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Quesiti

10 risultati di 107

Quesito del 23/11/2021

Contributo aree interne (DPCM 24 settembre 2020)

L'ente per il contributo aree interne ha approvato una graduatoria per l'attribuzione delle risorse; nel frattempo le attività commerciali hanno cessato l'attività e chiuso la partita iva. E' possibile attribuire le risorse?

Quesito del 18/10/2021

Spese correnti/ conto capitale

Si chiede se i lavori di manutenzione ordinaria/straordinaria rientrino tra le spese correnti.
Nello specifico, i lavori hanno ad oggetto il rifacimento della pavimentazione esterna (già esistente) di un asilo comunale.

Quesito del 20/05/2021

Autorizzazione subappalto ditta soggetta a pignoramento

Nel caso in cui una ditta aggiudicataria di un appalto e successivamente soggetta a pignoramento chieda di subappaltare parte dei lavori affidati, il Comune può autorizzare il subappalto? Deve farlo per l' intero importo richiesto o solo per la quota non oggetto di pignoramento?

Quesito del 20/04/2021

Affidamento diretto per servizi di importo inferiore ad euro 75.000 e maggiore di euro 40.000

Questa amministrazione intende procedere ad un affidamento ad un tecnico, la progettazione definitiva, esecutiva e relativa direzione lavori per un importo a base d’asta di Euro 74.000 che quindi supera la soglia di Euro 40.000 art. 36 comma 2 lett. a del D.Lgs 50/2016. L’Amministrazione vuole utilizzare la deroga del Decreto Semplificazioni che permette di effettuare affidamenti diretti fino ad un importo di Euro 75.000 art. 1 comma 2. L’Amministrazione vuole comunque effettuare una gara con la piattaforma SINTEL ARIA al massimo ribasso, invitando 5 professionisti scelti dal RUP tra quelli accreditati per il nostro comune sulla piattaforma SINTEL ARIA.
Chiedo ai sensi dell’art. 1 comma 2 del Decreto Semplificazioni :
1. il RUP è comunque obbligato a scegliere i professionisti fuori dalla territorialità, cioè quindi fuori provincia o regione come per i lavori di importo fino a 150.000?
2. il RUP deve affiggere all’Amministrazione trasparente l’avviso di utilizzo di questa procedura semplificata come per i lavori di importo fino a 150.000 e affiggere anche l’esito della procedura?
3. ha l’obbligo di completare tutto l’iter dalla contrarre all’aggiudicazione entro un certo numero di giorni?

Quesito del 18/01/2021

Pubblicazione avviso di post informazione

Vorrei sapere in quali casi deve essere effettuato l'avviso di post informazione e in più se esso è dovuto nel caso di affidamento diretto ad unica ditta invariabilmente o ai sensi dell'articolo 36 del Codice o ai sensi dell'articolo 1 della legge 120/2020.

Quesito del 21/12/2020

Variazione erogazione contributo alla progettazione

L'ente ha ricevuto in data 14/12/2020 il contributo per la progettazione di cui al DM 7 dicembre 2020. Quale variazione è possibile effettuare nel mese di dicembre per contabilizzare l'entrata? In alternativa sarebbe possibile sfondare lo stanziamento di entrata e applicare avanzo vincolato nel bilancio 2021?

Quesito del 18/12/2020

Anticipazione del 20% dell'importo contrattuale

Visto che l’art. 1, comma 20, lett. g3), del D.L. 32/2019 (c.d. Decreto Sblocca Cantieri), che ha modificato l’art. 35, comma 18, del D.Lgs. 50/2016, prevede l’estensione dell’obbligo di corresponsione dell’anticipo del 20% dell’importo contrattuale ad ogni tipo di appalto compreso forniture e servizi, come va calcolata l'anticipazione su un contratto di servizi della durata di anni 2?

Quesito del 21/10/2020

Previsione di indennizzo in caso di sospensione del servizio di mensa scolastica causa Covid-19

In Codesto Comune il servizio di mensa scolastica per effetto dell’emergenza pandemica da Covid-19 è stato sospeso ai sensi dell’art. 107 del d.lgs. n. 50/2016 a decorrere dalla sospensione delle lezioni in presenza nelle scuole.
In vista della ripresa dell’esecuzione saranno riconosciuti alla ditta appaltatrice i costi aggiuntivi che la stessa sarà tenuta a sostenere per effetto della diversa organizzazione del servizio e dell’adeguamento alle misure di prevenzione e contenimento da contagio da Covid-19 da applicare durante l’espletamento del medesimo servizio.
La Ditta ai fini del riavvio delle attività ha chiesto all’Ente la previsione della seguente clausola indennitaria qualora si verificasse un nuovo lockdown: l’Ente dovrebbe garantire il pagamento del 50% dei pasti che sarebbero dovuti essere erogati nel periodo di sospensione e sino alla durata massima di un mese.
In merito vi sono perplessità sul riconoscimento di tale clausola indennitaria e ciò alla luce della seguente normativa.
Ai sensi dell’art. 107 comma 2 del d.lgs. n. 50/2016 “La sospensione può, altresì, essere disposta dal RUP per ragioni di necessità o di pubblico interesse, tra cui l'interruzione di finanziamenti per esigenze sopravvenute di finanza pubblica, disposta con atto motivato delle amministrazioni competenti. Qualora la sospensione, o le sospensioni, durino per un periodo di tempo superiore ad un quarto della durata complessiva prevista per l'esecuzione dei lavori stessi, o comunque quando superino sei mesi complessivi, l'esecutore può chiedere la risoluzione del contratto senza indennità; se la stazione appaltante si oppone, l'esecutore ha diritto alla rifusione dei maggiori oneri derivanti dal prolungamento della sospensione oltre i termini suddetti. Nessun indennizzo è dovuto all'esecutore negli altri casi”, inoltre il comma 6 stabilisce che “Nel caso di sospensioni totali o parziali dei lavori disposte dalla stazione appaltante per cause diverse da quelle di cui ai commi 1, 2 e 4, l'esecutore può chiedere il risarcimento dei danni subiti, quantificato sulla base di quanto previsto dall'articolo 1382 del codice civile e secondo criteri individuati nel decreto di cui all'articolo 111, comma 1”.
Tale norma non sembrerebbe riconoscere alla ditta alcun indennizzo o risarcimento.
L’art. 1664 c.c. comma 2 prevede invece che “Se nel corso dell'opera si manifestano difficoltà di esecuzione derivanti da cause geologiche, idriche e simili, non previste dalle parti, che rendono notevolmente più onerosa la prestazione dell'appaltatore, questi ha diritto a un equo compenso”.
Al riguardo non è chiaro se l’equo compenso debba considerarsi quale mero indennizzo (es. la clausola di garanzia richiesta dalla ditta) oppure come un maggior onere rispetto al compenso contrattuale subito per effetto delle impreviste difficoltà riscontrate nell’esecuzione della prestazione (es. costi aggiuntivi per l’adeguamento del servizio alle norme in materia di prevenzione e contenimento del contagio da Covid-19).
Un’ultima disposizione di interesse in merito è quella di cui all’art. 48 (prestazioni individuali domiciliari) del D.L. 18/2020 convertito in Legge n. 27 del 24/4/2020, come modificato dall'art. 109 (Servizi delle pubbliche amministrazioni) del decreto legge 19 maggio 2020, n. 34 "Misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all'economia, nonché di politiche sociali connesse all'emergenza epidemiologica da COVID-19", pubblicato sul S.O. alla GURI n. 128 del 19/05/2020, il quale testualmente al comma 2 stabilisce che: “Durante la sospensione dei servizi educativi e scolastici e dei servizi sociosanitari e socio assistenziali di cui al comma 1, le pubbliche amministrazioni sono autorizzate al pagamento dei gestori privati dei suddetti servizi per il periodo della sospensione, sulla base delle risorse disponibili e delle prestazioni rese in altra forma. Le prestazioni convertite in altra forma, in deroga alle previsioni del decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50, previo accordo tra le parti secondo le modalità indicate al comma 1 del presente articolo, sono retribuite ai gestori con quota parte dell'importo dovuto per l'erogazione del servizio secondo le modalità attuate precedentemente alla sospensione e subordinatamente alla verifica dell'effettivo svolgimento dei servizi. E' inoltre corrisposta un'ulteriore quota per il mantenimento delle strutture attualmente interdette che e' ad esclusiva cura degli affidatari di tali attività, tramite il personale a ciò preposto, fermo restando che le stesse dovranno risultare immediatamente disponibili e in regola con tutte le disposizioni vigenti, con particolare riferimento a quelle emanate ai fini del contenimento del contagio da COVID-19, all'atto della ripresa della normale attività. Le pubbliche amministrazioni possono riconoscere, ai gestori, un contributo a copertura delle spese residue incomprimibili, tenendo anche in considerazione le entrate residue mantenute, dagli stessi gestori, a seguito dei corrispettivi derivanti dai pagamenti delle quote di cui al presente comma e di altri contributi a qualsiasi titolo ricevuti.”
I servizi educativi e scolastici di cui al comma 1 non sono nient’altro che i servizi educativi e scolastici, di cui all'articolo 2 del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65, e di cui all'articolo 2 del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 66 e tra il novero di tali disposizioni non sono compresi i servizi scolastici quali il trasporto o la mensa.
Inoltre, il richiamato comma 2 sembrerebbe applicarsi nel caso in cui le prestazioni inerenti detti servizi siano convertite a causa dell’emergenza in altre modalità, in deroga alla normativa vigente sui contratti pubblici di cui al d.lgs. n. 50/2016 e previo accordo tra le parti, prevedendo le modalità con i quali i servizi debbano essere retribuiti, tra le quali la possibilità di riconoscere un contributo a copertura delle spese incomprimibili.
Pertanto, alla luce della disamina illustrata si chiede se sia legittima, ed ai sensi di quale normativa, il riconoscimento di una clausola risarcitoria come quella richiesta dalla ditta.

Quesito del 19/10/2020

Richiesta CUP

Nel caso di richiesta del codice CUP, nell'importo da inserire devo ricomprendere i lavori, più le somme a disposizione, più l'IVA oppure esclusivamente l'importo dei lavori?

Quesito del 20/08/2020

Contributi per messa in sicurezza edifici e territorio

Vorremmo sapere quali sono le ultime disposizioni normative riferite ai criteri di assegnazione dei contributi per messa in sicurezza edifici e territorio, la cui scadenza della richiesta è il 15/09/2020.