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Quesito

Quesito del 21 maggio 2025

Segni diacritici

Questa Amministrazione ha ricevuto, da parte di una sede consolare italiana all’estero, un atto di matrimonio in cui una delle parti, cittadina straniera, è indicata con nome e cognome contenenti segni diacritici (es. nomi con accenti o dieresi).

Si evidenzia che, in situazioni analoghe, l’Ufficio consolare forniva, nella nota di accompagnamento, una traslitterazione priva di segni diacritici, in conformità a quanto previsto da apposita circolare ministeriale (verosimilmente risalente al 2008).

Nel caso in esame, tale indicazione non è stata fornita. Si chiede quindi se, ai fini della corretta trascrizione nei registri dello stato civile, debba essere mantenuta la grafia originale comprensiva dei segni diacritici oppure adottata la forma traslitterata, priva di tali segni.
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