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Tecnico LL. PP.

Richiesta di acquisizione atti di assenso, prima o contestualmente, alla presentazione della SCIA - Per l'istruttoria comunale

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10 risultati di 62

NOTA OPERATIVA n. 211 del 28/10/2021

Il cartello di cantiere nel controllo dell'attività edilizia

Nota di approfondimento, aggiornata alle ultime disposizioni, con le integrazioni riguardanti la nuova CILAS, e il recepimento della più recente giurisprudenza.

Quesito del 01/10/2021

Home Restaurant e Chef a Domicilio

Scrivo per un chiarimento circa la seguente richiesta pervenuta da uno studio commerciale.
Ho ricevuto una richiesta di informazioni circa il trattamento previsto per l’apertura di una attività di Home Restaurant e di Chef a domicilio.
Premetto che la Regione Emilia-Romagna, al momento, non ha ancora normato la materia specifica.
Per meglio comprendere le caratteristiche dell'attività per le quali chiedo chiarimenti, ho letto varie Risoluzioni del MISE con particolare riferimento alle n. 50481/2015, n. 98416/2013, n. 493338/2017 e n. 332573/2016. Dalla lettura delle risoluzioni predette, è emerso che le attività di Home Restaurant e di Chef a domicilio rientrano nella definizione di somministrazione di alimenti e bevande disciplinate dalla legge 25 agosto 1991, n. 287, così come modificata dal decreto legislativo 26 marzo 2010, n. 59 e s.m.i.., la quale distingue tra attività esercitate nei confronti del pubblico indistinto (cfr. articolo 1) e attività riservate a particolari soggetti (cfr. articolo 3, comma 6).
Acclarato pertanto che le attività in discorso rientrerebbero tra le attività di somministrazione di alimenti e bevande, queste risulterebbero soggette alla relativa disciplina commerciale, fiscale, igienico-sanitaria e di pubblica sicurezza.
Ho notato che tutte le risoluzioni indicate trattano il caso in cui il soggetto esercente la attività di somministrazione di alimenti e bevande, prepara e serve i cibi all’interno della propria abitazione privata, ma mai il caso in cui il predetto si rechi presso l’abitazione di un privato a svolgere l’attività, nel caso specifico, di Chef a Domicilio. Il dubbio, per il quale chiedo chiarimenti, è se anche in quest’ultimo caso debbano essere rispettate tutte le norme relative alla disciplina commerciale, fiscale, igienico-sanitaria e di pubblica sicurezza.
A mio parere appare molto difficile e forse anche complicato, fare rispettare le norme in materia igienico-sanitaria (notifica sanitaria) e di pubblica sicurezza trattandosi dell’uso, per le citate attività, degli ambienti dell’abitazione privata del cliente.
In attesa di cortese riscontro, porgo cordiali saluti.

NOTA OPERATIVA n. 110 del 09/06/2021

Le modifiche all'attività edilizia portate dal DL n. 77-21 (Semplificazioni 2021)

Gli interventi in materia di edilizia e sulle norme correlate

NOTA OPERATIVA n. 49 del 12/03/2021

L'ascensore esterno in condominio richiede una semplice SCIA

Tar Lombardia: non serve il permesso di costruire, basta la segnalazione certificata di inizio attività perché l’impianto costituisce un mero volume tecnico che non crea un autonomo carico urbanistico

NOTA OPERATIVA n. 15 del 25/01/2021

Cambio di destinazione d'uso da palestra ad abitazione: la SCIA non basta, serve il permesso di costruire

Tar Salerno: non è sufficiente una SCIA per il ripristino senza opere della precedente destinazione d’uso residenziale di un immobile, attualmente adibito ad attività commerciale (palestra)

NOTA OPERATIVA n. 197 del 13/10/2020

I trenta giorni della SCIA: quando il comune non può più sospendere o diffidare i lavori edilizi

Tar Campania: è illegittimo l’operato dell’amministrazione comunale che, in presenza di SCIA per la realizzazione di un intervento edilizio, adotti provvedimenti di diffida a non proseguire le opere, di sospensione dei lavori o di demolizione dopo che sia decorso il termine di trenta giorni previsto per il consolidamento del titolo

NOTA OPERATIVA n. 188 del 30/09/2020

Mancanze burocratiche nella DIA, SCIA o SCIA super: no alla demolizione

Tar Lombardia: non può esserci la demolizione solo perché in un documento edilizio manca la relazione tecnica esplicativa

MEMOWEB n. 48 del 12/03/2020

Il sottotetto abitabile non è un volume tecnico

Tar Campania: un sottotetto abitabile con altezza di mt. 2,60 e altezza minima di mt. 2,10 non può assolutamente rientrare nella nozione di volume tecnico