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MEMOWEB n. 181 del 03/10/2017

Affari generali Polizia Commercio

Revoca di un provvedimento: i presupposti dell'interesse pubblico

Tar Molise: la revoca di provvedimenti amministrativi è possibile non solo in base a sopravvenienze, ma anche per una nuova valutazione dell'interesse pubblico originario

La sussistenza dell'interesse pubblico che giustifica la revoca ai sensi dell'art. 21-quinquies della legge 241/1990 non deve necessariamente concretarsi nell'adozione di tutti gli atti prescritti per la realizzazione di un progetto di pubblica utilità

Lo ha affermato il Tar Molise nella sentenza 327/2017 dello scorso 29 settembre, dove si evidenzia che a tal fine occorre però che siano stati posti in essere gli atti idonei a determinare un sufficiente livello di concretizzazione dell'iniziativa, che non può dunque essere limitato ad un mero auspicio dell'amministrazione, ma deve consistere in una serie di iniziative che abbiano determinato un sufficiente grado di sviluppo della pubblica utilità sulla base della quale si dispone la revoca; così determinato l'interesse pubblico sopravvenuto, al giudice amministrativo resta preclusa ogni ulteriore valutazione di merito.

Il Tar, nel caso di specie, ha respinto il ricorso del titolare di un'attività commerciale di bar per la vendita e somministrazione di prodotti alimentari su di un'area demaniale contro il diniego di subentro di un terzo, in tale concessione. Il comune aveva infatti comunicato il preavviso di diniego sull'istanza proposta, rilevando che essa non era accoglibile, in quanto sull'area era in corso una procedura di evidenza pubblica per la realizzazione di interventi infrastrutturali comprendenti il recupero funzionale di un parcheggio multipiano.

Questi i principali chiarimenti forniti in merito nella sentenza:

  • la revoca costituisce un provvedimento amministrativo, di secondo grado, che l'amministrazione adotta per eliminare dal mondo giuridico, sia pure con effetto ex nunc, un proprio precedente atto;
  • l'art. 21-quinques ha accolto una nozione ampia di revoca, prevedendo tre presupposti alternativi, che ne legittimano l’adozione: a) per sopravvenuti motivi di pubblico interesse; b) per mutamento della situazione di fatto; c) per nuova valutazione dell'interesse pubblico originario;
  • la revoca di provvedimenti amministrativi è, quindi, possibile non solo in base a sopravvenienze, ma anche per una nuova valutazione dell'interesse pubblico originario (c.d. jus poenitendi).

Secondo i giudici amministrativi, nella fattispecie si è pervenuti, con uno sviluppo non connotato da illogicità o irragionevolezza evidenti, all'approvazione del progetto preliminare, alla pubblicazione dell'avviso pubblico della finanza di progetto e all'individuazione dell’iniziativa da porre a base della procedura, con la conseguenza che non assume rilievo ostativo alla configurazione del sopravvenuto interesse pubblico legittimante la revoca, la mancata deliberazione da parte del Consiglio comunale ovvero la mancata adozione della VAS o del parere sismico.