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Demografici

Variazione anagrafica d'ufficio

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10 risultati di 65

Quesito del 09/11/2023

Cancellazione anagrafica - per dichiarazione mendace

Si chiede quale procedura seguire nel caso in cui la cancellazione anagrafica - per dichiarazione mendace, riguardi un nucleo familiare italiano (composto da tre persone) che, in data 28.10.2022, ha dichiarato la propria residenza presso un dato Comune. Di per sé l'istruttoria non ha comportato alcun problema, ossia, documentazione presentata a corredo della dichiarazione di residenza completa e corretta, accertamenti svolti dal comando di Polizia Locale ritornati con esito positivo, etc.
Le problematiche insorgono ad inizio ottobre 2023 allorché i proprietari dell'abitazione eletta quale dimora abituale dai coniugi "X", si presentano presso i nostri uffici lamentando il fatto che nella loro abitazione abbiano fissato la residenza i sig.ri "X" (di cui sopra) sulla base di un mero contratto di locazione "turistica", a loro insaputa e contro la loro volontà (dubbio a riguardo). Per dovere d'informazione si comunica che i proprietari dell'abitazione hanno poi sporto denuncia contro gli inquilini, non avendo questi ultimi saldato diverse rate del contratto di locazione, motivo questo scatenante la propria indignazione e rabbia.
Proposito dei proprietari è togliere la residenza agli inquilini morosi (al momento non più occupanti l'immobile) nel minor tempo possibile.
Si precisa altresì di aver già informato i proprietari che cancellazioni della residenza "fast" di fatto non sono contemplate dalla normativa anagrafica vigente e che pertanto l'unica opzione parrebbe (condizionale d'obbligo) l'istruttoria di verifica della dimora abituale con eventuale cancellazione per irreperibilità accertata, nei giusti tempi. Tuttavia, sarebbe percorribile l'opzione della cancellazione anagrafica con effetto retroattivo, adottando un provv.to in autotutela, con segnalazione all'autorità competente a seguito di dichiarazione mendace presentata a suo tempo dai coniugi "X" (n.d.r. dichiarazione mendace in quanto gli interessati dichiararono di essere proprietari, risultando invece solo locatari), o la cosa non è fattibile in quanto, da un punto di vista meramente anagrafico, le persone coinvolte sono state effettivamente trovate in loco e soprattutto (pur dichiarando il falso sulla legittimità dell'occupazione), le stesse non occupavano l'abitazione "abusivamente" ma in forza di un contratto di locazione, tra l'altro rinnovato.
Qualora fosse percorribile l'opzione di "cancellazione ab origine" della residenza, si chiede come operare.

NOTA OPERATIVA n. 210 del 31/10/2023

La variazione anagrafica del minore

Pur essendo vero che la famiglia tradizionale è in via di trasformazione, rimane la necessità di accertare chi sia il “responsabile legale”

Quesito del 25/10/2023

Pratica di scissione

A giugno 2007, Una cittadina ungherese presenta l'istanza di iscrizione anagrafica dall'estero, chiedendo l'aggregazione alla scheda famiglia di un cittadino italiano già residente e proprietario dell'abitazione.
Nel mese di settembre 2023, l'interessata presenta l'istanza di scissione con contestuale formazione di nuova scheda anagrafica coabitante. A quest'ultima però, è stata allegata la dichiarazione sottoscritta da entrambe le parti, circa l'assenza di vincoli di parentela, affinità e affettività.
La pratica è stata istruita e dagli accertamenti esperiti dalla polizia municipale emerge che l'abitazione è composta da una sola camera da letto, un bagno e cucina. Inoltre, l'interessata non è intestataria di alcuna utenza di fornitura elettrica/gas e percepisce il reddito di cittadinanza.
Si è proceduto quindi ad inviare la comunicazione di preavviso di rigetto, ricevendo entro i termini previsti, un certificato di stato di famiglia scaricato dall'interessata da ANPR e la certificazione ISEE contestata dall' Inps, per dichiarazione mendace, in quanto, nel mese di gennaio 2023, al momento in cui è stata fatta la dichiarazione, la cittadina ha dichiarato un solo componente del nucleo familiare, escludendo il secondo membro. Alla luce di quanto esposto, la pratica potrebbe essere definita positivamente oppure, si potrebbe rigettare facendo riferimento alla circolare Istat relativa alle scissioni?
Il dubbio sorge sul fatto che nella pratica del 2007 non è stata fornita apposita dichiarazione del vincolo di affettività ma solo una richiesta di aggregazione alla scheda già esistente.

Il tema del mese

GUIDA OPERATIVA:
L'Ufficiale d'Anagrafe

La variazione anagrafica del minore

Quesito del 08/08/2023

Richiesta di residenza di persona non titolare del contratto d'affitto

Una signora vuole portare la residenza in un appartamento. Il contratto d'affitto non è intestato a lei ma ad un'altra persona che non ha la residenza nell'appartamento. E' possibile concederle la residenza? Nel caso affermativo va allegata una dichiarazione di assenso del proprietario di casa e una dichiarazione di assenso del titolare del contratto d'affitto?

Quesito del 24/07/2023

Cambio indirizzo minore

Il 29.05.2023 una ns. residente ha chiesto la variazione di abitazione per Lei e la figlia minore di due anni, trasferendosi dalla famiglia dei suoi genitori ad un appartamento di sua proprietà posto al piano terra dello stesso immobile mentre prima dimorava al piano superiore ed era inserita nello stato di famiglia dei suoi genitori (l’indirizzo è lo stesso).
Abbiamo eseguito la pratica, fatti gli accertamenti dei vigili urbani che hanno verificato la effettiva presenza e l’abbiamo conclusa positivamente.
Ci siamo però dimenticati di inviare la comunicazione di avvio del procedimento ai sensi della legge 241/1990 al padre della bimba.
Premetto che la Signora non è coniugata con lo stesso, e dal punto di vista anagrafico non hanno mai avuto la residenza nella stessa abitazione anche dopo la nascita della bimba. Il padre non è mai stato residente in questo Comune e a noi è sconosciuto.
L’altro giorno il padre si è presentato in ufficio ed ha contestato la tale variazione in quanto non aveva dato il suo assenso e poi ha inviato la seguente mail “il sottoscritto…………, padre biologico di…………., con la presente Vi chiedo cortesemente di fornirmi dei chiarimenti in merito al cambio di residenza di XXYY, avvenuto in data 29/05/2023 presso il vostro ufficio anagrafe. Ai sensi dell’art. 316 del c.c. “ I genitori di comune accordo stabiliscono la residenza abituale del minore “. Vorrei perciò sapere le motivazioni che hanno indotto il Vs. Ufficio a processare la pratica di cambio residenza di mia figlia senza il mio esplicito consenso. Mi riservo il diritto di agire giudizialmente contro il Vostro operato."
Cosa fare in questa situazione?
E’ possibile annullare la pratica in autotutela, ripristinare la posizione precedente per carenza di documentazione e farla di nuovo presentare alla signora anche nel suo interesse in quanto ha omesso di avvertire il padre ?
E’ possibile inviare ora una comunicazione al padre che è stato effettuato tale procedimento e che si è concluso.

Quesito del 28/06/2023

Residenza

Un cittadino residente è stato sfrattato dal proprietario di casa e, attualmente, vive in albergo. Come comportarsi in questa situazione?

Quesito del 06/06/2023

Residenza anagrafica

Un soggetto era residente in una casa popolare e successivamente ha dovuto restituire le chiavi al Comune, pertanto non risiede più in quell'immobile.
Il soggetto rimarrà iscritto lì o si dovrà fare qualche variazione d'ufficio (sia nel caso in cui rimanga nel territorio o nel caso in cui dovesse andarsene dal territorio comunale)?
Se invece dovesse configurarsi la situazione in cui il soggetto deve lasciare l'abitazione in quanto l'immobile non è agibile o a causa di ingiunzione di sfratto come comportarsi?
Se il soggetto non presenta nulla, si può fare qualcosa d'ufficio?

NOTA OPERATIVA n. 94 del 17/05/2023

L’irreperibilità, l’assenza, la scomparsa e la morte presunta

Approfondimento su uno degli eventi più problematici dell’anagrafe: la cancellazione di una persona che non sia morta con certezza

Il tema del mese

GUIDA OPERATIVA:
L'Ufficiale d'Anagrafe

L’irreperibilità, l’assenza, la scomparsa e la morte presunta

Uno degli eventi più problematici dell’anagrafe è senza dubbio la cancellazione di una persona che non sia morta con certezza.
Si dice che la cancellazione anagrafica oggi rappresenti la morte civile del cittadino.
Le cancellazioni “per irreperibilità” o “per altri motivi” è bene che siano basate su solidi principi di diritto, prima che su uno scrupoloso accertamento dei fatti.