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Demografici

Acquisto della cittadinanza italiana

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10 risultati di 222

Quesito del 28/03/2024

Trascrizione atti iure sanguinis

Abbiamo ricevuto, da un avvocato, un’Ordinanza del Tribunale di Roma in merito al riconoscimento della cittadinanza iure sanguinis, con annessi allegati e atti di stato civile originali da trascrivere. Tra i tanti atti ricevuti risultano quattro atti di persone non citate nell'ordinanza di riconoscimento della cittadinanza iure sangunis, ma che risultano essere figli minori delle persone a cui la cittadinanza è stata concessa. Si chiede se fosse possibile trascrivere gli atti di nascita dei figli (non citati nell'ordinanza). È necessario puntualizzare che in alcuni casi sono figli solo di madre divenuta italiana. Come procedere?

Quesito del 22/03/2024

Atti da trascrivere da avvocato per cittadinanza iure sanguinis

Tramite servizio postale sono pervenuti, da parte di un avvocato, un’Ordinanza del Tribunale di Roma e parecchi atti da trascrivere relativi a cittadinanze jure sanguinis. In detti documenti viene citato l’antenato, nato nel 1828 proveniente dal nostro Comune e si parla di un atto di battesimo che però non è stato allegato. Si domanda:
1) Dobbiamo richiedere all’avvocato copia dell’atto di battesimo citato?
2) Dobbiamo richiedere un albero genealogico per provare la discendenza, o, trattandosi di un’ordinanza del Tribunale non entriamo nel merito e ci limitiamo a trascrivere gli atti come richiesto?
3) Tra gli atti pervenuti c'è anche un atto di divorzio: in quest’ultimo caso il divorzio è valido per la legge italiana?

Quesito del 18/03/2024

Iure sanguinis. Riconoscimento tardivo del richiedente

In data 31-05-1988, il Signor X nasce in Argentina, riconosciuto dalla sola madre che ne dichiara la nascita e trasmette il cognome.
In data 22-12-1994 il Signor X viene riconosciuto dal padre (che gli trasmetterebbe la cittadinanza italiana) ed assume il cognome del padre che lo ha riconosciuto.
Si chiede se, nonostante il riconoscimento tardivo, il padre trasmette per “iure sanguinis” la cittadinanza al figlio X.

Il tema del mese

GUIDA OPERATIVA:
L'Ufficiale di Stato Civile

“Intrascrivibilità” del divorzio pronunciato presso il consolato straniero in Italia

L’articolo 19 comma 1 del dPR 3 novembre 2000, n. 396, stabilisce che “Su richiesta dei cittadini stranieri residenti in Italia possono essere trascritti, nel comune dove essi risiedono, gli atti dello stato civile che li riguardano, formati all’estero. Tali atti devono essere presentati unitamente alla traduzione in lingua italiana e alla legalizzazione, ove prescritta, da parte della competente autorità straniera.” Inoltre, il successivo comma 3 riporta “L’ufficiale dello stato civile può rilasciare copia integrale dell’atto trascritto a richiesta degli interessati”. Alla luce di ciò, di seguito, viene riportato un caso alquanto peculiare e di innegabile interesse.

Il tema del mese

GUIDA OPERATIVA:
L'Ufficiale d'Anagrafe

I documenti e gli atti necessari per la prova degli "status" personali

Tutti gli eventi che riguardano gli status personali e che si verificano in Italia, per esistere anagraficamente, devono prima essere iscritti o trascritti nei registri dello stato civile, come ad esempio, nascite, matrimoni e adozioni. Purtroppo, da una verifica delle anagrafi locali e di ANPR (Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente), è emerso che diversi dati sono stati inseriti in maniera non corretta e per evitare tali anomalie è necessario seguire determinate regole, che qui di seguito sono riportate e analizzate nel dettaglio.

Quesito del 08/03/2024

Richiesta certificato storico per cittadinanza

Per dare inizio al procedimento di riconoscimento della cittadinanza italiana, un cittadino argentino richiede un certificato di nascita del 1877 di una donna che è stata residente, della quale afferma di esserne il discendente. Da un’attenta lettura dell’atto di nascita, si evince che la donna in questione è nata morta, anche se questa informazione non è presente nei registri degli atti di morte dello stesso anno. Pertanto si chiede come devono essere redatti gli atti di nascita quando si concretizza una tale evenienza. In più, è impossibile che il cittadino argentino sia un suo discendente, quindi, visto lo scopo della sua richiesta sarebbe opportuno dargli delle indicazioni in merito? Infine, cosa fare quando dall’atto di nascita, di cui sopra, non è possibile leggere il nome del padre, perché secondo le consuetudini del tempo è stato scritto a mano?

Quesito del 22/02/2024

Trascrizione atto di nascita

A seguito del giuramento e trascrizione del decreto emesso dal Presidente della Repubblica di concessione della cittadinanza italiana ai sensi dell'art. 9 della L. 91/1992, lo scrivente ufficio deve procedere con la trascrizione dell'atto di nascita dell'interessata (trattasi di certificato di nascita ucraino). Nel suddetto certificato è indicato solo il cognome da nubile e naturalmente non vi sono indicate le annotazioni di matrimonio (con contestuale variazione di cognome da sposata) né l'annotazione di divorzio. Su ANPR la cittadina è registrata con il cognome da sposata e risulta essere divorziata, di conseguenza, i documenti nonché il decreto riportano il cognome da sposata. Per la trascrizione dell'atto di nascita, verrà indicato il cognome da nubile ma sarebbe opportuno acquisire ulteriore documentazione che comprovi il mantenimento del cognome da sposata a seguito del divorzio e darne atto nello stesso atto di nascita con opportuna annotazione? Oppure, posso procedere con la trascrizione del certificato di nascita così come trasmesso dalla Prefettura e i successivi documenti continueranno a riportare il cognome da sposata?

Il tema del mese

GUIDA OPERATIVA:
I Servizi al Cittadino

I decreti di conferimento della cittadinanza in forma digitale e la regolarizzazione dell’imposta di bollo

Dal 1° febbraio 2024, la notifica dei decreti di acquisto della cittadinanza italiana (ai sensi dell'articoli 9 e 5 della legge 91/1992) avverrà esclusivamente tramite la Piattaforma Notifiche Digitali di PagoPA s.p.a., disciplinata dall’art. 26 del decreto- legge 16 luglio 2020, n. 76, convertito dalla legge n. 120/2020.
La richiesta di cittadinanza italiana deve essere presentata dal cittadino straniero tramite la procedura on- line, alla quale si accede unicamente sul sito ufficiale del Ministero dell’Interno, oppure tramite l’applicazione IO.
Dal 31 gennaio 2019 l'accesso al Portale Servizi può avvenire unicamente mediante credenziali SPID. Tale modalità di accesso risponde agli obblighi già previsti dal Codice dell’Amministrazione Digitale implementati dal decreto semplificazione n. 76/2020. Questo processo semplifica e accelera la gestione delle domande attraverso l'utilizzo di strumenti telematici, riducendo la necessità di procedure cartacee e accelerando le fasi di analisi e verifica.

Il tema del mese

GUIDA OPERATIVA:
L'Ufficiale di Stato Civile

Il giuramento per la cittadinanza

Il giuramento per la cittadinanza viene fatto a fine procedura, quando la domanda di cittadinanza italiana, per residenza o per matrimonio, si è conclusa positivamente e la prefettura ha notificato all’interessato il decreto di conferimento della cittadinanza italiana. Infatti, dopo aver ricevuto la notifica del decreto di concessione della cittadinanza italiana, il neo cittadino, previo appuntamento, si reca dinanzi all’Ufficiale dello Stato Civile e recita una formula d’impegno ad essere sempre fedele alle leggi della Repubblica.

Quesito del 12/02/2024

Trascrizione atti cittadini italiani iure sanguinis

Avendo quest'Ufficio ricevuto in questi giorni, da uno studio legale di Roma, la richiesta di trascrizione di un'ordinanza del Tribunale di Roma che riconosce la cittadinanza italiana iure sanguinis a cittadini uruguaiani, discendenti di un signore nato nel nostro Comune nel 1841, rilevo dall'esame della documentazione inviata quanto segue:
nell'Ordinanza due dei beneficiari sono riportati con il doppio cognome materno e paterno.
Poi vedendo i singoli atti originali di nascita e di matrimonio, con le relative traduzioni che mi sono stati inviati per la trascrizione, rilevo che negli atti compare solo un cognome, cioè solo quello paterno e questo cognome è l'unico cognome riportato sia nell'atto di nascita, che in quello di matrimonio ed anche in quello di nascita dei figli.
Io ho pensato, che l'ordinanza vada trascritta così come pervenuta e i beneficiari vanno riportati con il doppio cognome, mentre i singoli atti devo trascriverli con il solo cognome paterno in essi riportato, perché parto dal presupposto che il giudice ha verificato il solo possesso della cittadinanza italiana e che il suo provvedimento non può essere utilizzato per cambiare i cognomi ai beneficiari suddetti. Ritengo che successivamente alla trascrizione, devono essere direttamente gli interessati, se lo riterranno opportuno presentare istanza di cambiamento del cognome al Prefetto competente.