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Demografici

Acquisto della cittadinanza italiana da parte di stranieri o apolidi con ascendenti cittadini italiani per nascita

Quesiti

10 risultati di 25

Quesito del 23/11/2023

Trascrizione atto nascita formato all'estero

Un nostro residente, già cittadino nigeriano, divenuto poi italiano nel 2004, tramite procura fatta ad un avvocato, chiede la trascrizione dell’atto di nascita della figlia minorenne nata il 16/10/2009 in Nigeria. La predetta figlia risulta essere stata iscritta in questa anagrafe della popolazione residente presso il padre nel 2016 per immigrazione dalla Nigeria con cittadinanza nigeriana e con il proprio permesso di soggiorno. La minore quindi essendo figlia nata all’estero di un cittadino italiano è anch’essa italiana e per consentire il riconoscimento della cittadinanza l’atto di nascita deve essere trascritto in Italia. Sono quindi a richiedere come si procede in concreto? Trascrivo l’atto nel registro degli atti di nascita in parte II^ serie B citando la richiesta dell’avvocato con la procura, poi una volta trascritto va fatta qualche annotazione a margine o un’attestazione sindacale per la cittadinanza? Oppure si indicheranno le generalità del padre e la sua cittadinanza italiana acquisita nel 2004 nel cappello iniziale dell’atto? Si procederà poi a variare anagraficamente la cittadinanza da straniera a italiana della minore con decorrenza dalla nascita?

Quesito del 22/11/2023

Trascrizione atto di nascita figli dall'estero

Un cittadino della Costa d'Avorio ora italiano ci ha richiesto la trascrizione degli atti di nascita di due suoi figli nati in Costa d'Avorio, cittadini stranieri, e tutt'ora residenti in tale Stato nati anni fa avuti non dalla moglie. Si precisa che lo stesso non intende iscriverli anagraficamente in quanto gli stessi continueranno a risiedere all'estero. Si chiede se è possibile tale trascrizione e in caso positivo quali certificazioni si potranno rilasciare e quali i vantaggi di tale trascrizione.

Quesito del 14/11/2023

Residenza per riconoscimento cittadinanza iure sanguinis

Per quanto riguarda documentazione da richiedere ai cittadini che intendono avviare la pratica di riconoscimento della cittadinanza iure sanguinis AL MOMENTO DELLA DICHIARAZINE di RESIDENZA: posto che la cartella verrà visionata e controllata successivamente (stato civile), bisogna comunque già far sottoscrivere una dichiarazione di intenzione chiedere il riconoscimento, farsi portare già almeno l'estratto di nascita dell'avo o cos'altro? In caso contrario come facciamo ad essere sicuri che la richiesta della residenza (senza permesso di soggiorno) sia giustificata?

Quesito del 09/11/2023

Riacquisto cittadinanza art. 9 c. 3 L. 555/1912 in altro Comune - Iscrizione anagrafica senza documenti

Dobbiamo procedere all’iscrizione anagrafica di una signora italiana, titolare del solo passaporto americano (con generalità variate rispetto all’atto di nascita), domiciliata nel nostro territorio, della quale ne ricostruiamo la storia.
La Sig.ra M.O., nata a Milano nel 1950, è emigrata negli stati Uniti d’America con i genitori intorno al 1960.
Il padre dell’interessata ha perso la cittadinanza italiana nel 1963, ai sensi dell’art. 8 della Legge 555/1912 per acquisto della cittadinanza statunitense e conseguentemente anche la figlia minorenne M.O., seguendo lo status del padre, ha perso la cittadinanza italiana ai sensi dell’art. 12 della Legge 555/1912 (come comprovato dall’attestazione consolare).
In data 01/07/1973 la Sig.ra M.O., solo cittadina statunitense, ha contratto matrimonio con il Sig. C. R., da cui ha divorziato nel dicembre del 1977, acquisendo le nuove generalità di seguito indicate: Cognome C.– Nome O. M. (il cognome originario è divenuto il suo secondo prenome), come risultano sul passaporto americano di cui è attualmente in possesso.
L’interessata è rientrata in Italia, stabilendo la sua residenza nel Comune di X dal 09/06/1990 (data di immigrazione da U.S.A) fino alla data del 18/10/2001 (data di emigrazione in U.S.A), riacquistando la cittadinanza italiana ai sensi dell’art. 9 e 12 della Legge 555/1912, trascorsi due anni di residenza ininterrotta in Italia, quindi dal 09/06/1992; (il Comune di X non ha fatto alcuna variazione della cittadinanza, tanto che alla data di emigrazione negli USA l’interessata risultava essere cittadina statunitense).
Per quanto sopra esposto, premesso che:
- sull’atto di nascita della sig.ra M.O. (adesso C. O.M.) non è stata apposta alcuna annotazione, né di perdita della cittadinanza né di riacquisto, in quanto non previste dalla previgente normativa in vigore all’epoca (Legge 555/1912);
-l’interessata, cittadina italiana dal 09/06/92, è titolare del solo passaporto americano con le generalità modificate rispetto all’atto di nascita (C. O.M. anziché M. O.);
chiediamo se l’iter di seguito indicato possa essere ritenuto corretto per regolarizzare la posizione sia dal punto di vista anagrafico che dello stato civile:
1) iscrizione in anagrafe come cittadina italiana, anche se priva di documento d’identità italiano, identificandola in base al passaporto americano e registrandola quindi con le generalità ivi indicate;
2) fare l’attestazione, ora per allora, di perdita della cittadinanza italiana (Sig.ra C. O. M., nata M.O.) da annotare sull’atto di nascita;
3) fare attestazione, ora per allora, di riacquisto della cittadinanza italiana (Sig.ra C. O. M., nata M.O.), dando atto che all’interessata compete il Cognome M. ed in nome O.
4) variazione dei dati anagrafici.

Quesito del 21/08/2023

Iscrizione anagrafica jure sanguinis

Un soggetto ha fatto richiesta jure sanguinis. Il soggetto a marzo sarebbe dovuto andare a fare il permesso di soggiorno, ma non si è presentato.
Ad oggi il signore risulta iscritto in anagrafe senza permesso, ma con una pratica jure sanguinis in corso.
Il Comune non ha un regolamento che disciplina i tempi per questi procedimenti, quindi sarebbero dovuti essere 30 i giorni a disposizione.
Il soggetto è residente in maniera irregolare quindi non sappiamo se è possibile procedere con la cittadinanza.

Quesito del 04/08/2023

Cittadinanza jure sanguinis

Un cittadino brasiliano ha presentato domanda di residenza per ottenere la cittadinanza jure sanguinis. Al momento non era in possesso del permesso di soggiorno ma solo delle ricevute perché l'appuntamento è fissato nel febbraio 2024. L'ente ha comunque accettato la domanda con la ricevuta e il procedimento per la residenza si è ora concluso.
Lo stesso ha successivamente presentato domanda per la cittadinanza.
E' possibile procedere con il rilascio dell'attestazione del sindaco e con la trascrizione dell'atto di nascita se tuti gli atti degli avi sono stati già verificati?
La mancanza di permesso di soggiorno può incidere?

Quesito del 16/06/2023

Cittadinanza jure sanguinis

E' pervenuta da un Avvocato un'Ordinanza del Tribunale di Roma di acquisizione cittadinanza italiana jure sanguinis di n. 18 cittadini brasiliani con relativi atti nascita, matrimonio e divorzio da trascrivere.
La sentenza è da trascrivere nei registri di cittadinanza? In caso di risposta affermativa come intestatari dell'Atto vanno riportati tutti e 18 i nominativi?
infine, sugli atti di nascita trascritti si può citare nel cappello introduttivo la sentenza ed omettere l'annotazione di cittadinanza italiana?

Quesito del 08/06/2023

Certificazione per riconoscimento della cittadinanza iure sanguinis

Una cittadina brasiliana residente presso codesto Comune, ha presentato istanza di riconoscimento della cittadinanza iure sanguinis allegando i certificati di stato civile tradotti e apostillati. Dalle opportune verifiche è emerso che è sprovvista del certificato di morte dell'avo italiano emigrato. L'interessata riferisce che non è stato possibile presentare tale certificazione in quanto l'archivio non ha potuto reperire l'atto di morte. Inoltre, a comprova che l'avo emigrato non si è mai naturalizzato, l'istanza è stata corredata dal documento essenziale quale il certificato negativo di naturalizzazione. Infine, lo scrivente ufficio ha fatto richiesta al Consolato del certificato di non rinuncia che riporta la seguente dichiarazione: "il/la nominato/a in oggetto è sconosciuto/a agli atti di questo Consolato Generale e che pertanto non risultano rinunce alla cittadinanza italiana né del/la nominato/a in oggetto e né dei suoi ascendenti".
Considerato che non è stato allegato il certificato di morte dell'avo emigrato, si potrebbe comunque mandare avanti la pratica di riconoscimento della cittadinanza, sulla base del certificato negativo di naturalizzazione e quello di "non rinuncia" rilasciato dal Consolato?

Quesito del 24/05/2023

Acquisizione cittadinanza Italiana da parte di discendenti di Italiano naturalizzato Argentino.

E' possibile per i discendenti (argentini con cognome italiano) di un cittadino Italiano emigrato in Argentina nel 1922 che ha perso la cittadinanza Italiana per naturalizzazione Argentina nel 1929, recuperare la cittadinanza italiana (ottenendo pertanto la doppia cittadinanza)? Se possibile, quale procedura seguire?

Quesito del 13/04/2023

Certificazione per riconoscimento della cittadinanza iure sanguinis

Una cittadina brasiliana ha presentato i certificati di stato civile dei suoi ascendenti, ai fini del riconoscimento della cittadinanza iure sanguinis. Nel certificato per copia integrale dell'atto di matrimonio relativo ad un ascendente, è stata indicato quale documento fornito dal contraente "il titolo di elettore", indicazione che desta alcune perplessità circa l'effettiva cittadinanza detenuta dall'avo in occasione del matrimonio. Si precisa inoltre che, nell'atto non viene fatto riferimento alcuno alla cittadinanza dei contraenti, e così anche per gli altri certificati di stato civile presentati dall'istante.
L'ascendente potrebbe aver fatto rinuncia della cittadinanza italiana, sulla base di quanto suindicato?
Infine, è stata fatta richiesta al Consolato di riferimento che dichiara che non risultano rinunce alla cittadinanza italiana né della richiedente né dei suoi ascendenti.
Potreste fornire alcuni chiarimenti in merito, per cortesia?