Trascrizione del matrimonio dello straniero celebrato all'estero, e relative annotazioni
Guide operative
Il quesito del mese
GUIDA OPERATIVA:
L'Ufficiale di Stato Civile
La rettifica di un atto straniero, relativo a cittadino albanese naturalizzato italiano
Il quesito del mese
GUIDA OPERATIVA:
L'Ufficiale di Stato Civile
Atto di matrimonio straniero con annotazioni relative ai rapporti patrimoniali, ma non legalizzato
Il quesito del mese
GUIDA OPERATIVA:
L'Ufficiale di Stato Civile
Straniera con doppia cittadinanza, documentazione diversa dal nulla osta ex art. 116 del CC - rimedi
Il quesito del mese
GUIDA OPERATIVA:
L'Ufficiale di Stato Civile
Matrimonio celebrato nel consolato ucraino – non è possibile la trascrizione
Il tema del mese
GUIDA OPERATIVA:
L'Ufficiale di Stato Civile
“Intrascrivibilità” del divorzio pronunciato presso il consolato straniero in Italia
L’articolo 19 comma 1 del dPR 3 novembre 2000, n. 396, stabilisce che “Su richiesta dei cittadini stranieri residenti in Italia possono essere trascritti, nel comune dove essi risiedono, gli atti dello stato civile che li riguardano, formati all’estero. Tali atti devono essere presentati unitamente alla traduzione in lingua italiana e alla legalizzazione, ove prescritta, da parte della competente autorità straniera.” Inoltre, il successivo comma 3 riporta “L’ufficiale dello stato civile può rilasciare copia integrale dell’atto trascritto a richiesta degli interessati”. Alla luce di ciò, di seguito, viene riportato un caso alquanto peculiare e di innegabile interesse.