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Quesiti

10 risultati di 1582

Un supporto ai principali ambiti operativi dell’ufficio che permette ai funzionari di avere a disposizione gli aggiornamenti normativi, la correlazione con gli adempimenti, lo scadenzario per la programmazione delle attività nonché gli approfondimenti tematici dei consulenti Gaspari.

Quesito del 16/11/2020

Acconto TARI 2021

Ai sensi dell’art. 13, comma 15 ter del D.L. 201/2011, recepito anche dal regolamento comunale, le rate in acconto TARI 2021 saranno calcolate sulla base degli atti applicabili per l’anno 2020. Il nostro Comune, avvalendosi delle disposizioni dell’art. 107, comma 5 del D.L. 18/2020 ha approvato le tariffe TARI 2020 come quelle del 2019. Alla luce di quanto premesso, la quota tariffaria TARI in acconto del 2021 sarà calcolata sulle tariffe approvate ai sensi dell’art. 107, comma 5 del D.L. 18/2020, nel 2020, (le stesse del 2019), o quando a dicembre si approverà il PEF 2020 dovranno essere approvate anche le tariffe 2020 sulle quali fare riferimento per l’acconto dell’anno 2021?

Quesito del 16/11/2020

Tari per le utenze non stabilmente attive

Il regolamento comunale TARI dispone che, nel caso di immobili di proprietà di utenze domestiche non residenti nel comune, ai fini del calcolo della tariffa viene assegnato d'ufficio il numero di 2 (due) componenti familiari. Se però un contribuente, non residente nel comune, presenta uno stato di famiglia dal quale si evince che risulta essere da solo, è corretto ridurre, ai fini TARI, il numero di occupanti da 2 a 1 ? Se si, con quale decorrenza?

Quesito del 16/11/2020

Fondo per esercizio delle funzioni fondamentali: iscrizione contabile

Ho provveduto con variazione di bilancio ad iscrivere in entrata le somme ricevute dallo stato per "fondo per esercizio delle funzioni fondamentali dl 34 -2020" ed ho variato in diminuzione gli stanziamenti di alcuni capitoli di entrata pareggiando cos' l'importo attribuito al comune. Vorrei sapere se l'operazione contabile è corretta oppure sarebbe stato meglio istituire in parte spesa un apposito capitolo di pari importo e come lo avrei dovuto codificare?

Quesito del 16/11/2020

Percentuale FCDE

Si chiede se in fase di predisposizione del bilancio di previsione 2021-2023 si possa, per il solo anno 2021, prevedere la percentuale ridotta al 90% visto il rispetto da parte di questo Ente dei tempi di pagamento dei debiti commerciali nell'esercizio precedente.

Quesito del 12/11/2020

Agevolazioni IMU per abitazione di proprietà di militare

Un militare delle Forse di polizia in servizio nella caserma Carabinieri è proprietario al 100% di abitazione in cui non ha la residenza. La residenza ce l'ha in altro Comune insieme alla moglie, che possiede al 100% tale abitazione di residenza nell'altro Comune. Alla luce della norma di cui all'art. 1 comma 741 lett. c) num 5) della Legge 160/2019 sulla nuova IMU che equipara all'abitazione principale l'immobile posseduto e non concesso in locazione dal personale delle forze armate, anche senza residenza e dimora in tale immobile, vale senza altre condizioni tale agevolazione in quanto specifica per i militari? Oppure non spetta, in quanto prevista su un solo immobile, e visto che il nucleo familiare (nella persona della moglie) beneficia anche dell'agevolazione per abitazione di residenza in altro Comune (soprattutto alla luce della Ordinanza Cassazione 20130 del 24/09/2020 che ha indicato che l'esenzione IMU non spetta ad entrambi i coniugi con residenza in Comuni diversi e proprietari ciascuno delle rispettive abitazioni di residenza site in Comuni diversi, in quanto spettante su un solo immobile che sia dimora abituale del nucleo familiare)?

Quesito del 12/11/2020

Imposta di bollo nell’ambito delle procedure ad evidenza pubblica

In riferimento alla modulistica di gara sulla vostra lettera d'invito e disciplinare di gara viene indicato come modello di pagamento della marca da bollo l'F23. Sul sito dell'Agenzia dell'Entrate viene riportata la seguente normativa: "Dal 1° gennaio 2020, secondo quanto previsto dal provvedimento del 28 ottobre 2019 - pdf, l’imposta ipotecaria, le tasse ipotecarie, l’imposta di bollo e le sanzioni, dovuti in relazione ai servizi di aggiornamento dei registri immobiliari e al rilascio di certificati e copie, devono essere versati mediante il modello “F24 versamenti con elementi identificativi” (F24 ELIDE)", pertanto, quindi, chiediamo qual è il modello di pagamento da utilizzare, F23 o F24?

Quesito del 04/11/2020

Sollecito di pagamento: il soggetto competente ad inviarlo

Il comma 795 L. 160/2019 prevede "... prima di attivare una procedura esecutiva e cautelare gli enti devono inviare un sollecito di pagamento con cui si avvisa il debitore che il termine indicato nell'atto è scaduto e che, se non si provvede al pagamento …". Quesito: chi è il soggetto cui compete inviare predetto sollecito di pagamento? L'Ente che ha emesso l'avviso di accertamento o il concessionario della riscossione?

Quesito del 28/10/2020

Fondo funzioni fondamentali: gestione contabile

Vorrei capire come gestire contabilmente il fondo ex art. 106 funzioni fondamentali. Nel bilancio ho creato un fondo "Funzioni fondamentali" che serve per coprire le minori entrate per esempio della tassa rifiuti così come previsto da Arera in materia di agevolazioni Covid. Contabilmente come gestisco questo fondo? Non so che operazioni contabili fare per gestire minore entrata attraverso il fondo.

Quesito del 21/10/2020

Previsione di indennizzo in caso di sospensione del servizio di mensa scolastica causa Covid-19

In Codesto Comune il servizio di mensa scolastica per effetto dell’emergenza pandemica da Covid-19 è stato sospeso ai sensi dell’art. 107 del d.lgs. n. 50/2016 a decorrere dalla sospensione delle lezioni in presenza nelle scuole.
In vista della ripresa dell’esecuzione saranno riconosciuti alla ditta appaltatrice i costi aggiuntivi che la stessa sarà tenuta a sostenere per effetto della diversa organizzazione del servizio e dell’adeguamento alle misure di prevenzione e contenimento da contagio da Covid-19 da applicare durante l’espletamento del medesimo servizio.
La Ditta ai fini del riavvio delle attività ha chiesto all’Ente la previsione della seguente clausola indennitaria qualora si verificasse un nuovo lockdown: l’Ente dovrebbe garantire il pagamento del 50% dei pasti che sarebbero dovuti essere erogati nel periodo di sospensione e sino alla durata massima di un mese.
In merito vi sono perplessità sul riconoscimento di tale clausola indennitaria e ciò alla luce della seguente normativa.
Ai sensi dell’art. 107 comma 2 del d.lgs. n. 50/2016 “La sospensione può, altresì, essere disposta dal RUP per ragioni di necessità o di pubblico interesse, tra cui l'interruzione di finanziamenti per esigenze sopravvenute di finanza pubblica, disposta con atto motivato delle amministrazioni competenti. Qualora la sospensione, o le sospensioni, durino per un periodo di tempo superiore ad un quarto della durata complessiva prevista per l'esecuzione dei lavori stessi, o comunque quando superino sei mesi complessivi, l'esecutore può chiedere la risoluzione del contratto senza indennità; se la stazione appaltante si oppone, l'esecutore ha diritto alla rifusione dei maggiori oneri derivanti dal prolungamento della sospensione oltre i termini suddetti. Nessun indennizzo è dovuto all'esecutore negli altri casi”, inoltre il comma 6 stabilisce che “Nel caso di sospensioni totali o parziali dei lavori disposte dalla stazione appaltante per cause diverse da quelle di cui ai commi 1, 2 e 4, l'esecutore può chiedere il risarcimento dei danni subiti, quantificato sulla base di quanto previsto dall'articolo 1382 del codice civile e secondo criteri individuati nel decreto di cui all'articolo 111, comma 1”.
Tale norma non sembrerebbe riconoscere alla ditta alcun indennizzo o risarcimento.
L’art. 1664 c.c. comma 2 prevede invece che “Se nel corso dell'opera si manifestano difficoltà di esecuzione derivanti da cause geologiche, idriche e simili, non previste dalle parti, che rendono notevolmente più onerosa la prestazione dell'appaltatore, questi ha diritto a un equo compenso”.
Al riguardo non è chiaro se l’equo compenso debba considerarsi quale mero indennizzo (es. la clausola di garanzia richiesta dalla ditta) oppure come un maggior onere rispetto al compenso contrattuale subito per effetto delle impreviste difficoltà riscontrate nell’esecuzione della prestazione (es. costi aggiuntivi per l’adeguamento del servizio alle norme in materia di prevenzione e contenimento del contagio da Covid-19).
Un’ultima disposizione di interesse in merito è quella di cui all’art. 48 (prestazioni individuali domiciliari) del D.L. 18/2020 convertito in Legge n. 27 del 24/4/2020, come modificato dall'art. 109 (Servizi delle pubbliche amministrazioni) del decreto legge 19 maggio 2020, n. 34 "Misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all'economia, nonché di politiche sociali connesse all'emergenza epidemiologica da COVID-19", pubblicato sul S.O. alla GURI n. 128 del 19/05/2020, il quale testualmente al comma 2 stabilisce che: “Durante la sospensione dei servizi educativi e scolastici e dei servizi sociosanitari e socio assistenziali di cui al comma 1, le pubbliche amministrazioni sono autorizzate al pagamento dei gestori privati dei suddetti servizi per il periodo della sospensione, sulla base delle risorse disponibili e delle prestazioni rese in altra forma. Le prestazioni convertite in altra forma, in deroga alle previsioni del decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50, previo accordo tra le parti secondo le modalità indicate al comma 1 del presente articolo, sono retribuite ai gestori con quota parte dell'importo dovuto per l'erogazione del servizio secondo le modalità attuate precedentemente alla sospensione e subordinatamente alla verifica dell'effettivo svolgimento dei servizi. E' inoltre corrisposta un'ulteriore quota per il mantenimento delle strutture attualmente interdette che e' ad esclusiva cura degli affidatari di tali attività, tramite il personale a ciò preposto, fermo restando che le stesse dovranno risultare immediatamente disponibili e in regola con tutte le disposizioni vigenti, con particolare riferimento a quelle emanate ai fini del contenimento del contagio da COVID-19, all'atto della ripresa della normale attività. Le pubbliche amministrazioni possono riconoscere, ai gestori, un contributo a copertura delle spese residue incomprimibili, tenendo anche in considerazione le entrate residue mantenute, dagli stessi gestori, a seguito dei corrispettivi derivanti dai pagamenti delle quote di cui al presente comma e di altri contributi a qualsiasi titolo ricevuti.”
I servizi educativi e scolastici di cui al comma 1 non sono nient’altro che i servizi educativi e scolastici, di cui all'articolo 2 del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65, e di cui all'articolo 2 del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 66 e tra il novero di tali disposizioni non sono compresi i servizi scolastici quali il trasporto o la mensa.
Inoltre, il richiamato comma 2 sembrerebbe applicarsi nel caso in cui le prestazioni inerenti detti servizi siano convertite a causa dell’emergenza in altre modalità, in deroga alla normativa vigente sui contratti pubblici di cui al d.lgs. n. 50/2016 e previo accordo tra le parti, prevedendo le modalità con i quali i servizi debbano essere retribuiti, tra le quali la possibilità di riconoscere un contributo a copertura delle spese incomprimibili.
Pertanto, alla luce della disamina illustrata si chiede se sia legittima, ed ai sensi di quale normativa, il riconoscimento di una clausola risarcitoria come quella richiesta dalla ditta.

Quesito del 02/10/2020

Contabilizzazione tributo provinciale TARI

Si chiede come debba essere contabilizzato il tributo provinciale TARI dal 2020 in quanto il riversamento alla Provincia viene fatto direttamente dall'agenzia delle entrate e al Comune viene riversato il netto.