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Quesiti

10 risultati di 1447

Guide operative, note d’approfondimento e scadenze insieme a un archivio personalizzabile di modulistica per aiutare l’ufficiale di stato civile e d’anagrafe e i funzionari addetti all’URP ad affrontare la complessità delle loro funzioni alla prova dei cambiamenti generali della società.

Quesito del 13/04/2023

Trascrizione atto di nascita

Abbiamo ricevuto da parte della Direzione sanitaria una dichiarazione di nascita di figlio di cittadini stranieri: il padre risulta essere residente nel nostro comune mentre, la madre è residente in Romania. Si precisa che è stato esteso un controllo su ANPR, per la verifica della residenza della madre. Nella dichiarazione ricevuta è stata riscontrata una incongruenza con il comune di residenza della madre, nello specifico, è stato indicato che la madre è residente nel nostro Comune. Nell'attestazione di nascita redatta dal medico, è stato riportato correttamente lo Stato estero di residenza. Per il caso suindicato, occorre trascrivere l'atto come è stato ricevuto ed eseguire successiva segnalazione di errore alla Direzione sanitaria oppure, dovrà essere richiesta la rettifica della dichiarazione di nascita per procedere di conseguenza alla trascrizione dell'atto?

Quesito del 13/04/2023

Certificazione per riconoscimento della cittadinanza iure sanguinis

Una cittadina brasiliana ha presentato i certificati di stato civile dei suoi ascendenti, ai fini del riconoscimento della cittadinanza iure sanguinis. Nel certificato per copia integrale dell'atto di matrimonio relativo ad un ascendente, è stata indicato quale documento fornito dal contraente "il titolo di elettore", indicazione che desta alcune perplessità circa l'effettiva cittadinanza detenuta dall'avo in occasione del matrimonio. Si precisa inoltre che, nell'atto non viene fatto riferimento alcuno alla cittadinanza dei contraenti, e così anche per gli altri certificati di stato civile presentati dall'istante.
L'ascendente potrebbe aver fatto rinuncia della cittadinanza italiana, sulla base di quanto suindicato?
Infine, è stata fatta richiesta al Consolato di riferimento che dichiara che non risultano rinunce alla cittadinanza italiana né della richiedente né dei suoi ascendenti.
Potreste fornire alcuni chiarimenti in merito, per cortesia?

Quesito del 13/04/2023

Doppio nome in atto di nascita

Una signora non residente ha contattato gli uffici per il seguente motivo: la signora, nata nel 1938, anagraficamente è registrata con il doppio nome ( esempio ANNA ROSA), ma su alcuni buoni postali è risultato solo il primo nome e pertanto le Poste le chiedono ora un certificato di congruità dei dati anagrafici. Poiché la signora è nata in questo Comune, ho controllato l'atto di nascita: risulta la dicitura "..... da i nomi di ANNA ROSA". Anche in ANPR la signora risulta in questo modo. Sono a chiedervi, ai fini del certificato che mi è stato richiesto, quali sono le esatte generalità da certificare? Poiché il doppio nome non è separato da virgole, in virtù dell'art.35 del DPR 396/2000 mi verrebbe da dire che le esatte generalità siano come da atto di nascita ovvero ANNA ROSA (visto tra l'altro che anche anagraficamente risulta così), ma la presenza nell'atto della dicitura "da i nomi di" mi fa sorgere il dubbio che la mia interpretazione possa non essere corretta. La signora da quanto ho capito si identifica comunque con il nome ANNA ROSA

Quesito del 13/04/2023

Trasmissibilità del diritto d'uso di sepolture private ad una pluralità di eredi

In caso di sepolture (tombe di famiglia, cappelle gentilizie, ecc) concesse sia prima che dopo il 10/02/1976, per le quali il concessionario sia già deceduto e si è in presenza degli eredi legittimi o testamentari, figli a loro volta di eredi di eredi, il nostro regolamento comunale di polizia mortuaria prevede che gli eredi debbano dare comunicazione al Comune delle loro generalità e designare tra di loro uno che li rappresenti e che risponda agli obblighi indicati nell'atto di concessione. Talora capita, col passaggio delle generazioni, che non si sappia più chi sono tutti gli eredi e che la discendenza possa essere anche molto numerosa, cosa che viene a "cristallizzare" nei fatti una situazione rendendone molto difficoltosa la gestione/modifica (impedendo ad esempio di poter occupare con nuovi defunti spazi disponibili entro la tomba e/o di "ridurre" i già sepolti lì)
Si chiede se ci sia la possibilità, e come, di poter "circoscrivere" il numero degli eredi del concessionario in grado di poter disporre l'apertura e la gestione della tomba.

Quesito del 13/04/2023

Soggiorno permenente e conservazione del diritto

Sto verificando i requisiti di alcuni cittadini comunitari che hanno fatto richiesta per ottenere l'attestazione di soggiorno permanente.
Il mio dubbio è questo: le persone hanno alternato periodi di lavoro a periodi di disoccupazione. Ho letto nel D.lgs. 6 febbraio 2007, n. 30 che il diritto si conserva:
a) per un anno se questa disoccupazione avviene nei primi dodici mesi del soggiorno in Italia o al termine di un contratto di lavoro di durata inferiore a un anno;
b) se avviene dopo aver esercitato un'attività lavorativa per oltre un anno, non sembra esserci un limite di durata della disoccupazione involontaria (corretto?)

Quesito: basta che la persona abbia avuto un unico periodo iniziale di lavoro della durata superiore a un anno, o questo periodo di un anno lavorato deve esserci anche prima di ogni successivo stato di disoccupazione?
Es. se la persona ha lavorato un anno, poi è stata disoccupata sette mesi, poi ha lavorato sei mesi e poi di nuovo disoccupata un anno e così via, va bene?
In questo modo, sarebbe sufficiente lavorare per un anno e una persona poi non perderebbe mai il diritto di soggiorno (sempre a patto che si iscriva presso il centro per l'impiego o abbia reso la dichiarazione di immediata disponibilità - tra l'altro immagino che se la persona dispone di documenti che dimostrano che percepisce il NASPI per comprovare questo requisito, visto che il NASPI presuppone l'aver reso la DID)

Inoltre, se la persona ha esercitato lavoro per meno di un anno, ma poi ha ricominciato a lavorare prima che trascorresse l'anno di disoccupazione (in cui il diritto era conservato), gli ulteriori periodi lavorati si assommano al primo per determinare "l'anno di lavoro" che fa poi fa sì che il successivo periodo di disoccupazione non abbia più il limite di un anno?
Esempio: se il mio comunitario ha lavorato 11 mesi, poi ha perso il lavoro, ma prima che sia passato un anno di disoccupazione trova lavoro e lavora per 2 mesi, a quel punto la successiva disoccupazione può essere più lunga di un anno senza che lui perda il diritto di soggiorno?

Quesito del 06/04/2023

Nullaosta al matrimonio (art. 116 c.c.)

Il nullaosta al matrimonio di cittadina rumena, da contrarre con cittadino italiano, rilasciato dal consolato generale di Romania a Roma, deve essere legalizzato e apostillato in Prefettura di appartenenza? Quali sono i riferimenti normativi?

Quesito del 06/04/2023

Trascrizione atto di matrimonio

Ricevo la richiesta di trascrizione matrimonio celebrato in Marocco da neo cittadino italiano (richiesta presentata appunto a seguito del conferimento della cittadinanza italiana). In un primo tempo mi consegna un atto avente come titolo "Duplicato dell'atto di matrimonio", con la data di nascita sbagliata degli sposi. Quindi provvede a far fare nuovo atto corretto. Mi ripresenta nuovo atto , ma questa volta riporta la dicitura "Rettifica dell'atto di matrimonio" anziché "Atto di matrimonio". L'interessato fa presente che il matrimonio risalendo all'anno 1991 riportava i dati anagrafici errati degli sposi e che quindi è stato rilasciato dal Tribunale di Prima Istanza di Casablanca solo questo atto di "Rettifica dell'atto di matrimonio". Nel contenuto dell'atto vengono riportati gli estremi dell'atto di matrimonio registrato presso la sezione notarile della città del Marocco. Pertanto, posso procedere alla trascrizione di questo atto di " Rettifica dell'atto di matrimonio" ? E' da considerare come un "Atto di matrimonio" a tutti gli effetti?

Quesito del 06/04/2023

trascrizione atto di nascita di neo cittadina- discrepanza luogo di nascita

Una cittadina ucraina nostra residente ha prestato giuramento per l 'acquisto della cittadinanza italiana dichiarando di essere nata a Ekaterinburg, (Federazione Russa) ma, sull'atto di nascita rilasciato dalla Federazione Russa nel 2020, si indica come luogo di nascita la città di Sverdlovsk (questa città nel 1994 ha cambiato denominazione diventando Ekaterinburg). Lo stesso decreto di conferimento della cittadinanza (acquisto della cittadinanza per matrimonio) riporta come luogo di nascita dapprima Sverdlovsk, poi, con una correzione, la città di Ekaterinburg. La signora si è sposata nel nostro comune nell'anno 2017 dichiarando di essere nata ad Ekaterinburg, così infatti è indicato il luogo di nascita sul nulla osta al matrimonio rilasciato dall'ambasciata ucraina al tempo delle pubblicazioni e questo è il luogo di nascita della signora riportato all'anagrafe. Dovendo trascrivere l'atto di nascita a seguito di acquisto della cittadinanza italiana, qual è la procedura corretta da seguire? E' corretto trascrivere l'atto di nascita in questo modo (ovvero nata a Sverdlovsk), riportando poi delle correzioni ex art 98 relativamente al luogo di nascita, sugli atti di cittadinanza e su quello di matrimonio?

Quesito del 04/04/2023

Trascrizione sentenza adozione

Ho trascritto una sentenza di adozione di cittadini brasiliani maggiorenni. Nella Sentenza il luogo di nascita risulta diverso da quello indicato in anagrafe ed é disposto che gli adottati assumano il cognome del padre, anteposto al proprio.
Facendo presente che l’atto di nascita non é trascritto, si chiede altresi, se é possibile correggere il luogo di nascita uniformandolo a quello risultante dalla sentenza e per quanto riguarda il cognome, se é immediato adeguamento dello stesso in base al disposto del giudice o se essendo cittadini stranieri la variazione debba avvenire dopo I’acquisto della cittadinanza italiana.

Quesito del 04/04/2023

Carta d'identità

I carabinieri chiedono al Comune di apporre la dicitura "non valida per l'espatrio" su una carta d'identità cartacea a seguito di provvedimento giudiziario. Deve farlo il Comune o é compito della Questura?