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Quesiti

10 risultati di 567

L’intreccio di varie tipologie di prodotti - informativi, normativi, organizzativi - arricchisce l’offerta della modulistica in banca dati per un ufficio tributi capace di argomentare le proprie scelte in materia impositiva.

Quesito del 21/04/2023

Revisione PEF 2022-2025

Con Deliberazione del Consiglio Comunale n. 7 del 30.05.2022 il Comune ha approvato il PEF 2022-2025 sulla base delle disposizioni del MTR-2 ARERA.
Poiché è in corso l’aggiudicazione della gara per la gestione del nuovo servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani, il cui procedimento si concluderà oltre il 30 aprile, si chiede, non potendo disporre dei dati del nuovo contratto entro il 30 aprile, come deve procedere l’Ente, ossia: la revisione del PEF può essere approvata oltre il 30 aprile oppure dovrà essere fatta nel 2024?
In quest’ultima eventualità, per il 2023 dobbiamo procedere all’approvazione del solo piano tariffario?

Quesito del 21/04/2023

Modifiche regolamentari Delibera ARERA n. 15/2022

La delibera n. 15/2022 di ARERA prevede degli adempimenti in capo al Comune tra i quali la previsione di forme di rateizzazione dei versamenti ordinari nel proprio regolamento (art. 27 commi a, b).
Questo ente, per la riscossione del tributo TARI ha il concessionario ADER: alla luce di quanto sopra come deve comportarsi?
E' obbligatorio modificare il proprio regolamento autorizzando la rateizzazione di cui al punto a) e b)?
La richiesta di rateizzazione si traduce come un dispendio di spese da parte dell'ente in quanto comporterebbe innanzitutto un procedimento di discarico (spesa per il comune) e la successiva riformulazione di avviso rateizzato.
Inoltre, se il contribuente non paga, è il comune che deve procedere a fare un avviso di accertamento e poi inserire in un nuovo ruolo, dal quale precedentemente era stato cancellato.

Quesito del 18/04/2023

Misura acconto TARI

L’art. 13, comma 15-ter, del D.L. 6 dicembre 2011, n. 201, convertito dalla Legge 22 dicembre 2011, n. 214, introdotto dall’art. 15-bis del D.L. 30 aprile 2019, n. 34, convertito dalla Legge 28 giugno 2019, n. 58 prevede quanto segue:
“A decorrere dall'anno di imposta 2020, le delibere e i regolamenti concernenti i tributi comunali diversi dall'imposta di soggiorno, dall'addizionale comunale all'imposta sul reddito delle persone fisiche (IRPEF), dall'imposta municipale propria (IMU) e dal tributo per i servizi indivisibili (TASI) acquistano efficacia dalla data della pubblicazione effettuata ai sensi del comma 15, a condizione che detta pubblicazione avvenga entro il 28 ottobre dell'anno a cui la delibera o il regolamento si riferisce; a tal fine, il comune è tenuto a effettuare l'invio telematico di cui al comma 15 entro il termine perentorio del 14 ottobre dello stesso anno. I versamenti dei tributi diversi dall'imposta di soggiorno, dall'addizionale comunale all'IRPEF, dall'IMU e dalla TASI la cui scadenza è fissata dal comune prima del 1° dicembre di ciascun anno devono essere effettuati sulla base degli atti applicabili per l'anno precedente. I versamenti dei medesimi tributi la cui scadenza è fissata dal comune in data successiva al 1° dicembre di ciascun anno devono essere effettuati sulla base degli atti pubblicati entro il 28 ottobre, a saldo dell'imposta dovuta per l'intero anno, con eventuale conguaglio su quanto già versato. In caso di mancata pubblicazione entro il termine del 28 ottobre, si applicano gli atti adottati per l'anno precedente.”
Questo ente ha approvato il Piano economico finanziario del servizio rifiuti per l'anno 2023 ai fini TARI e PEF pluriennale Arera 2022-2025 durante l’anno 2022 e quindi, ad oggi, sono già quantificabili le tariffe definitive applicabili ai fini TARI per l’anno 2023. Sappiamo già quindi che le tariffe TARI subiranno un aumento rispetto al 2022.
L’ente riscuote la TARI in due rate, una con scadenza a giugno e l’altra con scadenza a dicembre. Al fine di non far gravare la differenza tra il 2022 ed il 2023 tutta sulla rata di conguaglio di dicembre, può l’ufficio tributi emettere gli avvisi TARI del 2023 richiedendo la tassa con la seguente suddivisione:
50% giugno sulla base dell’effettivo dovuto 2023
50% dicembre sulla base dell’effettivo dovuto 2023.

Quesito del 17/04/2023

Imu 2023

Per il 2023 è necessario provvedere a delibera di conferma aliquote Imu?

Quesito del 05/04/2023

Mancata notifica avvisi accertemento IMU tramite servizio postale.

Il nostro ente ha notificato degli avvisi di accertamento IMU e TASI entro il termine di 85 giorni previsti dall'art. 67 del D.L. 18/2020 tramite servizio postale.
Successivamente a tale termine abbiamo ricevuto restituite da poste italiane una serie di raccomandate con indicata l'irreperibilità del contribuente, mentre abbiamo certezza e conoscenza che la persona è reperibile e residente all'indirizzo corretto indicato nel plico inviato. Possiamo ora procedere alla rinotifica tramite messo degli avvisi di accertamento essendo in grado di comprovare l'avvenuto deposito dei plichi in tempo utile presso poste italiane (certificazione S.M.A.), anche se sono decorsi 85 giorni previsti dal D. L. 18/2020?

Quesito del 04/04/2023

Imu e usufrutto vedovile

Il coniuge (vedova) superstite vive nella casa coniugale insieme alla nipote e marito e figlio della nipote che fanno parte dello stesso nucleo familiare della vedova superstite.
La casa coniugale era di proprietà piena, 100%, del coniuge deceduto ed è passata direttamente in proprietà, al 100%, al figlio della vedova superstite e del coniuge deceduto, il quale però risiede e dimora in immobile diverso sito nello stesso Comune.
E' possibile riconoscere l'esenzione Imu al figlio proprietario, che vive e risiede in diversa unità immobiliare, della casa coniugale dove vive la madre?

Quesito del 31/03/2023

Canone mercatale

E' possibile usufruire della possibilità di ravvedimento operoso per il pagamento del canone mercatale, essendo il cup ora di natura patrimoniale e non tributaria ed in assenza di indicazioni nel regolamento comunale e con la sola indicazione del pagamento di una sanzione del 30% sul canone?

Quesito del 31/03/2023

Annullamento ruoli fino a 5000 Euro

Si chiede se la norma di cui all'art. 4, comma 4, del D.L. 22 marzo 2021, n. 41, convertito con modificazioni dall'art. 1, comma 1, L. 21 maggio 2021, n. 69 e come sotto riportata è applicabile non solo ai ruoli affidati ad Equitalia ma anche alle partite affidate ad altri concessionari della riscossione (soggetti iscritti Albo art. 53 D.Lgs. 446/1997). Grazie e saluti.

4. Sono automaticamente annullati i debiti di importo residuo, alla data di entrata in vigore del presente decreto, fino a 5.000 euro, comprensivo di capitale, interessi per ritardata iscrizione a ruolo e sanzioni, risultanti dai singoli carichi affidati agli agenti della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2010, ancorché ricompresi nelle definizioni di cui all'articolo 3 del decreto-legge 23 ottobre 2018, n. 119, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 dicembre 2018, n. 136, all'articolo 16-bis del decreto-legge 30 aprile 2019, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 giugno 2019, n. 58, e all'articolo 1, commi da 184 a 198, della legge 30 dicembre 2018, n. 145 delle persone fisiche che hanno conseguito, nel periodo d'imposta 2019, un reddito imponibile ai fini delle imposte sui redditi fino a 30.000 euro e dei soggetti diversi dalle persone fisiche che hanno conseguito, nel periodo d'imposta in corso alla data del 31 dicembre 2019, un reddito imponibile ai fini delle imposte sui redditi fino a 30.000 euro.

Quesito del 23/03/2023

IMU: beni merce ex art. 2, comma 5bis dl n.102/2013

Una società di persone SAS contribuente IMU ha presentato dichiarazione IMU per anno 2013 dichiarando taluni immobili beni merce ed esenti IMU.
Preciso che gli immobili non sono stati costruiti da questa (e questa società oggetto di accertamento non ha effettuato alcun intervento edilizio sugli immobili in questione) ma costruiti da altra società estranea a questa, cedente al contribuente in esame dei predetti immobili nel 2008 con regolare atto di compravendita. La società in esame ha però nell’oggetto sociale la compravendita di immobili, verificato in visura camerale CCIAA.
Tale società ha poi mutato denominazione sociale con atto il 29/12/2017. Non ha presentato nessuna dichiarazione IMU successiva alla predetta per l’anno 2013, né la vecchia denominazione né la nuova. Non ha pagato imposta IMU.
La società avrebbe dovuto presentare la dichiarazione per beni merce per ogni periodo d'imposta?
Ci sono gli estremi per emettere un avviso di accertamento?

Quesito del 08/03/2023

IMU e TASI

E' stato emesso avviso di accertamento per omesso pagamento di area edificabile ad un contribuente che in catasto risulta intestato per la proprietà del 50% e livellario per l'altro 50% mentre, la parrocchia della frazione in cui insiste il terreno in catasto risulta intestata del diritto del concedente. E' corretto emettere l'avviso solo nei confronti del contribuente?