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Tributi

Aree fabbricabili

Quesiti

10 risultati di 25

Quesito del 22/11/2021

IMU ed Area edificabile di proprietà di coltivatore diretto

Moglie e marito sono proprietari in quota del 50% di un terreno che, in base allo strumento urbanistico, ha una capacità edificatoria di tipo residenziale.
La moglie è coltivatrice diretta, iscritta nei registri della previdenza agricola ed utilizza quel terreno per la propria attività.
Entrambi i coniugi hanno versato l’imposta IMU sul terreno come area edificabile richiedendone ora il rimborso per le annualità 2016-2020.
Si chiede se si può riconoscere anche al marito, pur non essendo coltivatore diretto, il rimborso richiesto.

Quesito del 16/11/2021

Accertamento con adesione accertamento per omesso versamento IMU-TASI

Ad un contribuente sono stati notificati avvisi di accertamento IMU e TASI per omesso versamento dell’imposta dovuta nell’anno XXXX sulle sue proprietà comprendenti non solo fabbricati ma anche aree edificabili.Il contribuente chiede di poter attivare la procedura di accertamento con adesione (prevista dal nostro regolamento) ritenendo che il valore delle aree non sia congruo.
Considerato che gli avvisi di accertamento sono stati notificati per omesso versamento e non per rettifica /omessa dichiarazione, si pongono i seguenti quesiti:
- Si può accogliere l’istanza limitandola, eventualmente, solo alla parte riferita alle aree edificabili?
- In tal caso, è possibile applicare, previo accordo, la riduzione delle sanzioni previste SOLO sulle imposte dovute ai fini delle aree edificabili?

Quesito del 24/09/2021

IMU zone agricole edificate

Vista la normativa urbanista regionale, per costruire un immobile residenziale in zona agricola è necessario che il terreno sul quale verrà costruito sia pari almeno ad un ettaro a cui si applica un indice di edificabilità pari al 3% (da pochi mesi non è più richiesto il requisito soggettivo che il proprietario del terreno e, quindi, della costruzione sia un IAP o un CD).
Durante l’attività di accertamento IMU 2017 è emerso quanto segue
un numero di mappa, che identificava un terreno con superficie superiore a un ettaro, è stato soppresso per modificarlo in ente urbano al catasto terreni e che lo stesso giorno l’immobile è stato accatastato come unità in corso di costruzione (F03) al catasto fabbricati.
Appurato che l’immobile in costruzione sia soggetto a IMU,quale è la superficie da accertare?
In secondo luogo, considerato che dalla data di rilascio del provvedimento a costruire sul terreno agricolo alla data di accatastamento, il terreno possiede i requisiti di area fabbricabile, quali sono la superficie e il valore da applicare per l’accertamento?

Quesito del 08/04/2021

IMU aree edificabili soggette a vincolo archeologico

L'ufficio ha emesso un avviso di accertamento per insufficiente versamento imposta su aree edificabili. Poichè il terreno ha un vincolo archeologico, il contribuente chiede se sia possibile rideterminare il valore dell'accertamento in considerazione di questo vincolo, anche se di fatto non costituisce un limite all'edificabilità salvo il caso in cui in fase di scavo fossero fatti ritrovamenti di interesse archeologico.

Quesito del 14/12/2020

Valore area edificabile

Il proprietario al 50% di un'area fabbricabile ha sempre pagato l'IMU sul valore d'atto (di importo superiore rispetto ai valori deliberati dal comune); in un secondo tempo ha ACQUISTATO il 50% dell'area da altra proprietà ad un valore inferiore rispetto alla delibera del comune. È corretto attribuire all'intera area il valore attribuito dal primo atto?

Quesito del 26/06/2020

IMU: fabbricati strumentali rurali

Una fondazione – soc. per azioni - possiede un FABBRICATO D10 che non utilizza direttamente. Per tale fabbricato sussistono i requisiti di ruralità come contenuti nell’articolo 9 comma 3 bis del DL 557/93 in quanto lo stesso viene impiegato dal conduttore per lo svolgimento dell’attività agricola di cui all’art. 2135 del C.C.

Quesito del 24/06/2020

Aree edificabili: revisione del PRGC

Alla fine del 2007 la Regione Piemonte ha approvato la variante generale al vigente PRGC, nella quale sono contenute le aree edificabili sui cui i proprietari corrispondono l’IMU in base alle delibere che ogni anno sono assunte dalla G.C per i valori di riferimento.
Alla scadenza decennale e quindi fine 2017 l’Amministrazione non ha provveduto ad avviare una revisione dello strumento urbanistico generale, mantenendo quella a suo tempo approvata.
Nel caso di rilascio di istanze edilizie PdC, PEC, Permessi convenzionati, si continuano ad applicare le attuali norme, oppure occorrerebbe da parte dell’Amministrazione l’assunzione di un’atto di indirizzo per gli uffici, dato che la variante, per questioni economiche, non può essere affrontata in tempi ragionevoli?

Quesito del 27/05/2020

Area fabbricabile

Ad un’azienda agricola viene rilasciato permesso di costruire per: "costruzione annesso rustico da adibire ad uso ricovero attrezzi-lavorazione ortaggi-punto vendita". Il fabbricato sarà costruito in zona territoriale omogenea di tipo E Agricola. È dovuto il versamento IMU come area fabbricabile dalla data di rilascio del permesso di costruire fino alla data di accatastamento del fabbricato?

Quesito del 26/11/2019

Immobile abusivo e relativo pagamento dell'Imu a carico del proprietario

Nel caso il proprietario di un terreno identificato nel P.R.G. agricolo inizi sul fondo un'attività edificatoria, (costruisce abusivamente un immobile ) , ai fini Imu l'area viene definita edificabile e tassata come area fabbricabile? Se si fino a quando, fino al ripristino dello stato dei luoghi?

Quesito del 31/10/2019

Richiesta rimborso ICI/IMU su aree fabbricabili anni 2010/2013

In data 22 giugno 2015 (ricevuta R/R di invio in data 16/06/15) questo Comune riceveva dalla società XXX una richiesta di rimborso ICI IMU relativamente ad aree fabbricabili anni dal 2010 al 2013.
Negli anni di che trattasi la suddetta società è stata oggetto di fusioni aziendali e conferimenti di rami d'azienda.
Ha presentato dichiarazioni ICI con valutazioni imponibili dalla stessa società determinate, a valore venale, in € 11.413.716,00 base di calcolo per i versamenti dovuti.
In data 31 dicembre 2014 la società procedeva ad una perizia di parte delle aree di proprietà dove si determinava, in base a valutazioni discrezionali di attualizzazione del valore di mercato delle aree, valori imponibili pari a € 7.600.000,00 (richiamati in sede di istanza di rimborso).
A seguito della perizia di parte e delle valutazioni in essa esplicitate, la società presentava istanza di rimborso ICI IMU per complessivi € 111.360,00 da liquidarsi tramite compensazione.
Si specifica che nulla è intervenuto ai fini del PRG/PGT negli anni in argomento, avendo avuto le aree di che trattasi la medesima destinazione in tutto l'arco temporale oggetto dell'istanza presentata. Ancora oggi è analoga la destinazione d’uso.
Questo Comune ha voluto adottare la strategia del diniego tacito al rimborso e, quindi, analogamente all’ufficio fiscale, in presenza di una istanza di rimborso, ha preferito non rispondere, con la possibilità per il contribuente di presentare ricorso, una volta decorsi 180 giorni dalla presentazione dell’istanza ed entro il termine ordinatorio di prescrizione.
Il silenzio-rifiuto è, in sostanza, una scelta dell’ufficio.
Il Comune né allora né tutt’oggi dispone di una perizia tecnica sul valore delle aree fabbricabili.
Il rischio di negare espressamente il rimborso, in altre parole, avrebbe rischiato di porre l’ufficio in posizione di soccombenza in giudizio, specialmente qualora le motivazioni a sostegno del diniego fossero state ritenute non sufficienti.
Recentemente, nel mese di ottobre 2019, la società ormai in prossimità di proporre ricorso in Commissione Tributaria contro il diniego tacito al rimborso, richiedeva aggiornamenti sul procedimento di rimborso, proponendo eventualmente l’ipotesi transattiva in via stragiudiziale, con l’applicazione di una riduzione del 30% della richiesta di rimborso a suo tempo presentata e la definizione della pratica.
Il Comune procederà nel mese di novembre a incaricare un tecnico per la perizia ai fini del valore delle aree oggetto di rimborso.
Questo Ufficio ritiene di non dover riconoscere il rimborso richiesto in quanto per le aree fabbricabili la valutazione imponibile è stata correttamente dichiarata, per anno di imposta, ai sensi dell'art. 5, comma 5, del D. Lgs. n. 504/92, non riconoscendo alla perizia successivamente elaborata una valenza retroattiva in termini di valutazione imponibile.
Inoltre, la motivazione assunta dalla società, che definisce mero "errore" ciò che è dichiarato, non è sufficiente motivo di concessione del rimborso richiesto.
Tuttavia, malgrado la posizione d’ufficio, è conosciuto il principio consolidato, in giurisprudenza tributaria, che tutte le dichiarazioni fiscali sono emendabili.
Si richiede un Vostro parere circa:
1) la legittimità della richiesta di rimborso presentata a questo Ufficio Tributi;
2) la possibilità che strategia adottata dall’ente possa essere interpretata negativamente in sede di ricorso in Commissione Tributaria;
3) la valutazione delle percentuali di rischio di soccombenza connesso all’eventuale giudizio (data la complessità della materia) e la valutazione della convenienza di un accordo transattivo extragiudiziale, con una riduzione del trenta percento del preteso rimborso.