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NOTA OPERATIVA n. 40 del 26/02/2024
Frazionamento dell'immobile con creazione di camere da letto indipendenti: serve il permesso di costruire
Consiglio di Stato: la suddivisione edilizia interna che integra una vera e propria ristrutturazione edilizia con cambio di destinazione d’uso, da rurale a residenziale/ricettivo, deve essere assentita con autonomo permesso di costruire
NOTA OPERATIVA n. 37 del 21/02/2024
Tettoia dotata di pannelli fotovoltaici: SCIA o permesso di costruire?
Tar Campania: per una tettoia che si sviluppa 75 metri quadri è necessario il permesso di costruire sia per le dimensioni che per il possibile utilizzo autonomo rispetto all’edificio principale
NOTA OPERATIVA n. 34 del 16/02/2024
Trasformazione da cantina a tavernetta: è ristrutturazione edilizia
Consiglio di Stato: il cambio di destinazione d'uso fa la differenza tra ristrutturazione edilizia e manutenzione straordinaria
Quesito del 14/02/2024
Vincolo zona agricola
Un’azienda vorrebbe realizzare un capannone per attrezzature agricole e un alloggio per il custode in zona E3, sulla stessa area dei capannoni avicoli esistenti.
L’Azienda non ha altri terreni in proprietà oltre a quello dove sono stati realizzati, nel 1976, i predetti capannoni avicoli
Per la realizzazione originaria dei capannoni è stata stipulata una “Convenzione privata di costituzione di vincolo di densità edilizia fissato dal Piano di Fabbricazione” autenticato dal Notaio e regolarmente registrato.
In tale convenzione non vengono citati i mappali 93-94, dove sono stati realizzati i capannoni nel 1976 e dove si vorrebbe realizzare l’intervento di ampliamento.
Tale convenzione si può ritenere valida come costituzione del vincolo previsto dall’art. 59 della L.R. 12/2005?
Attualmente è possibile istituire il vincolo di cui all’art. 59 della L.R. 12/2005 sui mappali 93-94 per l’ampliamento delle predette costruzioni?
NOTA OPERATIVA n. 31 del 13/02/2024
Opere interne: quando per la rimozione di un pilastro in muratura basta la SCIA
Tar Campania: la rimozione di un pilastro in muratura al livello piano strada, senza incidere sul prospetto esterno, rientra nell'alveo applicativo della manutenzione straordinaria e non in quello della ristrutturazione edilizia
NOTA OPERATIVA n. 28 del 08/02/2024
Permesso in sanatoria: niente doppia conformità senza l’autorizzazione sismica
Cassazione: se manca l'autorizzazione sismica, non si può ottenere la sanatoria urbanistica ex art. 36 del DPR 380/2001, che presuppone l'accertamento di conformità (cd. doppia conformità)
NOTA OPERATIVA n. 26 del 06/02/2024
Riapertura di una porta finestra murata: quale titolo abilitativo serve?
Tar Lazio: per delle opere di demolizione e di costruzione di tramezzi interni è sufficiente la mera comunicazione di inizio attività (ferma la presentazione del relativo progetto asseverato da un tecnico abilitato e salvo denuncia di fine lavori)
NOTA OPERATIVA n. 22 del 31/01/2024
Cambio destinazione d'uso con opere da deposito rurale ad abitazione: serve il permesso di costruire
Consiglio di Stato: non si può trasformare in abitazione, con tanto di cucina, bagno e altri interventi tutti tesi a imprimere una destinazione abitativa, un ex deposito agricolo senza richiedere ed ottenere il permesso di costruire
Quesito del 29/01/2024
Stato legittimo immobile
L’immobile è composto da due unità immobiliari, una ad uso artigianale autorizzata con licenza n. 13/1968 e una ad uso residenziale autorizzata con licenza n. 14/1969. Per entrambe è stato rilasciato rispettivamente il certificato di agibilità e abitabilità.
Il certificato di abitabilità autorizza semplicemente l’utilizzo dell’edificio a civile abitazione. Nelle premesse però viene citato un verbale di ispezione tecnico-sanitaria in data 05.11.1969. Nel verbale (che in realtà è una dichiarazione) dell’Ufficio Tecnico si dichiara che la costruzione è stata eseguita in conformità al progetto approvato con licenza n. 13/1968 e variante n. 14/1969.
Il certificato di agibilità recita: “… dichiara l’agibilità dell’edificio adibito laboratorio artigianale …” e poi indica il n. di vani e le superfici. Nelle premesse cita solo la licenza di costruzione n. 13/1968 e nessun verbale/sopralluogo del tecnico comunale. Nella documentazione allegata alla richiesta del certificato di agibilità vi è una relazione dell’ufficio tecnico nella quale viene scritto: “Effettuati gli opportuni controlli in data 05.11.1969 si dichiara che la costruzione è stata eseguita in conformità al progetto approvato e alle prescrizioni contenute nella licenza di costruzione” e non viene citato il numero.
Successivamente non sono stati rilasciati titoli abilitativi che non coinvolgessero l’immobile.
L’immobile in oggetto è stato messo in vendita, e a seguito delle verifiche, è risultato che l’unità a destinazione artigianale risulta più larga di circa 5 mt rispetto agli elaborati grafici allegati alle concessioni 13/1968. Le opere sono state eseguite al momento della realizzazione originaria (1968) e non sono state ampliate successivamente.
Ai fini della legittimità dell’immobile, ai sensi dell’art. 9bis del D.P.R. 380/2003, i certificati di abitabilità e agibilità rilasciati sono sufficienti come titolo abilitativo che ne ha previsto la costruzione o che ne ha legittimato la stessa?
MEMOWEB n. 16 del 23/01/2024
Permesso di costruire: il comune non può annullarlo in autotutela dopo 20 anni
Il provvedimento amministrativo illegittimo può essere annullato d'ufficio entro un termine ragionevole comunque non superiore a 12 mesi dal momento dell'adozione dei provvedimenti di autorizzazione o di attribuzione di vantaggi economici