Usa le linguette per muoverti velocemente tra gli uffici di Omnia!
Effettua una ricerca all'interno di quest'area scrivendo le parole chiave nella casella e facendo clic su "Cerca".
Con la ricerca avanzata è possibile filtrare con precisione i contenuti di questa sezione.
Attraverso le funzioni scadenzario e adempimenti, puoi salvare nel tuo quaderno le scadenze precaricate.
Con la navigazione integrata puoi copiare contenuti da Omnia e salvarli nel tuo adempimento.

Quesiti

10 risultati di 567

L’intreccio di varie tipologie di prodotti - informativi, normativi, organizzativi - arricchisce l’offerta della modulistica in banca dati per un ufficio tributi capace di argomentare le proprie scelte in materia impositiva.

Quesito del 07/06/2023

Occupazione piazza privata in locazione al Comune

La Parrocchia X è proprietaria di un’area antistante la chiesa parrocchiale. L’area stessa è sempre stata adibita spontaneamente a parcheggio dando per scontato che la proprietà fosse comunale.
Successivamente la Curia ha appurato che tale area è invece di proprietà della Parrocchia così come verificato catastalmente anche dall’ufficio tecnico comunale.
Per consentire la continuità nell’uso a pubblico parcheggio il Comune ha stipulato apposita convenzione con la Parrocchia, così come approvata dalla Giunta comunale, riconoscendo al proprietario un canone pari ad euro 4.000,00 annui per tre anni. Ad oggi, un pubblico esercizio locale chiede ora l’occupazione estiva (da giugno a settembre) di parte della citata area, per posteggio di tavolini da bar. Il Comune non provvede all’assoggettamento del C.U.P. per le occupazioni di aree private ad uso pubblico visto il parere di TELEFISCO pubblicato nell’anno 2021.
Alla luce di quanto sopra esposto, si chiede:
- se in virtù della convenzione citata l’area può essere equiparata a “area privata ad uso pubblico”;
- se, considerato che il Comune versa un canone annuo per l’uso pubblico, possa pretendere il C.U.P. per l’occupazione stessa, laddove negli altri casi ne riconosce l’esenzione;
- se, in alternativa del precedente punto, sia legittimo pretendere dall’occupante un rimborso, proporzionale al periodo di occupazione e all’area occupata, della quota del canone versato alla Parrocchia.

Quesito del 05/06/2023

Pagamento fattura a debitore

Un'impresa ha un debito tari di 1000 euro verso la pubblica amministrazione ma, nel contempo l'impresa ha emesso fattura per un lavoro svolto: è possibile compensare le partite? Su quali basi normative?

Quesito del 01/06/2023

IMU abitazione principale coniugi

Villa di due piani: al piano terra residente il marito e al piano primo residente la moglie con la figlia. A seguito della sentenza n. 209/2022, la moglie chiede il rimborso IMU dal 2018. Ha fornito i consumi delle utenze (dietro richiesta dell'Ufficio) che peraltro sono molto bassi tranne nei mesi di luglio ed agosto. Si precisa che negli anni passati, al piano primo, era svolta attività di B&B dichiarata chiusa. Alla luce di quanto sopra, ci sono ulteriori "prove" da richiedere per negare il rimborso?

Quesito del 31/05/2023

IMU

Un contribuente proprietario di 2 terreni posti in zona residenziale fonde i 2 terreni con tipo mappale e su questo terreno diventato ente urbano di 1050 mq edifica una piscina di 39 mq che viene accatastata in categoria C4 con propria rendita. L'IMU viene calcolata come area edificabile o sulla base della rendita catastale?

Quesito del 31/05/2023

C2-C6 senza abitazione

Il contribuente ha venduto il fabbricato di sua proprietà, un A4, rimanendo però proprietario delle pertinenze: -C2 e -C6. Ai fini TARI, in che modo devono essere considerati questi ultimi fabbricati? Come "accessori" e quindi deve essere applicata la sola quota fissa, oppure come un'utenza non domestica? Se devono essere valutati come da ultimo riportato, a che sottocategoria devono essere attribuiti?

Quesito del 30/05/2023

Rimborso IMU

Coppia regolarmente coniugata.
Il marito è proprietario di una casa al 100% nel Comune confinante a questo, nel quale è residente e lavora.
La moglie è proprietaria al 100% di una casa in questo Comune nel quale ha la residenza. In questa abitazione la moglie si riserva una stanza e da in locazione a terzi, con regolare contratto di locazione, la restante porzione. La moglie lavora nel Comune limitrofo, dove lavora il marito.
Nel 2021, questo Comune ha accertato l'omesso pagamento IMU alla moglie per gli anni 2016,2017,2018 che regolarmente ha pagato. Ha provveduto inoltre al regolare pagamento dell'anno 2019 e 2020.
Nel 2021 ha trasferito la propria residenza nella stessa abitazione del marito nel Comune limitrofo (in quanto la normativa non le permetteva di avere la doppia abitazione principale).
Ora la moglie, venuta a conoscenza della sentenza della Corte Costituzionale n. 209/2022, ha chiesto il rimborso dell'IMU per gli anni: 2016, 2017, 2018, 2019 e 2020.
Si chiede pertanto se il Comune è tenuto a rimborsare l'intera somma o se vi sono circostanze per le quali il Comune possa non attenersi a tale sentenza.



LA SENTENZA E' DEFINITIVA O MAGARI ASPETTANDO DEL TEMPO ABBIAMO LA POSSIBILITA' CHE VENGA RIBALTATA??

Quesito del 26/05/2023

Compensazione tra debito vantato a titolo di risarcimento danni e credito del Comune

A seguito di ricorso per ATP, ed in esito alla CTU espletata, è stato quantificato un danno subito dal ricorrente per il cui risarcimento è tenuto ad adempiere l’Ente.
Per le vie brevi il danneggiato ha comunicato l’intenzione di voler transigere la questione mediante la compensazione della somma vantata a titolo di risarcimento del danno con il debito maturato verso l’Ente per mancato pagamento di tributi comunali e oneri di costruzione.
A tal fine visto l’art. 23 del d.lgs. n. 472/1997 ai sensi del quale al comma 1 prevede “Nei casi in cui l’autore della violazione o i soggetti obbligati in solido, vantano un credito nei confronti dell’amministrazione finanziaria, il pagamento può essere sospeso se è stato notificato atto di contestazione o di irrogazione della sanzione o provvedimento con il quale vengono accertati maggiori tributi, ancorché non definitivi. La sospensione opera nei limiti di tutti gli importi dovuti in base all’atto o alla decisione della commissione tributaria ovvero dalla decisione di altro organo”, mentre al comma 2 “In presenza di provvedimento definitivo, l’ufficio competente per il rimborso pronuncia la compensazione del debito”, si chiede:
1. se sia ammissibile la compensazione della somma vantata a titolo di risarcimento del danno con il debito complessivamente maturato verso l’Ente per mancato pagamento di tributi comunali e degli oneri di costruzione;
2. ovvero se l’art. 23 del d.lgs. sia applicabile esclusivamente nel caso in cui l’Ente vanti un credito di natura tributaria oppure se sia applicabile per analogia anche ad altre entrate quali ad esempio come nel caso di specie al credito derivante dal mancato pagamento degli oneri concessori.

Quesito del 24/05/2023

Riscossione crediti mensa scolastica

Questo ente gestisce il servizio di mensa scolastica per gli alunni delle scuole dell’infanzia e primaria.
Il costo del servizio è coperto, in quota parte, con risorse di bilancio, con trasferimento dei Comuni aderenti, con contributi del Ministero per i pasti del personale scolastico, con tariffe a carico dell’utenza stabilite ogni anno in base alle fasce di reddito.
Dal resoconto generato dal programma informatizzato per la gestione delle prenotazioni e dei pagamenti da parte dei genitori degli alunni, si evincono diverse situazioni debitorie, alcune delle quali riportate dall’anno precedente e cumulate con l’anno scolastico in corso, di importi che variano, per ciascun utente, da un minimo di 1 euro ad un massimo di circa 200,00 euro.
Al momento abbiamo provveduto ad inviare diversi solleciti di pagamento ma permangono situazioni di insoluto, anche per cifre irrilevanti, che è necessario recuperare.
Al riguardo, si chiede:
1) È possibile per l’Amministrazione stabilire con atto regolamentare un importo al di sotto del quale non si procede alla riscossione coattiva, in quanto le spese sarebbero superiori all’importo a debito?
2) In caso di riscossione coattiva, quali sono le procedure da attivare?
3) E’ possibile esternalizzare la riscossione coattiva e le successive fasi esecutive (non è presente un ufficio entrate/tributi)?

Quesito del 17/05/2023

IMU: fabbricati rurali

Il contribuente, proprietario di vari immobili, tra cui:
- n.1 a4 (abitazione principale);
- n.1 a4; n.1 c6; n.1 c2 ; n. 1 d1 per i quali il catasto ha "dichiarata sussistenza dei requisiti di ruralità con domanda;
Si chiede, ai fini IMU, in che modo considerare i fabbricati sopracitati, ad esclusione dell'abitazione principale: strumentali e quindi applicare l'aliquota dell' 1 per mille (come anche per i d10 e a6) o rurali e quindi con aliquota ordinaria.

Quesito del 15/05/2023

IMU e comodato d'uso gratuito: immobile in comproprietà

Immobile in comproprietà al 33,33 percento tra tre soggetti: mamma (soggetto A), 1° figlio (soggetto B), 2° figlio (soggetto C); Il soggetto B a sua volta ha un figlio (soggetto D).
I Soggetti A (nonna), B (padre) e C (zio), concedono l’immobile al soggetto D (nipote) in comodato d’uso gratuito con contratto registrato.
Poiché non ricorre in pieno il requisito previsto dalla norma (linea retta di primo grado), l’agevolazione potrebbe comunque essere concessa considerato che tra i comodanti è presente anche il padre?