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23 settembre 2021

Per gli immobili soggetti a cambio di destinazione d'uso (eco)bonus al sicuro, ma niente da fare per quello ristrutturazioni

Se al termine degli interventi previsti l'unità abitativa cambia la destinazione d'uso, pur mantenendo la medesima categoria catastale, non è possibile beneficiare della detrazione del 50%, prevista per i lavori di recupero del patrimonio edilizio. È possibile fruire, però, dell'ecobonus.

Quesito del 17/09/2021

Sopraelevazione e atto di assenso degli altri proprietari

Recupero ai fini abitativi del piano sottotetto (Art. 32 L.R. 8 del 23/05/2015 e ss.mm.ii) di un maggior fabbricato costituito da due unità immobiliari appartenenti a due distinti proprietari.
Tenuto conto delle numerose e controverse sentenze del TAR a riguardo, è possibile realizzare una sopraelevazione nell’ultimo piano di un fabbricato condominiale senza la necessità di un atto di assenso da parte dei condomini dei piani inferiori?
Si precisa che durante l’istruttoria, tenuto conto che il solaio di copertura è un bene comune alle due unità immobiliari (art. 1117 del codice civile), ho richiesto delle integrazioni e in particolare la relazione tecnico-strutturale che certifichi che l’intervento sia compatibile con le caratteristiche strutturali del maggior fabbricato e la dichiarazione di assenso degli altri aventi titolo.
Tengo a precisare che la nuova copertura indicata in progetto risulta in sezione leggermente diversa rispetto a quella originari, e che i tra i due proprietari delle unità immobiliari è in atto un contenzioso per i lavori in oggetto.
L’art. 1127 del codice civile afferma che il proprietario dell’ultimo piano dell’edificio può elevare nuovi piani o nuove fabbriche, salvo che risulti altrimenti dal titolo e precisa inoltre che la sopraelevazione non è ammessa se le condizioni statiche dell’edificio non la consentono o se la stessa sopraelevazione pregiudica l’aspetto architettonico dell’edificio stesso.
A parere dello scrivente è sempre necessario avere una dichiarazione di assenso degli altri aventi titolo all’esecuzione dei lavori e pertanto in assenza di ciò non è possibile procedere con la realizzazione degli stessi.

MEMOWEB n. 186 del 23/09/2021

Immobili delle PA: online il nuovo rapporto annuale e i dati aggiornati in formato aperto

Il Rapporto è stato elaborato sulla base delle comunicazioni ricevute per l’anno 2018 nell'ambito progetto “Patrimonio della PA”

MEMOWEB n. 175 del 08/09/2021

Green pass e trattamento dei dati: le risposte del Garante Privacy

Il Garante per la protezione dei dati personali risponde ad alcuni quesiti sul green pass, in riferimento al trattamento dei dati

MEMOWEB n. 185 del 22/09/2021

Certificazione antincendio scuole: la responsabilità è del sindaco

Cassazione: in materia di certificazione antincendio per l'edificio scolastico è comunque responsabile il sindaco - anche in caso di delega - del mancato intervento di messa in regola in quanto trattasi di materia di pubblica incolumità

NOTA OPERATIVA n. 184 del 21/09/2021

Misure urgenti di solidarietà alimentare e di sostegno alle famiglie

I Comuni potranno attingere da un apposito fondo istituito presso il Ministero dell’Interno

MEMOWEB n. 184 del 21/09/2021

Principio di rotazione negli affidamenti diretti

QUESITO: Si chiede come deve essere interpretato l'arco di tempo triennale indicato dalle Linee Guida Anac n.4 relativamente al principio di rotazione, da rispettare nell'affidamento di servizi rientranti nel medesimo settore merceologico, nelle due seguenti fattispecie:
- negli ultimi tre anni non siano stati effettuati affidamenti del settore interessato: va fatto riferimento all'ultimo affidamento anche precedente ai tre anni ?
- negli ultimi tre anni sono stati fatti tre affidamenti per il medesimo settore: va fatto riferimento solo all'ultimo affidamento? o non è possibile affidare/invitare sia gli affidatari che agli invitati ai tre affidamenti effettuati nell'arco dei tre anni?

Quesito del 20/09/2021

Principio di rotazione negli affidamenti diretti ex art.36,c2, lett.a) D.Lgs.50/2016

Come deve essere interpretato l'arco di tempo triennale indicato dalle Linee Guida Anac n.4 relativamente al principio di rotazione, da rispettare nell'affidamento di servizi rientranti nel medesimo settore merceologico, nelle due seguenti fattispecie:
- negli ultimi tre anni non siano stati effettuati affidamenti del settore interessato: va fatto riferimento all'ultimo affidamento anche precedente ai tre anni ?
- negli ultimi tre anni sono stati fatti tre affidamenti per il medesimo settore: va fatto riferimento solo all'ultimo affidamento? o non è possibile affidare/invitare sia gli affidatari che agli invitati ai tre affidamenti effettuati nell'arco dei tre anni?

MEMOWEB n. 183 del 20/09/2021

Gli atti di cessione tra Comune e Regione rientrano tra le cessioni esenti da imposta di successione e donazione

Agenzia delle Entrate: si applica la disciplina fiscale stabilita per gli atti di successione e donazione, estesa anche agli atti di cessione a titolo gratuito