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Tributi

Regolamento comunale TARI

Quesiti

10 risultati di 102

Quesito del 21/04/2023

Modifiche regolamentari Delibera ARERA n. 15/2022

La delibera n. 15/2022 di ARERA prevede degli adempimenti in capo al Comune tra i quali la previsione di forme di rateizzazione dei versamenti ordinari nel proprio regolamento (art. 27 commi a, b).
Questo ente, per la riscossione del tributo TARI ha il concessionario ADER: alla luce di quanto sopra come deve comportarsi?
E' obbligatorio modificare il proprio regolamento autorizzando la rateizzazione di cui al punto a) e b)?
La richiesta di rateizzazione si traduce come un dispendio di spese da parte dell'ente in quanto comporterebbe innanzitutto un procedimento di discarico (spesa per il comune) e la successiva riformulazione di avviso rateizzato.
Inoltre, se il contribuente non paga, è il comune che deve procedere a fare un avviso di accertamento e poi inserire in un nuovo ruolo, dal quale precedentemente era stato cancellato.

Quesito del 18/04/2023

Misura acconto TARI

L’art. 13, comma 15-ter, del D.L. 6 dicembre 2011, n. 201, convertito dalla Legge 22 dicembre 2011, n. 214, introdotto dall’art. 15-bis del D.L. 30 aprile 2019, n. 34, convertito dalla Legge 28 giugno 2019, n. 58 prevede quanto segue:
“A decorrere dall'anno di imposta 2020, le delibere e i regolamenti concernenti i tributi comunali diversi dall'imposta di soggiorno, dall'addizionale comunale all'imposta sul reddito delle persone fisiche (IRPEF), dall'imposta municipale propria (IMU) e dal tributo per i servizi indivisibili (TASI) acquistano efficacia dalla data della pubblicazione effettuata ai sensi del comma 15, a condizione che detta pubblicazione avvenga entro il 28 ottobre dell'anno a cui la delibera o il regolamento si riferisce; a tal fine, il comune è tenuto a effettuare l'invio telematico di cui al comma 15 entro il termine perentorio del 14 ottobre dello stesso anno. I versamenti dei tributi diversi dall'imposta di soggiorno, dall'addizionale comunale all'IRPEF, dall'IMU e dalla TASI la cui scadenza è fissata dal comune prima del 1° dicembre di ciascun anno devono essere effettuati sulla base degli atti applicabili per l'anno precedente. I versamenti dei medesimi tributi la cui scadenza è fissata dal comune in data successiva al 1° dicembre di ciascun anno devono essere effettuati sulla base degli atti pubblicati entro il 28 ottobre, a saldo dell'imposta dovuta per l'intero anno, con eventuale conguaglio su quanto già versato. In caso di mancata pubblicazione entro il termine del 28 ottobre, si applicano gli atti adottati per l'anno precedente.”
Questo ente ha approvato il Piano economico finanziario del servizio rifiuti per l'anno 2023 ai fini TARI e PEF pluriennale Arera 2022-2025 durante l’anno 2022 e quindi, ad oggi, sono già quantificabili le tariffe definitive applicabili ai fini TARI per l’anno 2023. Sappiamo già quindi che le tariffe TARI subiranno un aumento rispetto al 2022.
L’ente riscuote la TARI in due rate, una con scadenza a giugno e l’altra con scadenza a dicembre. Al fine di non far gravare la differenza tra il 2022 ed il 2023 tutta sulla rata di conguaglio di dicembre, può l’ufficio tributi emettere gli avvisi TARI del 2023 richiedendo la tassa con la seguente suddivisione:
50% giugno sulla base dell’effettivo dovuto 2023
50% dicembre sulla base dell’effettivo dovuto 2023.

Quesito del 01/03/2023

Utilizzo dell'avanzo vincolato Tari 2016/2020

Con Delibera di Giunta Comunale del 2023 l'Amministrazione ha assunto l’atto di indirizzo inerente al passaggio da TARI a Tariffa puntuale (TCP).
Il nostro Ente ha circa 950.000 di avanzo vincolato Tari relativo agli anni 2016/2020. Dal 2024 è previsto il passaggio a tariffa puntuale.
Si chiede:
1) è necessario applicare tutto l'avanzo disponibile nel 2023, oltre all'eventuale integrazione del PEF TARI, come abbattimento Tari oppure può essere mantenuta una quota vincolata anche se dal 2024 si passerà a tariffa, ed applicare l'avanzo vincolato residuo come abbattimento della tariffa negli esercizi successivi?
2) l'abbattimento delle tariffe dovrà essere generalizzato verso tutte le categorie di utenze - domestiche e non domestiche - oppure l'Amministrazione potrà decidere di agevolare alcune specifiche categorie (ad esempio utenze domestiche con requisiti da definire, ad esempio collegati all'ISEE del nucleo familiare)?

Quesito del 30/01/2023

Atto di riconoscimento di debito

Si chiede se il regolamento generale delle entrate può prevedere, in caso di richiesta da parte del contribuente di procedere alla rateizzazione dei propri debiti tributari (IMU e TASI), come previsto dal DPR. N. 6021973 e dal D.P.R. 43/1998, il rilascio da parte del contribuente stesso, a garanzia del credito vantato dal Comune, di un atto di riconoscimento del debito e di impegno al pagamento rateizzato, ai sensi dell’art. 1334 del Codice.

Quesito del 30/01/2023

Atto di riconoscimento di debito

Si chiede se il regolamento generale delle entrate può prevedere, in caso di richiesta da parte del contribuente di procedere alla rateizzazione dei propri debiti tributari come previsto dall'art. 796 della Legge 27/12/2019, n. 160, il rilascio da parte del contribuente stesso, a garanzia del credito vantato dal Comune, di un atto di riconoscimento del debito e di impegno al pagamento rateizzato ai sensi dell’art. 1334 del Codice.

Quesito del 09/01/2023

Immobile accessorio TARI

In assenza di riferimenti sul proprio regolamento comunale, come fare per considerare un immobile accessorio o meno dell'abitazione?
Se il proprietario dell'abitazione ha tre garages: due sotto l'abitazione e uno lontano, quali sono accessori ai fini TARI?

Quesito del 21/12/2022

Tari non domestica: sede legale dell’azienda nell’abitazione del titolare

Una azienda ha posto la sede legale presso la casa di abitazione del titolare. Pur non svolgendo alcuna attività presso la casa di abitazione il Comune ha ritenuto di inviare apposito questionario per sanare la situazione affinché il contribuente individui all’interno della casa di abitazione almeno una stanza destinata a sede legale e pertanto tassata come utenza non domestica anziché domestica. Il contribuente ritiene che non svolgendo nessuna attività relativa all’azienda presso la casa di abitazione adibita a sede legale dell’azienda, la stessa debba essere tassata per intero come utenza domestica . Si richiede parere se sia corretto l’operato del Comune e la norma di riferimento.

Quesito del 05/10/2022

Riduzioni TARI finanziate con entrate proprie

L'amministrazione vorrebbe finanziare con risorse proprie, ricorrendo all’articolo 1 comma 660 della legge 147/2013, le riduzioni TARI 2022, da applicare “a pioggia” sulle utenze Domestiche in riduzione percentuale, e sulla base di determinati codici ateco alle UND (le stesse tipologie di attività che soffrirono le chiusure obbligate durante i lockdown gli anni scorsi).
E’ possibile con questi criteri selettivi?
E' possibile approvare in CC queste riduzioni ora, a ottobre, oltre il termine previsto per l’approvazione del Bilancio di previsione (31/8/2022)?

Quesito del 22/02/2022

Creazione ad hoc tariffa TARI

Secondo l’attuale Regolamento, la tariffa applicabile ai locali magazzino/deposito (utenze non domestiche) è “assorbita” dalla tariffa applicata all’attività collegata.
Si potrebbe creare una tariffa ad hoc, per locali magazzino-deposito attività economiche? la misura della tariffa quale sarebbe? è sufficiente una modifica regolamentare? premetto che il comune ha meno di 5.000 abitanti.

Quesito del 23/11/2021

Richiesta tariffazione tari locazione turistiche brevi

Si richiede un parere circa le locazioni turistiche brevi esercitate da soggetti non titolari di P.I.
Il regolamento comunale dell'Ente scrivente prevede alle utenze non domestiche all'art. 16:
1. Le utenze non domestiche sono suddivise nelle categorie di attività indicate nell'allegato B e ai fini dell’applicazione della tariffa i locali e/o le aree relative alle utenze non domestiche sono classificati secondo le categorie definite dal DPR 158/99 sulla base dell’attività risultante dal certificato di iscrizione alla CCIAA, dall’atto di autorizzazione o di inizio attività.
2. Le attività non comprese in una specifica categoria sono associate alla categoria di attività che presenta maggiore analogia sotto il profilo della destinazione d'uso e della connessa potenzialità quantitativa e qualitativa a produrre rifiuti.
3. Nelle unità immobiliari adibite a civile abitazione in cui sia svolta anche un'attività economica o professionale alla superficie a tal fine utilizzata è applicata la tariffa prevista per la specifica attività esercitata.

Esaminato il regolamento comunale si ritiene corretto che le attività non svolte da soggetti titolari di P.I., siano da inserire nella categoria delle casa vacanze per la superfice dell'abitazione destinata a ciò ed il carattere di non professionalità o essere registrate come "locazioni brevi" non comporti differenziazioni.