analoga la destinazione d’uso.
Questo Comune ha voluto adottare la strategia del diniego tacito al rimborso e, quindi, analogamente all’ufficio fiscale, in presenza di una istanza di rimborso, ha preferito non rispondere, con la possibilità per il contribuente di presentare ricorso, una volta decorsi 180 giorni dalla presentazione dell’istanza ed entro il termine ordinatorio di prescrizione.
Il silenzio-rifiuto è, in sostanza, una scelta dell’ufficio.
Il Comune né allora né tutt’oggi dispone di una perizia tecnica sul valore delle aree fabbricabili.
Il rischio di negare espressamente il rimborso, in altre parole, avrebbe rischiato di porre l’ufficio in posizione di soccombenza in giudizio, specialmente qualora le motivazioni a sostegno del diniego fossero state ritenute non sufficienti.
Recentemente, nel mese di ottobre 2019, la società ormai in prossimità di proporre ricorso in Commissione Tributaria contro il diniego tacito al rimborso, richiedeva aggiornamenti sul procedimento di rimborso, proponendo eventualmente l’ipotesi transattiva in via stragiudiziale, con l’applicazione di una riduzione del 30% della richiesta di rimborso a suo tempo presentata e la definizione della pratica.
Il Comune procederà nel mese di novembre a incaricare un tecnico per la perizia ai fini del valore delle aree oggetto di rimborso.
Questo Ufficio ritiene di non dover riconoscere il rimborso richiesto in quanto per le aree fabbricabili la valutazione imponibile è stata correttamente dichiarata, per anno di imposta, ai sensi dell'art. 5, comma 5, del D. Lgs. n. 504/92, non riconoscendo alla perizia successivamente elaborata una valenza retroattiva in termini di valutazione imponibile.
Inoltre, la motivazione assunta dalla società, che definisce mero "errore" ciò che è dichiarato, non è sufficiente motivo di concessione del rimborso richiesto.
Tuttavia, malgrado la posizione d’ufficio, è conosciuto il principio consolidato, in giurisprudenza tributaria, che tutte le dichiarazioni fiscali sono emendabili.
Si richiede un Vostro parere circa:
1) la legittimità della richiesta di rimborso presentata a questo Ufficio Tributi;
2) la possibilità che strategia adottata dall’ente possa essere interpretata negativamente in sede di ricorso in Commissione Tributaria;
3) la valutazione delle percentuali di rischio di soccombenza connesso all’eventuale giudizio (data la complessità della materia) e la valutazione della convenienza di un accordo transattivo extragiudiziale, con una riduzione del trenta percento del preteso rimborso.

Quesito del 18/04/2019

IMU in presenza di un decreto di occupazione d'urgenza previo decreto di esproprio

Il nostro territorio comunale sarà interessato dalla costruzione di una nuova tangenziale. Alcuni terreni (agricoli nonché aree edificabili) dovranno essere pertanto espropriati dietro pagamento di un apprezzabile indennizzo. Nel caso di specie, prima dell’emissione del provvedimento finale (decreto di esproprio) la Pubblica Amministrazione, al fine di realizzare quest’opera di pubblica utilità, ha provveduto all’immissione in possesso del bene espropriato attraverso uno specifico decreto.

Quesito del 27/03/2019

Contrasto tra trascrizioni in conservatoria

Ai fini dei tributi il catasto costituisce prova della proprietà. Interrogando la conservatoria per un immobile si evidenzia contrasto di trascrizioni, per la quale per uno stesso immobile si ha prima una trascrizione a favore di contribuente X per una quota del 15%, poi trascrizione a favore di contribuente Y per una quota del 100%. Quale trascrizione prevale?