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Quesiti

10 risultati di 244

Il processo di digitalizzazione alla prova pratica della funzionalità; come, cosa, quando, e chi sono le domande a cui rispondono i contenuti di quest’area pensata per accompagnare i Comuni verso la transizione digitale

Quesito del 11/12/2023

Incarichi a pagamento personale dipendente con posizione organizzativa

Si chiede se possa essere affidato ad un dipendente pubblico con incarico di PO, dietro compenso da parte dello stesso ente di appartenenza, l'incarico di Commissario ripartitore o Commissario IPAB

Quesito del 21/11/2023

Autorizzazione attività lavorativa esterna

Un dipendente a tempo pieno (operaio specializzato inquadrato nell’area degli operatori esperti) chiede l’autorizzazione a svolgere attività esterna; è intenzionato ad aprire partita IVA per rilevare l’attività agricola di un parente che rimane il proprietario del terreno e gli affitta il locale adibito a stalla.
L’amministrazione vorrebbe concedere l’autorizzazione al dipendente ma a quali condizioni è possibile farlo?
Il dipendente nella richiesta cita, un parere del Consiglio di Stato n. 2120/2023

Quesito del 07/11/2023

Dichiarazione di ospitalità di cittadino straniero

Abbiamo ricevuto dal legale di una cittadina straniera richiesta telefonica, notizie sulla situazione anagrafica della stessa nel periodo di permanenza in questo Comune. La signora infatti dichiara di essere stata residente ma, verificati gli atti, non risulta alcuna residenza anagrafica ma risultano solamente le dichiarazioni di inizio e di cessazione di ospitalità rese dal cittadino, residente, presso la quale la signora ha prestato servizio per un breve periodo come badante e che pertanto la ospitò presso la propria abitazione. Tali dichiarazioni, rese ai sensi dell'art. 7 Del Dlgs 25.07.1998 n.286, risultano al protocollo comunale. Dato che il legale ha chiesto, per ora solo telefonicamente, di poter ricevere notizia di eventuali comunicazioni di ospitalità inerenti la signora ai fini di poter ricostruire la situazione della stessa sul territorio italiano per un contenzioso in essere, si chiede se possano essere fornite – chiaramente previa richiesta scritta – notizie formali sulle dichiarazioni di ospitalità risultante agli atti; se tali informazioni rientrino nel novero dell’accesso agli atti; e se, in caso di possibilità di rilascio di queste informazioni, debba esserne data notizia anche al controinteressato ovvero al cittadino che le diede lavoro e che rese all’epoca le dichiarazioni di ospitalità presso la propria abitazione, riguardanti la signora. inoltre vorrei capire se è possibile rilasciare copia delle dichiarazioni rese o se si ravvisano impedimenti legati alla privacy. grazie, cordiali saluti

Quesito del 05/11/2023

Nomina nucleo di valutazione

In un Ente con meno di 10 mila abitanti, viste le nuove regole per l'elenco nazionale OIV, è corretto che con decreto sindacale venga reiterato l'incarico al precedente membro (unico) senza rispettare il principio della trasparenza che quantomeno chiederebbe di approvare un avviso?

Quesito del 24/10/2023

Contributo a consorzio privato

Si chiede se il Comune possa concedere un contributo a un Consorzio di imprese turistiche riconosciuto dalla Regione Veneto con LR 11/2013 che propone al Comune di realizzare un evento a forte rilevanza turistica, con una ingente spesa.
Il Comune entrerà nell’iniziativa come co-promotore: la scelta dell’agenzia a cui affidarsi, così come altre scelte organizzative, verrà fatta in modo condiviso, ma sarà il Consorzio ad affidare i servizi, pagando i corrispettivi all’agenzia di eventi e agli altri fornitori all’uopo individuati. Il Comune parteciperà alla fine alla spesa in quota parte.
Si chiede se il Comune possa erogare un contributo, in forza di un accordo di collaborazione che stabilisca obblighi e diritti ex art 15 della L.241/1990. Il dubbio sta nel fatto che il macro aggregato 04 di spesa quando destinato a imprese private genera l’assoggettamento alla normativa sugli aiuti di stato. In quest’ultimo caso, infatti, il Consorzio asserisce di non essere tenuto al rispetto del De Minimis e si chiede quindi conferma a voi, per capire limiti e confini di questa normativa nel caso in questione.
In alternativa, il comune potrebbe pagare una fattura dell’agenzia di eventi all’uopo individuata, stabilendo nell’accordo di collaborazione questa modalità di pagamento? Peraltro, l’importo posto a carico del Comune sarebbe sotto la soglia di affidamento diretto (l’importo totale, invece, sarebbe sopra soglia).
Ultima spiaggia, pagare una fattura al Consorzio, ma in questo caso si sconterebbe l’iva in due passaggi (Consorzio-Agenzia di Eventi + Consorzio – Comune) e si vorrebbe evitare, al fine di “massimizzare” lo sforzo economico.

Quesito del 19/09/2023

Stato di famiglia al momento del decesso: stato di parentela

Un avvocato ha richiesto uno stato di famiglia al momento del decesso di un nostro residente con indicazione dei rapporti di parentela indicando come uso: processuale (Certificati da produrre nel procedimento) - Art. 18 DPR 30/5/2002 n. 115 e Circ. Agenzia delle Entrate 14/8/2002 n. 70/E.
Questo ufficio ha risposto che per regolamento anagrafico i gradi di parentela nello stato di famiglia non possono essere citati.
Questo ufficio chiede se lo stato di famiglia con relazioni di parentela può essere rilasciato oppure quale normativa indicare se non possiamo rilasciarlo.

Quesito del 07/09/2023

Concorso e conflitto interessi del commissario

La normativa generale in materia di procedure concorsuali (D.P.R. 9 maggio 1994, n. 487, recante le norme sull’accesso agli impieghi nelle pubbliche amministrazioni e le modalità di svolgimento dei concorsi), dispone testualmente all’art. 11 che i componenti della commissione “presa visione dell’elenco dei partecipanti, sottoscrivono la dichiarazione che non sussistono situazioni di incompatibilità tra essi ed i concorrenti, ai sensi degli articoli 51 e 52 del codice di procedura civile”.
Segnatamente, l’articolo 51 c.p.c. sancisce che il giudice (e il commissario di concorso) ha l’obbligo di astenersi quando si trova in rapporto con l’oggetto della causa oppure con le parti, ovverosia in vari casi tra cui :
“2) se egli stesso o la moglie è parente fino al quarto grado o legato da vincoli di affiliazione, o è convivente o “commensale abituale” di una delle parti o di alcuno dei difensori;”
Con formula di chiusura lo stesso art. 51 stabilisce, infine, che, in ogni altro caso in cui esistano “gravi ragioni di convenienza”, il giudice ha facoltà di richiedere al capo dell’ufficio l’autorizzazione ad astenersi, rimettendo quindi, in capo allo stesso soggetto, la valutazione in ordine a quelle gravità.
La norma, dunque, impone al giudice (e al commissario) di astenersi quando ha con la parte (candidato) contatti e rapporti frequenti e intensi tali da pregiudicare l’imparzialità e la serenità di giudizio.
Il caso concreto è questo : viene esperita una prima prova concorsuale e il primo in graduatoria risulta che è nipote della compagna (zia quindi) compagna del membro della commissione . Commissario e zia non sono sposati e non sono dichiarati coppia di fatto in comune all’anagrafe.
Il comune è piccolo e quindi molto sanno che la relazione esiste e questo un po’ si sposa con la linea di Anac secondo cui il conflitto di interessi anche solo potenziale va verificato in concreto e caso per caso su ragioni effettive
La seconda prova estata rinviata/sospesa per approfondimenti. Ci sono gli estremi per esercitare l’autotutela amministrativa annullare la prova, sostituire il componente della commissione e ripetere la prima prova ?

Quesito del 06/09/2023

Amministrazione trasparente

Ai fini delle pubblicazioni da operare in amministrazione trasparente, ai sensi del D. Lgs 33/2013 e s.m.i, gli atti autorizzatori per occupazione suolo pubblico devono essere pubblicati sul sito istituzionale del comune?
Nel caso, è opportuna la pubblicazione completa della ragione sociale e degli indirizzi dell'occupazione?

Quesito del 18/08/2023

Fondazione a scopi culturali e incompatibilità Assessore e Consigliere

ll Comune (inferiore ai 3.000 abitanti ) istituisce una Fondazione per eventi culturali e concertistica musicale che verrebbero gestiti nell'interesse del Comune.
Partecipa al fondo di dotazione per 15.000 euro ed è socio insieme ad un' Associazione Culturale del Territorio sempre con una fondo di dotazione di 15.000 euro.
Contribuirà con proprie risorse finanziarie in bilancio per 12.000 euro all'anno con somme che potranno aumentare negli anni.
Ad oggi si prevede un bilancio della Fondazione di circa 70.000 sia in entrata che in uscita: sussiste incompatibilità se Presidente e nel Comitato di gestione vengono nominati il Vice Sindaco (Presidente) e un Consigliere Comunale (componente Comitato di gestione) anche se nominato quest' ultimo dall' altro socio che è un Associazione?
Ricorrono in ipotesi di incompatibilità ex art. 63 n.1 , n. 2 e n. 7 (in combinato disposto con l'art. 60 commma11) del Tuel o in altre ipotesi?
A nostro parere sembrerebbe escludersi ipotesi non inconferibilità ex Dlgs 39/13 per le dimensioni del Comune (inferiori a 15.000 abitanti).
Per opportuna conoscenza si riferisce anche che lo Statuto del Comune non prevede alcuna esimente per cause di incompatibilità ex art. 67 del Tuel per questa Fondazione, norma che secondo Anac contrasterebbe tra l'altro con il divieto di "pantouflage "di cui al sopra citato Dlgs. 39/2013 (vedi “Atto di segnalazione” n. 7 del 4 novembre 2015 in ordine alle “Criticità della normativa contenuta nel d.lgs. 18 agosto 2000, n. 267 ”), in tema di esimenti alle cause di incompatibilità e di conflitto di interessi”).

Quesito del 16/08/2023

Dipendente pubblico: autorizzazione attività imprenditore agricolo

Per gli imprenditori agricoli viene considerato solo il reddito fondiario e/o agrario cioè solo quello risultante dal quadro A del Modello 730 oppure vi è un reddito di impresa da considerare per poter valutare l’autorizzazione?
Il TAR Veneto si è recentemente espresso nel merito con sentenza n. 254/2023 ma non è chiaro quando si possa affermare che l’attività agricola diventi incompatibile con lo status di dipendente pubblico in mancanza di elementi certi e certificabili (reddito, impegno, ecc.). La “vigna di famiglia” cui fa riferimento il TAR potrebbe essere una grande coltivazione di prosecco con entrate decisamente incomparabili con il reddito di lavoro di dipendente pubblico?