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Tributi

Accertamento IMU

Quesiti

10 risultati di 121

Quesito del 11/11/2019

Successione mortis causa e pagamento dell'IMU

Nel caso di decesso di un coniuge, senza che ci sia testamento, che lascia il marito e due figli maggiorenni la casa di proprietà (dove avevano tutti e quattro hanno la residenza e vivevano tutti insieme) spetta un terzo al coniuge superstite, un terzo ciascuno ai due figli per legge? Dal punto di vista imu il coniuge superstite e/o i due figli sono tenuti a pagare il tributo imu? Il diritto di abitazione ex 540 codice civile spetta in automatico al solo coniuge superstite oppure deve essere stipulato un atto notarile al riguardo?

Quesito del 11/11/2019

Efficacia modifica rendita catastale

Questo è il caso d'immobile accatastato con DocFa come A7, rettificato dal UTC come A8 ai sensi del D.M.02/08/69 ed in seguito a reclamo/ricorso è stato nuovamente variato ad A7 con sottoscrizione del 01/06/2017. Il ns. avviso di liquidazione IMU 2016 dev'esser annullato? La variazione sulla ns banca dati è stata fatta dal 01/06/17 ovvero dalla sottoscrizione della nuova rendita, quindi da quella data viene esentata come abitazione principale

Quesito del 02/11/2019

Pagamento IMU impianti fotovoltaici

Vorrei sapere se gli impianti fotovoltaici a terra sono soggetti al pagamento dell'IMU negli anni 2014 e seguenti.

Quesito del 31/10/2019

Richiesta rimborso ICI/IMU su aree fabbricabili anni 2010/2013

In data 22 giugno 2015 (ricevuta R/R di invio in data 16/06/15) questo Comune riceveva dalla società XXX una richiesta di rimborso ICI IMU relativamente ad aree fabbricabili anni dal 2010 al 2013.
Negli anni di che trattasi la suddetta società è stata oggetto di fusioni aziendali e conferimenti di rami d'azienda.
Ha presentato dichiarazioni ICI con valutazioni imponibili dalla stessa società determinate, a valore venale, in € 11.413.716,00 base di calcolo per i versamenti dovuti.
In data 31 dicembre 2014 la società procedeva ad una perizia di parte delle aree di proprietà dove si determinava, in base a valutazioni discrezionali di attualizzazione del valore di mercato delle aree, valori imponibili pari a € 7.600.000,00 (richiamati in sede di istanza di rimborso).
A seguito della perizia di parte e delle valutazioni in essa esplicitate, la società presentava istanza di rimborso ICI IMU per complessivi € 111.360,00 da liquidarsi tramite compensazione.
Si specifica che nulla è intervenuto ai fini del PRG/PGT negli anni in argomento, avendo avuto le aree di che trattasi la medesima destinazione in tutto l'arco temporale oggetto dell'istanza presentata. Ancora oggi è analoga la destinazione d’uso.
Questo Comune ha voluto adottare la strategia del diniego tacito al rimborso e, quindi, analogamente all’ufficio fiscale, in presenza di una istanza di rimborso, ha preferito non rispondere, con la possibilità per il contribuente di presentare ricorso, una volta decorsi 180 giorni dalla presentazione dell’istanza ed entro il termine ordinatorio di prescrizione.
Il silenzio-rifiuto è, in sostanza, una scelta dell’ufficio.
Il Comune né allora né tutt’oggi dispone di una perizia tecnica sul valore delle aree fabbricabili.
Il rischio di negare espressamente il rimborso, in altre parole, avrebbe rischiato di porre l’ufficio in posizione di soccombenza in giudizio, specialmente qualora le motivazioni a sostegno del diniego fossero state ritenute non sufficienti.
Recentemente, nel mese di ottobre 2019, la società ormai in prossimità di proporre ricorso in Commissione Tributaria contro il diniego tacito al rimborso, richiedeva aggiornamenti sul procedimento di rimborso, proponendo eventualmente l’ipotesi transattiva in via stragiudiziale, con l’applicazione di una riduzione del 30% della richiesta di rimborso a suo tempo presentata e la definizione della pratica.
Il Comune procederà nel mese di novembre a incaricare un tecnico per la perizia ai fini del valore delle aree oggetto di rimborso.
Questo Ufficio ritiene di non dover riconoscere il rimborso richiesto in quanto per le aree fabbricabili la valutazione imponibile è stata correttamente dichiarata, per anno di imposta, ai sensi dell'art. 5, comma 5, del D. Lgs. n. 504/92, non riconoscendo alla perizia successivamente elaborata una valenza retroattiva in termini di valutazione imponibile.
Inoltre, la motivazione assunta dalla società, che definisce mero "errore" ciò che è dichiarato, non è sufficiente motivo di concessione del rimborso richiesto.
Tuttavia, malgrado la posizione d’ufficio, è conosciuto il principio consolidato, in giurisprudenza tributaria, che tutte le dichiarazioni fiscali sono emendabili.
Si richiede un Vostro parere circa:
1) la legittimità della richiesta di rimborso presentata a questo Ufficio Tributi;
2) la possibilità che strategia adottata dall’ente possa essere interpretata negativamente in sede di ricorso in Commissione Tributaria;
3) la valutazione delle percentuali di rischio di soccombenza connesso all’eventuale giudizio (data la complessità della materia) e la valutazione della convenienza di un accordo transattivo extragiudiziale, con una riduzione del trenta percento del preteso rimborso.

Quesito del 15/10/2019

Applicazione variazioni catastali ai fini IMU

A seguito notifica di un avviso di accertamento IMU (anno d'imposta 2015) il contribuente fa presente che le particelle di terreno di cui è proprietario, iscritte al NCT del Comune con attribuzione di reddito agrario, reddito dominicale e qualità seminativo ricadono, come comunicatogli dall'Ufficio Tecnico del Comune a seguito sua istanza, nella fascia di rispetto per "cave e depositi antropici" e sono individuati come "area non idonea" dallo strumento urbanistico vigente.
Considerato che:
- l'avviso di accertamento dell'Ente verte sul mancato pagamento dell'imposta sui terreni;
- che l'informazione resa al contribuente dall'Ufficio Tecnico non era nota all'ufficio tributi;
- che i terreni come sopra menzionato sono iscritti in catasto con attribuzione di reddito dominicale, reddito agrario e coltura "seminativo";
Si chiede se la risultanza catastale è rilevante ai fini impositivi e quindi il proprietario dovrà effettuare le opportune variazioni catastali per dichiarare lo stato di fatto dell'area ed ottenere l'esenzione IMU, oppure, se queste particelle debbano essere esentate dall'assoggettamento ad IMU a prescindere dalla variazione catastale e quindi l'avviso in questione debba essere annullato.
Qualora si necessiti della variazione catastale la stessa avrà effetto retroattivo?

Quesito del 14/10/2019

Accertamento IMU e TASI ai figli di contribuente deceduto

Quesito:

Il Comune notifica avviso accertamento imu e tasi anno 2014, ai figli di contribuente deceduto a marzo 2019. Tale imputazione ai figli viene fatta pur non avendo agli atti la  dichiarazione di successione, ma solo verificando i dati anagraficamente. I figli non abitano gli immobili. La tari viene volturata d'ufficio ad uno dei due e non viene contestata. L'altro figlio contesta invece  l'avviso imu e tasi ricevuto "non essendo proprietario, né erede, ne titolare di alcun diritto reale sugli immobili siti nel Comune", pertanto ne chiede l'annullamento. l'avviso è da annullare?

Quesito del 12/09/2019

Imu e fabbricati in categoria F/03

Il Comune notifica avviso di accertamento IMU 2014 per omesso versamento, ad un contribuente che possiede un fabbricato accatastato in categoria F/03, per il quale fino al 2012 ha regolarmente versato l'imposta sulla base di un valore dichiarato regolarmente con denuncia ICI. Il contribuente contesta l'avviso, adducendo come motivazione alla non tassabilità dell'immobile, la sentenza della cassazione n. 10735 dell'8/05/2013. Preciso che l'immobile è accatastato in questa categoria dal 2002. La richiesta di annullamento è da accogliere? Tale nuova disposizione, eventualmente, va estesa a tutti gli altri immobili accatastati in categoria F/03?

Quesito del 11/09/2019

Accertamenti IMU e TASI

Due coniugi hanno acquistato in data 10/07/2014 un immobile F3 “in corso di costruzione” e pertanto privo di rendita catastale. Gli stessi non hanno ad oggi effettuato alcun tipo di versamento né per l’area edificabile né per la casa. I coniugi hanno presentato una Denuncia Inizio Attività il 22/12/2014 e la richiesta di Agibilità il 02/01/2018. La moglie in data 21/03/2018 ha acquisito la residenza ma l’accatastamento, su ripetuti inviti dello scrivente Ufficio Tributi di concerto con l’Ufficio Tecnico comunale, è avvenuto solo in data 5/9/2019. A questo punto la domanda è la seguente:

È possibile utilizzare la rendita catastale attribuita in data 5/9/2019 sin dall’ottenimento dell’Agibilità (in modo da giustificare la concessione della residenza in un immobile fisicamente ultimato ma non accatastato)?

Quesito del 06/08/2019

IMU 2014 e tassazione terreni collinari

La Commissione Tributaria Provinciale di Piacenza con sentenza n. 50/2019 ha annullato, un avviso di accertamento comunale che liquidava IMU per l'anno 2014 conseguente al possesso di terreni agricoli ubicati in zona collinare, per violazione del principio di irretroattività di efficacia dell’imposizione, in quanto le disposizioni DL 66/2014 e DL 4/2015 sono in contrasto con art. 3 della L. 212/2000. Il DL 66/2014 a cui è poi seguito decreto attuativo in data 28/11/2014, modificava i criteri di esenzione dall'imposta per terreni collinari, introducendo i parametri dell'altitudine e della qualità del proprietario. In presenza di decreto attuativo emanato dopo la scadenza della prima rata Imu (prevista per giugno 2014), i proprietari di terreni che in base a questa nuova regolamentazione non erano più esenti, avrebbero dovuto corrispondere il tributo per l’intera annualità. A seguito della sentenza CTP PC (in precedenza si era espressa in tal senso anche la CTP di Grosseto con sentenza n. 402/04/2015) alcuni contribuenti hanno inoltrato domanda di rimborso IMU 2014 versata per il possesso di terreni collinari. È corretto respingere le istanze di rimborso e proseguire con il recupero dell'imposta dovuta e non versata per il possesso di terreni collinari esenti nel 2013 e successivamente assoggettati ad imposta nell'anno 2014 con DL 66/2014 e successivo decreto attuativo?

Quesito del 17/07/2019

Avviso di accertamento a società in crisi da sovraindebitamento

Nel 2017 il Comune di xxx, a seguito di "crisi da sovraindebitamento" di una società agricola, ha ricevuto la richiesta, da parte del professionista incaricato a svolgere il ruolo di organismo di composizione della crisi ex L. n. 3/2012 della società stessa, di comunicare i crediti vantati nei confronti di detta società agricola. Il Comune ha comunicato l'importo presunto del credito nel termine consigliato dal professionista all'indirizzo PEC dedicato. Dopo tale corrispondenza non è stata ricevuta alcuna altra informazione a riguardo. Ora, in sede di emissione degli avvisi di accertamento IMU e TASI per l'annualità 2014, la relativa notifica deve essere effettuata con raccomandata presso la sede della società (tuttora attiva) o attraverso PEC all'indirizzo comunicato dall'OCC?