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Demografici

Cancellazione dall'anagrafe della popolazione residente per irreperibilità

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10 risultati di 211

Quesito del 10/04/2024

Cancellazione per irreperibilità

Trascorso un anno dall'avvio del procedimento possiamo cancellare le persone per irreperibilità senza la relazione dei sopralluoghi della polizia locale? I soggetti non si sono mai presentati e la raccomandata è tornata indietro. Può essere sufficiente? Come dobbiamo comportarci se il vigile non effettua i sopralluoghi?

Quesito del 22/03/2024

Cancellazione AIRE per irreperibilità

In data odierna sono stati emessi alcuni provvedimenti di cancellazione dall’AIRE di questo Comune per irreperibilità. Contestualmente si è preceduto con notifica tramite messo ai sensi art 143 c.p.c, con deposito dei provvedimenti suddetti nella casa comunale per 20 gg. Si chiede: per effettuare la cancellazione anagrafica dei soggetti interessati, che avrà come data di decorrenza quella del provvedimento, bisogna attendere il decorso dei 20 gg di deposito oppure è possibile farlo già in data odierna? Si fa in tempo a cancellarli anche dall'elettorale con le prossime semestrali, viste le elezioni incombenti?

Il quesito del mese

GUIDA OPERATIVA:
L'Ufficiale d'Anagrafe

Modalità di sottoscrizione della raccomandata agli stranieri per il “rinnovo” della dimora abituale

La durata del permesso di soggiorno non è uguale per tutte le tipologie di permessi di soggiorno, ma varia in base al tipo di visto utilizzato per l’ingresso in Italia e a seconda del motivo per il quale lo straniero è autorizzato a rimanere sul territorio nazionale. Il rinnovo del permesso di soggiorno consiste nel rilascio al cittadino straniero di un nuovo titolo di soggiorno di durata generalmente non superiore a quella stabilita con il rilascio iniziale, fatti salvi i diversi termini previsti dal D.lgs. n. 286/98 (TUI) e sempre che, alla data di scadenza, continuino ad esistere le condizioni che hanno determinato il primo rilascio.
Gli stranieri iscritti in anagrafe hanno l'obbligo di rinnovare la dichiarazione di dimora abituale nel Comune di residenza entro 60 giorni dal rinnovo del permesso di soggiorno o della carta di soggiorno (Decreto del Presidente della Repubblica 30/05/1989, n. 223, art. 7, com. 3). Per effetto del mancato rinnovo della dichiarazione, trascorsi sei mesi dalla scadenza del documento di soggiorno, i cittadini stranieri potranno incorrere nella cancellazione dall’anagrafe della popolazione residente ai sensi del Decreto del Presidente della Repubblica 30/05/1989, n. 223, art. 11.
Il quesito in oggetto affronta la tematica relativa ai modi di sottoscrizione della raccomandata inviata agli stranieri ai fini di "rinnovo" della dimora abituale.

Quesito del 26/02/2024

Pratiche sovrapposte

L'intestatario di una famiglia segnala l'irreperibilità della moglie e quindi apro la pratica di irreperibilità. Prima che trascorra l'anno per gli accertamenti, costei di fa viva e dice di essere andata a vivere in Francia, rende dichiarazione di trasferimento all'estero, ma non ha ancora reso richiesta di iscrizione all'AIRE, però la pratica di cancellazione per l'estero è attualmente in sospeso.
Nel frattempo l'intestatario deve rendere la dichiarazione per l'ISEE e gli ho spiegato che nonostante sia ormai trascorso l'anno non ho potuto cancellare la donna per irreperibilità perché si è aperta una nuova e diversa pratica che a sua volta potrebbe durare un anno.
Ho agito bene o dovevo comunque cancellare per irreperibilità? E come coordinare le due diverse pratiche?

Quesito del 26/02/2024

Iscrizione nel registro dei senza fissa dimora di altro Comune

Cittadina italiana in fase di cancellazione per irreperibilità si trova ricoverata presso una struttura psichiatrica di altro Comune per un percorso di recupero.
Può chiedere l’iscrizione nel registro dei senza fissa dimora presso l’altro Comune?

Il quesito del mese

GUIDA OPERATIVA:
L'Ufficiale d'Anagrafe

La residenza nelle strutture ricettive di un comune con turismo termale stagionale

Il quesito in oggetto è abbastanza copioso e affronta come tematica quella della residenza all'interno di strutture ricettive. Nello specifico, in virtù dell'art. 43 del Codice civile, secondo il quale “La residenza è nel luogo in cui la persona ha la dimora abituale”, diversi ospiti delle strutture ricettive di un comune con turismo termale stagionale ne fanno richiesta. L'opinione pubblica, però, a riguardo si scinde in due diverse correnti di pensiero, c'è chi vorrebbe vietare la possibilità di prendere la residenza in albergo, e chi, invece, ne è a favore. Il quesito che segue offre specifiche delucidazioni in merito dissipando eventuali dubbi a riguardo.

Quesito del 09/02/2024

Cancellazione per irreperibilità

Tempo fa sono state cancellate tre persone per irreperibilità, in quanto era trascorso un anno dall'avvio del procedimento. La prassi prevede che il provvedimento di cancellazione sia pubblicato all'albo per 20 giorni, ma il messo/vigile incaricato non lo ha mai fatto. Si chiede cosa potrebbe comportare questo, soprattutto per l’Ente ai fini della cancellazione, anche se la pubblicazione è stata sollecitata più volte.

NOTA OPERATIVA n. 29 del 09/02/2024

Irreperibilità anagrafica: le regole attuali

Esiste ancora l’esigenza di dichiarare irreperibile un cittadino, ora che siamo quasi tutti quanti iscritti in un’unica ANPR? Lo stato dell’arte della normativa anagrafica, tra vecchio e nuovo regolamento, cosa dice al proposito?

Quesito del 30/01/2024

Cancellazione per irreperibilità

In seguito a controlli da parte delle Forze dell’ordine e grazie a svariate informazioni ottenute, si è pervenuti a conoscenza che una persona residente in questo Comune risulterebbe irreperibile all’indirizzo indicato. Di conseguenza, viene chiesto di procedere alla cancellazione immediata dall’anagrafe del Comune in questione.
In questo caso si adotta una procedura diversa da quella solitamente utilizzata?

Quesito del 29/01/2024

Regolarizzazione posizione anagrafica richiedente asilo - irreperibile

Nel giugno scorso chiude un centro di accoglienza per richiedenti asilo, registrato come convivenza anagrafica. Nel comunicare la chiusura, il responsabile della convivenza segnala che parte dei residenti risulta essersi allontanata dal centro senza lasciare nessuna comunicazione. Questo ufficio procede pertanto, a seguito di comunicazione di avvio procedimento, ai sensi dell’art. 5 bis, comma 3, del Dlgs. 142/2015 con la cancellazione per irreperibilità ed alla comunicazione a tutti i soggetti interessati (Prefettura, Questura, etc).
Ora la locale ASL comunica di avere in carico il soggetto e che il suddetto ha perso i benefici economici della pensione di invalidità a causa della intervenuta cancellazione anagrafica. Il cittadino si trova ora presso una struttura ubicata al di fuori del territorio di competenza della richiedente ASL ma in attuazione di un progetto terapeutico predisposto ed attivato quando la residenza era ancora radicata presso il centro di accoglienza comunale. Ci chiede di ripristinare la residenza come “senza fissa dimora” presso il nostro Comune per poter proseguire il percorso terapeutico.
Ora, considerato che il soggetto è di fatto domiciliato presso una struttura ubicata presso altro comune, sarebbe intendimento di questo ufficio non procedere a dar corso a detta richiesta invitando l’assistente sociale che cura il soggetto a richiedere la residenza presso la sede di attuale ricovero o, perlomeno, come “senza fissa dimora” ma sempre in detto Comune.
Sembra difficile sostenere che la dimora abituale possa intendersi presso il Comune ove la struttura aveva sede (ed è ormai chiusa da quasi un anno) per il solo motivo di garantire quella che l’ASL definisce “continuità clinica ed assistenziale”. L’Asl sostiene che la struttura che attualmente ospita il richiedente asilo (comunità-alloggio) non consente che gli ospiti chiedano la residenza presso la struttura. Ora, pur essendo disposti a venire incontro alle legittime aspettative della struttura che segue il progetto di reinserimento, aderire a quanto richiesto sembrerebbe una forzatura considerato che neppure il requisito minimo della dimora abituale sembrerebbe concretizzarsi nella fattispecie in esame.