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Tecnico LL. PP.

Uso di beni comunali – regolamento

Quesiti

10 risultati di 15

Quesito del 16/01/2024

Investimenti su beni di terzi

Si vorrebbe conoscere l'esatta modalità di contabilizzazione degli interventi che l'ente effettua su beni di terzi. Si tratta di investimenti o di manutenzione straordinaria? Qual è l'esatta contabilizzazione nella contabilità economica patrimoniale ed eventualmente nell'inventario?

Quesito del 18/09/2023

Locazioni attive e passive comunali

In merito alle locazioni passive e attive in essere dell’Ente si richiedono i seguenti pareri:
1) L’Ente ha stipulato a dicembre 2009 un contratto per l’utilizzo di una porzione di un immobile di proprietà di una società pubblica per installarvi una postazione di trasmissione dati su banda larga xDSL. In un articolo di detto contratto viene fissato l’importo del canone che l’Ente deve versare alla Società pubblica che ha concesso in uso porzione del suo immobile (corrispondente a un serbatoio dell’acqua); inoltre viene anche stabilito che predetto canone sarà aggiornato in misura pari al 75% delle variazioni, verificatesi nell’anno precedente, dell’indice dei prezzi al consumo per famiglie di operai e impiegati accertate dall’ISTAT. Vista la fattispecie sopra esposta, si chiede se è possibile applicare quanto disposto dall’articolo 3 comma 1 del DL n. 95/2012, aggiornato dall’articolo 3 comma 4 del DL 198/2022, quindi se è possibile chiedere alla parte locatrice che non venga applicata, quindi nel dettaglio che venga accreditata/rimborsata, a favore dell’Ente, la somma corrispondente all’adeguamento istat applicato dal 2012 al 2023 ai sensi del DL n. 95/2012.
2) L’Ente ha stipulato due diversi contratti di locazione attiva di due immobili comunali destinati dai conduttori rispettivamente ad attività di ufficio e ad attività di parrucchieria, entrambi per un periodo di 6 rinnovabili. In un articolo dei suddetti contratti viene stabilito, con l’intenzione, secondo il personale parere di chi vi pone il quesito, di applicare l’adeguamento istat al 100%:
- in un contratto: che le variazioni in aumento del canone di locazione “non potranno essere superiori al 100% di quelle accertate dall’istat dell’indice dei prezzi al consumo per famiglie di operai e impiegati”;
- nell’altro contratto: che la misura dell’aggiornamento istat “sarà quella massima consentita dalla legge”.
Vista le fattispecie sopra esposte, si chiede se i patti contrattuali possono derogare quanto disposto dall’articolo 32 del Legge n. 392/78. Qualora, in base al vostro parere, le parti possano stabilire patti in deroga all’articolo 32 del Legge n. 392/78, si chiede se, in base a come sono stati formulati gli articoli dei contratti di locazione attiva in essere dell’Ente sopra riportati, tale deroga può valere per entrambi contratti.

Quesito del 03/04/2023

Nuova Locazione Passiva Comune: condizioni procedurali

La Corte costituzionale, con sentenza 10 febbraio-24 marzo 2016, n. 64 , ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell' art. 24, comma 4, lett. b), nella parte in cui non prevede che le misure di cui ai commi 4, primo, secondo, terzo e quarto periodo, e 6 dell’art. 3 del decreto-legge 95/2012 e, comunque, le misure di contenimento della spesa corrente ad esse alternative, sono adottate dalle Regioni e dalle Province autonome di Trento e di Bolzano «sino all’anno 2016».
In particolar il comma 6 dell'art. 3 del citato DL 95/2012 testualmente prevede :
"Per i contratti di locazione passiva, aventi ad oggetto immobili ad uso istituzionale di proprietà di terzi, di nuova stipulazione a cura delle Amministrazioni di cui al comma 4, si applica la riduzione del 15 per cento sul canone congruito dall'Agenzia del Demanio, ferma restando la permanenza dei fabbisogni espressi ai sensi dell'articolo 2, comma 222, della legge 23 dicembre 2009, n. 191, nell'ambito dei piani di razionalizzazione ove già definiti, nonché in quelli di riorganizzazione ed accorpamento delle strutture previste dalle norme vigenti."
Alla luce di tale contesto normativo dovendo il Comune disporre di locali (nella forma contrattuale della locazione) per finalità istituzionali si chiede:
1) si deve ancora applicare la riduzione del canone del 15% e chiedere il parere di congruità al Demanio?
2) la scelta del privato locatore deve essere preceduta da un avviso pubblico (procedura ad evidenza pubblica) ai sensi del combinato disposto degli artt. 4 e 17 del Dlgs. 50/2016 (da verificare se tale previsione sarà confermata o modificata o espunta nel nuovo Codice appena licenziato) in quanto un contratto di locazione concluso da un ente locale soggiace ai principi di evidenza pubblica, fermo restando, come interpretato dalla giurisprudenza, che la legislazione detta principi di fondo senza delineare
uno schema legale ben preciso per le procedure di affidamento degli stessi.
3) In conclusione, potrebbe bastare una semplice manifestazione di interesse o il deposito di una proposta di locazione da depositare e pubblicizzare per un determinato periodo per raccogliere altre istanze eventualmente concorrenti?

Quesito del 25/11/2022

Acquisizione aree per opera pubblica

Questa Amministrazione deve acquisire delle aree per la realizzazione di un ampliamento di una strada. Chiedo: 1) se l'Amministrazione deve acquistare delle aree nel comune confinante e riesce ad ottenere un accordo bonario (quindi senza procedere con l'esproprio) è necessario comunque far approvare un Accordo di programma all'Amministrazione confinante? 2) Se l'Amministrazione riesce per le aree all'interno di confini comunali, raggiungere un accordo bonario è comunque necessario dichiarare nell'Approvazione del progetto la pubblica utilità e comunicare agli interessati con raccomandata una lettera di avvio del procedimento (art. 7 e 8 L. 241/1990 e dell'articolo 16 comma 10 del D.P.R. 8 giugno 2001 n. 327) e la richiesta di eventuali osservazioni?

Quesito del 24/01/2022

Casette di quartiere

L'Amministrazione comunale ha costruito delle casette in legno in alcuni quartieri per favorire la coesione e l'aggregazione sociale e vorrebbe che la gestione delle stesse fosse lasciata ai comitati di quartiere. Qualora si volesse procedere con contratto di comodato tra Comune e comitato di quartiere, ritengo occorra una preventiva procedura pubblica per l'individuazione del comodatario, non potendo procedere semplicemente con affidamento diretto.
Laddove invece si procedesse con contratto di usufrutto, sarebbe possibile optare per un affidamento diretto?

Quesito del 20/12/2021

Comodato medici di base

I medici di base hanno chiesto di utilizzare gli ambulatori a canoni ridotti rispetto a quelli attuali nell'ottica del servizio pubblico prestato. Gli Amministratori, vista la carenza di medici di base, vorrebbero aderire alla proposta per non privare gli utenti di un così importante servizio.
Le norme di contabilità di Stato e i pareri di corte dei conti escludono la gratuità dell'utilizzo di beni pubblici salvo che in casi specifici ed in particolare in favore di organismi non lucrativi. Si chiede, pertanto, se sia legittima la concessione a titolo gratuito o ad un canone irrisorio.

Quesito del 20/08/2021

Concessione in uso di area sportiva

Qual è l'iter completo circa la procedura da seguire per concedere in uso alcuni immobili dell'ente ad una o più società sportive?

Quesito del 02/08/2021

Superbonus edifici enti locali

Gli edifici di proprietà degli enti pubblici possono richiedere il "superbonus"?

Quesito del 03/06/2021

Lavori in cambio dl canone di locazione

Il Comune vorrebbe affidare un impianto sportivo (campo di calcio) per una durata di un anno ad una società sportiva con un canone da pagare tramite lavori dello stesso importo da concordare tra le parti. Nel prossimo anno lo stadio sarà soggetto a gara di concessione poliennale essendo una struttura a rilevanza economica. È possibile operare in tal senso. L'importo del canone è di € 12.000 all'anno.

Quesito del 14/11/2019

Ipoteca su un bene di proprietà del Comune

In merito alla risposta al quesito Fidejussioni ed ipoteche del 05/10/2019 io capisco che la fidejussione, diversamente da quello che avevo interpretato io leggendo l’art. 207 del tuel, non può essere concessa. E’ corretto?
Tuttavia, nel quesito chiedevo anche se sarebbe stato possibile permettere all’istituto mutuante di apporre un’ipoteca sull’immobile.
Ricordo che l’immobile è una casa di soggiorno per anziani, è di proprietà del Comune, ma in gestione ad una Fondazione, la quale, volendo fare dei lavori, che l’Ente non avrebbe problemi eventualmente ad autorizzare facendosi carico la Fondazione stesa dei costi, intende accendere un mutuo. La banca ha chiesto quindi alla Fondazione di poter accendere un’ipoteca sull’immobile a garanzia del prestito; l’immobile però non è della Fondazione ma del Comune.
Questa operazione sarebbe preferita anche dall’Amministrazione in quanto, a parere dello scrivente, a differenza della fidejussione che incide direttamente sulla capacità di indebitamento del Comune (dovendo computare tra gli interessi anche quelli della fidejussione ex art. 204 c. 1 del tuel) con l’ipoteca non vi sarebbe alcuna diminuzione della capacità di indebitamento.
La domanda è: può la banca iscrivere un’ipoteca su un immobile di proprietà di un soggetto diverso rispetto a quello cui è destinato il prestito? Infatti in questo caso la banca farebbe un mutuo alla Fondazione, per dei lavori su un immobile attualmente in concessione alla Fondazione stessa, ma di proprietà del Comune, e graverebbe l’immobile di proprietà comunale con un’ipoteca. Qualora l’Amministrazione fosse d’accordo, questa tipologia di garanzia sarebbe permessa?