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Demografici

Acquisto della cittadinanza italiana da parte di maggiorenne

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10 risultati di 58

Quesito del 29/11/2021

Acquisto cittadinanza italiana ed iscrizione liste di leva

Dovendo affrontare per la prima volta l'iscrizione alla lista di leva di cittadini che hanno acquistato la cittadinanza italiana avrei bisogno di conoscere l'iter corretto.
il cittadino ha acquistato la cittadinanza nel 2020 su quale lista di leva va aggiunto? Devo effettuare delle verifiche per l'iscrizione del soggetto nelle liste di leva?

Quesito del 02/07/2021

Redazione atto di nascita ex art. 4, comma 2, Legge 91/1992

Si deve procedere alla redazione degli atti per l'acquisto della cittadinanza italiana a norma dell'Art. 4 comma 2 della Legge 91/1992, da parte di cittadina egiziana, nata in italia e recentemente immigrata in questo comune. Dall'atto di nascita risulta il nome: "Maria". Sullo stesso atto di nascita risulta la sola annotazione di legittimazione per susseguente matrimonio avvenuto in Italia. La stessa è in possesso di permesso di soggiorno, codice fiscale, carta di identità rilasciata dal precedente comune di residenza e passaporto egiziano e dall'esame di tutti questi documenti risulta il nome "Maria Luigi Carlo" (come da regola del paese di provenienza). Ora, nella redazione degli atti di Stato Civile per l'acquisto della cittadinanza italiana, quale nome deve essere indicato? Nel caso occorra l'indicazione di tutti i nomi presenti sui documenti personali, nella redazione degli atti per la cittadinanza, occorre mettere in atto, e quando, la procedura per la rettifica dell'atto di nascita?

Si chiede inoltre, una volta acquisita la cittadinanza italiana, se è facoltà della richiedente mantenere tutti e tre i nomi o un nome solo.

MEMOWEB n. 125 del 30/06/2021

Cittadinanza italiana: si può richiedere con SPID

Il Viminale ha completato la digitalizzazione della procedura: interazione con l'utente grazie al sistema Cives e notifiche e info-pratiche con l’app IO

FORMAZIONE COD. 984600 - Paolo Russomanno

Corso strutturale in materia di Stato Civile I

Durata: 2 ore

MEMOWEB n. 81 del 29/04/2020

Richieste di cittadinanza: sospensione termini procedimenti istanze

Il Ministero dell'Interno ricorda che sono sospesi i termini dei procedimenti di concessione della cittadinanza, secondo quanto previsto dall'art.103 del decreto legge "Cura Italia"

Quesito del 10/12/2019

Richiesta cittadinanza da parte di cittadino rumeno nato in Italia ma iscritto all'anagrafe successivamente

Un cittadino rumeno diciottenne, nato in Italia nel 2001, è stato iscritto all'anagrafe nel 2005 in quanto mancante del permesso di soggiorno e del passaporto (anche i genitori, fino al 2003 non avevano il permesso di soggiorno, pertanto non erano iscritti in anagrafe e lo sono stati solo dal 2003).
Si chiede se è possibile comunque per lui ottenere la cittadinanza italiana ai sensi dell'art. 4, comma 2, Legge 91/92. In virtù dell'art. 33 del D.L. 63/2013 dovrebbero considerarsi non imputabili eventuali inadempimenti riconducibili ai genitori o agli Uffici della Pubblica Amministrazione, però non sono del tutto sicura che la mancanza del permesso di soggiorno possa semplicemente considerarsi un mancato adempimento perché probabilmente non ce l'avevano perché non ne avevano proprio titolo. Inoltre la circolare del 7 novembre 2007 parlava di poter portare documentazione per brevi periodi di interruzione di residenza o documenti di soggiorno, non so se 4 anni possano considerarsi brevi. Che fare? Dato che ci sono chiedo anche questa cosa, sempre l'art. 33 suddetto specificava che al minore deve essere dato avviso della possibilità di esercitare questo diritto. In generale l'avviso deve essere mandato dal Comune di nascita o di attuale residenza? A questo particolare minore, in virtù del fatto che gli mancava un periodo di residenza così lungo, non era stato mandato alcun avviso. È meglio mandarlo lo stesso (non ha ancora compiuto i 19 anni).

Quesito del 06/12/2019

Richiesta di acquisizione cittadinanza italiana straniero nato in Italia - pt. 3

In riferimento alla risposta precedente si ribadisce che la denuncia di nascita è stata fatta con il doppio cognome come da leggi filippine. All’atto della prima iscrizione anagrafica è stato registrato con cognome del padre, nome seguito dal cognome della madre (middle name). Successivamente, quando è stato iscritto nel nostro Comune, ci siamo basati sulla circolare sopra descritta e sul permesso di soggiorno, invece il passaporto recava cognome del padre, nome e cognome della madre (middle name). Pertanto, in anagrafe persiste l’incongruenza di generalità con lo stato civile. Si chiede: 1) se è corretta l’attuale registrazione in anagrafe (cognome del padre e nome), prima di procedere con la cittadinanza è opportuno rettificare in Prefettura le generalità sull’atto di nascita con conseguente cambio di cognome (togliendo il cognome della madre)? 2) se non è corretta l’attuale posizione in anagrafe (quindi in anagrafe avremmo dovuto registrarlo con cognome del padre, nome e cognome della madre ovvero middle name), sarebbero da rettificare sia il cognome che il nome in Prefettura (togliendo il secondo cognome e aggiungendolo al nome come middle name)?

Quesito del 26/11/2019

Richiesta di acquisizione cittadinanza italiana straniero nato in Italia - pt. 1

Un cittadino straniero nato in Italia nel 2001 (nascita occasionale) chiede la cittadinanza italiana ai sensi della Legge n. 91 del 05.02.1992 art. 4 comma 2 “lo straniero nato in Italia, che vi abbia risieduto legalmente senza interruzioni fino al raggiungimento della maggiore età, diviene cittadino se dichiara di voler acquisire la cittadinanza italiana entro un anno dalla suddetta data”. Si precisa che dalla copia integrale dell’atto di nascita i genitori risultano residenti in Italia, ma dagli accertamenti il padre ha richiesto la residenza in data 11.03.2004, la madre in data 24.07.2004 e l’interessato in data 24.05.2005. Inoltre, i genitori alla nascita del figlio non erano titolari del permesso di soggiorno, hanno ottenuto il primo permesso il 24.06.2003 il padre e il 23.09.2003 la madre e il figlio è stato inserito sul permesso dei genitori in data 09.09.2004 (padre) e 08.05.2007 (madre) fino alla data del 23.12.2005, data in cui ha ottenuto il permesso di soggiorno per motivi famigliari fino 16.07.2017. Attualmente è titolare di permesso di soggiorno dal 15.11.2018 al 25.10.2020. Pertanto, si deve negare la cittadinanza italiana o è possibile chiedere il certificato di vaccinazione (degli anni scoperti dalla nascita al 09.09.2004)?

Quesito del 05/12/2019

Richiesta di acquisizione cittadinanza italiana straniero nato in Italia - pt. 2

Quesito inoltrato il 26/11/2019 DEMOGRAFICI
STATO CIVILE Un cittadino straniero nato in Italia nel 2001 (nascita occasionale) chiede la cittadinanza italiana ai sensi della Legge n. 91 del 05.02.1992 art. 4 comma 2 “lo straniero nato in Italia, che vi abbia risieduto legalmente senza interruzioni fino al raggiungimento della maggiore età, diviene cittadino se dichiara di voler acquisire la cittadinanza italiana entro un anno dalla suddetta data”. Si precisa che dalla copia integrale dell’atto di nascita i genitori risultano residenti in Italia, ma dagli accertamenti il padre ha richiesto la residenza in data 11.03.2004, la madre in data 24.07.2004 e l’interessato in data 24.05.2005. Inoltre, i genitori alla nascita del figlio non erano titolari del permesso di soggiorno, hanno ottenuto il primo permesso il 24.06.2003 il padre e il 23.09.2003 la madre e il figlio è stato inserito sul permesso dei genitori in data 09.09.2004 (padre) e 08.05.2007 (madre) fino alla data del 23.12.2005, data in cui ha ottenuto il permesso di soggiorno per motivi famigliari fino 16.07.2017. Attualmente è titolare di permesso di soggiorno dal 15.11.2018 al 25.10.2020. Pertanto, si deve negare la cittadinanza italiana o è possibile chiedere il certificato di vaccinazione (degli anni scoperti dalla nascita al 09.09.2004? Parere: Buongiorno,ai sensi dell'art. 4, c. 2, della L. n. 91/1992: Lo straniero nato in Italia, che vi abbia risieduto legalmente senza interruzioni fino al raggiungimento della maggiore età, diviene cittadino se dichiara di voler acquistare la cittadinanza italiana entro un anno dalla suddetta data. A fronte di questa formulazione apparentemente lapidaria, va considerato che l'art. 33, c. 1, del D.L. 69/2013 (convertito con la L. 98/2013) ha previsto che: 1. Ai fini di cui all'articolo 4, comma 2, della legge 5 febbraio 1992, n. 91, all'interessato non sono imputabili eventuali inadempimenti riconducibili ai genitori o agli uffici della Pubblica Amministrazione, ed egli puo' dimostrare il possesso dei requisiti con ogni ((...)) idonea documentazione. In tal senso, occorre richiamare anche quanto previsto dalle circolari K.60.1 del 5 gennaio 2007 e K.64.2/13 del 7 novembre 2007, in cui sono state illustrate le modalità di questa possibile "strada alternativa": l'iscrizione anagrafica tardiva del minore presso un Comune italiano potrà considerarsi non pregiudizievole ai fini dell'acquisto della cittadinanza italiana, ai sensi dell' art. 4 comma 2 della legge 91/92, ove vi sia una documentazione atta a dimostrare l'effettiva presenza dello stesso nel nostro Paese nel periodo antecedente la regolarizzazione anagrafica (attestati di vaccinazione, certificati medici o di viste mediche, iscrizione scolastica ecc.). L'iscrizione anagrafica dovrà comunque essere "ragionevolmente ricollegabile" al momento della nascita. Se l'interessato non è in grado di presentare la documentazione volta ad attestare in modo "alternativo" l'effettiva presenza in Italia nei periodi in cui non ha avuto la residenza e il soggiorno legale, l'Ufficiale di Stato Civile - a seguito di domanda, comprensiva del pagamento di quanto previsto - dovrebbe accertare il venir meno delle condizioni per l'acquisto della cittadinanza italiana. A quel punto l'esito negativo di tale accertamento potrebbe essere impugnato dal cittadino in tribunale. Saluti
In riferimento al parere sopracitato, preciso che l’interessato non ha avuto la residenza dal 2001 al 2005 e non ha avuto il permesso di soggiorno dal 2001 al 2004 e poi per brevi periodi dal 2007 al 2017 e dal.2018 al 2018 (questi ultimi periodi non vengono considerati in quanto ha avuto la residenza). Per i periodi “scoperti” sopraindicati mi ha presentato il certificato di vaccinazione. Pertanto il 2001 posso considerarlo “coperto” ma il 2002 2003 e 2004 “scoperti”? (residenza dal 2005 e permesso di soggiorno dal 2004). Inoltre, si evidenzia che il suddetto nominativo (nato in Italia – nascita occasionale), nell’atto di nascita risulta con le seguenti generalità: cognome: Rossi Verdi - nome: Luca come da leggi vigenti nelle filippine – paternità: Rossi – maternità: Verdi. Nel 2005 viene iscritto in anagrafe come segue: cognome: Rossi – nome: Tizio Verdi come risulta dal passaporto. Dal 2018 è stato iscritto nel nostro Comune come: cognome: Rossi – nome: Tizio in base al passaporto, permesso di soggiorno e in riferimento alla circolare della Prefettura UTG di Cuneo datata 01.02.2011 (circolare n. 41938/1.13.3 Area II in data 30.11.2010 inerente registrazione del nome dei cittadini della Repubblica delle Filippine) . Quindi sull’atto di nascita risulta: cognome: Rossi Verdi – nome: Tizio, invece, in anagrafe cognome: Rossi e nome: Tizio. Vista la differenza tra atto di nascita (Rossi Verdi/Tizio) e anagrafe (Rossi/Tizio), pertanto, se l’interessato producesse la documentazione necessaria all’acquisizione della cittadinanza italiana ai sensi dell’art. 4 comma 2 Legge 91/1992 oppure ai sensi art. 9 comma 1 lettera f), sarebbe indispensabile rettificare il cognome in Tribunale?