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QUESITO del 15/07/2019

Ragioneria

Destinazione entrata da eredità

Un signore ha lasciato in eredità una somma indicando genericamente come beneficiari "bambini bisognosi". Il tribunale ha stabilito con sentenza che, non potendosi individuare sul territorio un ente che avesse una finalità coerente con la volontà del testatore e data l'indeterminatezza del beneficiario, l'eredità venisse devoluta al Comune nel cui territorio il de cuius aveva domicilio (ex art. 630 c.c.). Il Comune è tenuto ad accettare l'eredità giacente pari all'importo di 290.000 euro. Abbiamo interpellato il Curatore il quale ci ha detto che la somma non è vincolata. 1) La si deve considerare: a. un'entrata in conto capitale, finalizzata a spese d'investimento (di difficile individuazione, stante la volontà - indeterminata - del de cuius); b. un'entrata non ricorrente, utilizzabile (pur con tutti i limiti e le valutazioni del caso) anche a finanziamento di spesa corrente e non necessariamente legata al sociale. 2) Quale sarebbe la corretta classificazione dell'entrata nel piano dei conti finanziario?

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