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MEMOWEB n. 105 del 01/06/2023
Partecipazione del consigliere comunale alle sedute della conferenza dei servizi
Ministero dell’Interno: non sussiste un diritto dei consiglieri comunali a partecipare alle Conferenze dei Servizi ex art.14 e seguenti della legge 241/1990, in quanto prevista esclusivamente nei confronti dei soggetti direttamente interessati al provvedimento da emanare
Prefettura UTG di Avellino
Circolare prot.n.43350 del 22 maggio 2023
Parità di genere nella Giunta comuna le
MEMOWEB n. 99 del 24/05/2023
Giunta comunale e garanzia della parità di genere
La Prefettura di Avellino ricorda il rispetto del principio di pari opportunità tra uomini e donne nelle costituende Giunte comunali sancito dall'art. 46, comma 2, TUEL
MEMOWEB n. 96 del 19/05/2023
Commissioni consiliari permanenti: chiarimenti ministeriali
Ministero dell’Interno: il Consiglio di Stato ha avuto modo di osservare come il rispetto del criterio proporzionale richiesto dal d.lgs. n.267/00 potrebbe essere garantito prevedendo l'istituto del voto plurimo in luogo del voto capitario
Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali
Parere 8 maggio 2023
Rendiconto di gestione. Termini previsti dall'art.227, c.2, del d.lgs. n.267/2000
MEMOWEB n. 93 del 16/05/2023
Rendiconto di gestione e termini per il deposito degli atti
Ministero dell'Interno: il termine previsto dall'art.227 del TUEL - che richiede il deposito degli atti almeno venti giorni prima della riunione consiliare – risponde ad una specifica esigenza di corretta informazione dei consiglieri comunali in merito alle questioni soggette a deliberazione
Ministero dell'Interno
Parere 3 maggio 2023
Accesso agli atti amministrativi da parte dei consiglieri di minoranza
MEMOWEB n. 92 del 15/05/2023
Accesso agli atti amministrativi da parte dei consiglieri di minoranza
Ministero dell'Interno: l'accesso agli atti del consigliere può essere chiesto se connesso all'attività di consigliere comunale
Quesito del 29/09/2022
Integrazione ore ufficio staff
Premesso che il Sindaco, poco dopo essere stato eletto, ha assunto, ai sensi dell’articolo 90 del Tuel, due collaboratori esterni quali componenti per il suo ufficio staff. I due suddetti collaboratori sono stati assunti con un contratto di lavoro subordinato a tempo determinato ma ad orario parziale ed esattamente per 12 ore settimanali ognuno.Successivamente il Sindaco, per esigenze sopraggiunte (vedi pandemia per Covid) ed anche per il fatto che lo stesso ha mantenuto il suo precedente rapporto di lavoro non mettendosi in aspettativa o part time, rendendosi anche conto che 12 ore settimanali erano piuttosto esigue per supportarlo nelle varie attività politiche, ha incrementato gradualmente le ore ai due collaboratori. Tale incremento orario, previo raccordo con l’ufficio finanziario, è stato autorizzato dal Sindaco con disposizione scritta indirizzata all’ufficio personale; a seguito di tale disposizione l’ufficio personale ha provveduto a redigere per i due collaboratori il nuovo contratto di lavoro “integrativo”.
Ad oggi, decorsi circa 4 anni di servizio da parte dei due collaboratori esterni, e a quasi 6 mesi dalla fine del mandato, le ore dei due collaboratori del Sindaco sono giunte, attraverso un incremento graduale, a 34.
L'operato del Sindaco è legittimo (l’integrazione oraria rientra nella sua autonomia organizzativa essendo il Sindaco, in Sicilia, pure organo esecutivo ) oppure potrebbero ravvisarsi gli estremi del danno all’erario? In tal caso di chi sarebbe la responsabilità oltre che del Sindaco? Si specifica che con l’incremento delle ore e quindi per la maggiore spesa del personale il Comune non ha subito alcun nocumento, disponeva della relativa copertura finanziaria e, peraltro, a causa di vari pensionamenti non si è mai verificata un'aumento della spesa del personale rispetto all'anno precedente.
Affari Interni
Parere del 17 aprile 2023
Diritto di accesso dei consiglieri comunali ex art.43 del d.lgs. n.267/2000